Studenti davanti l’obiettivo di Chiara Samugheo, fotografa delle dive

PIU' DI 50 I RAGAZZI SELEZIONATI AL CASTING DA COLEI CHE HA RITRATTO SOPHIA LOREN E ORNELLA MUTI

26Chiara Samugheo è la limpidezza di uno sguardo attraverso l’obiettivo della fotocamera, capace di sintetizzare in uno scatto natura e bellezza. Le sue fotografie, che hanno immortalato la bellezza dei divi e delle dive cinematografiche di tutto il mondo, l’hanno resa una delle fotografe più richieste a livello internazionale. Dal suo obiettivo sono passati Sophia Loren, Claudia Cardinale, Monica Vitti, Stefania Sandrelli, Ornella Muti, Gina Lollobrigida, e adesso anche gli studenti dell’Università di Parma grazie ad un’iniziativa del Capas, il Centro per le attività e le professioni delle arti e dello spettacolo, che si occupa delle attività extracurriculari di tipo culturale e artistico degli studenti dell’Ateneo e a cui fanno già riferimento il Coro Universitario, l’Orchestra Universitaria, il giornale online ParmAteneo e parzialmente la web-radio. Gli scatti, realizzati in vari ambienti universitari e cittadini, verranno poi selezionati ed esposti in un catalogo oppure in una mostra, realizzata presumibilmente in autunno, negli spazi del Palazzo Centrale dell’Università.

3UN CASTING PER GLI STUDENTI – Lo scorso giovedì 23 aprile, Chiara Samugheo ha accettato d’incontrare e selezionare, nell’affollata Aula Mulas del Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società dell’Ateneo, gli studenti universitari che si sono presentati al casting fotografico aperto a tutti. “Credo che per gli studenti sia una bella opportunità, anzi un privilegio, farsi fotografare da Chiara Samugheo – ha esordito il professor Luigi Allegri -, che è la fotografa delle dive, uno dei maestri internazionali della fotografia mondiale”. La fotografa, venuta apposta da Nizza, era accompagnata da due assistenti: la nipote e fotografa Daniela Ciriello, el’assistente Piero Fabris. Circa 61, su almeno 250 studenti che si sono presentati, i selezionati attraverso un lungo casting cominciato alle 10 del mattino e terminato intorno alle 17. Apparentemente un concorso di bellezza, ma in realtà è stata un’attenta ricerca della particolarità, dell’unicità e della singolarità dei volti. “L’espressione è quella che conta, far vedere con essa che c’è qualcosa di importante da dire, perché la bellezza è interiore e deve uscire dalle foto”, specifica la Samugheo.

11LA CITTA’ DI PARMA SI È TRASFORMATA IN UN SET FOTOGRAFICO – Gli spazi universitari (l’aula centrale, i giardini, il chiostro della Pilotta, la biblioteca, il Campus scientifico) e gli ambienti storici cittadini (il Duomo, il Battistero, il Piazzale della Pace) sono diventati per due giorni gli sfondi di un set fotografico, in cui gli studenti sono stati i protagonisti principali. A questi ultimi, suddivisi in gruppi in base ai corsi di laurea più o meno simili, è stato chiesto di indossare o portare qualcosa di particolare che contraddistinguesse il loro indirizzo di studio: i ragazzi di beni culturali hanno indossato vestiti colorati e stravaganti; economia in tailler o smoking e muniti anche di valigetta portavalori; toga per giurisprudenza, camice per medicina, libri per lettere e abiti da muratori per futuri architetti e ingegneri.
Passeggiando per gli ambienti universitari del Palazzo Centrale con una disinvoltura disarmante, Chiara, che ha chiesto a tutti di darle del tu, si è avvicinata personalmente ai ragazzi e ha quasi strappato loro una fotografia, dandogli suggerimenti su come mettersi in posa.

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LA FOTOGRAFIA? UNA RICERCA DEL REALE ATTRAVERSO LA FINZIONE – Il segreto delle fotografie di Chiara sta nel ricavare il bello da ciò che è naturale. Nei suoi scatti, anche in quelli più artistici, s’intravede sempre una voglia insaziabile di ritrarre la realtà attraverso la finzione. Per realizzare tutto ciò, a Chiara sono sufficienti una superficie e un po’ di luce naturale: “Per essere un bravo fotografo l’attrezzatura non serve. È l’obiettivo che incide sulle foto, per il resto la macchina è una scatola con un buco. Chiunque può diventare tutto quello che vuole, se lo vuole. Io sognavo di diventare una pianista o un direttore d’orchestra e invece sono diventata una fotografa pur non sapendo fare fotografie.

 

di Laura Misuraca e Michele Panariello

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