Nasce il Campus dell’Oltretorrente, incubatore dei talenti e delle idee degli studenti

IN VICOLO GROSSARDI TUTTE LE ATTIVITÀ CULTURALI, MENSA ERGO, UOS E ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE

13442513_564707663706388_8637566136137813724_oVicolo Grossardi è il nuovo cuore pulsante dell’Università degli Studi di Parma. A partire dalle 18.30 del 15 giugno, ora del taglio del nastro tricolore, ha preso vita la ‘Casa dello studente’: il nuovo plesso, che ha anche il nome di Campus dell’Oltretorrente, a differenza dell’altro Campus non sarà luogo di lezioni ed esami ma centro di tutte le attività studentesche dell’Ateneo: giornale, webradio, webtv, coro, orchestra e non solo. A brindare al nuovo corso, insieme agli studenti e alla cittadinanza, i principali fautori di questo importante progetto: il rettore Loris Borghi, il direttore del Capas Luigi Allegri, l’architetto Carlo Quintelli. Con loro anche il sindaco Federico Pizzarotti e Massimo Mezzetti, assessore regionale alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità.

LO STUDENTE AL CENTRO – “E’ dedicata agli studenti, perché l’Università appartiene a loro”, esordisce il rettore Loris Borghi all’apertura dei cancelli, sottolineando come la struttura sia stata pensata per accogliere gli studenti e dar loro tutto ciò di cui hanno quotidianamente bisogno. Proprio per questo l’edificio, che si sviluppa su 5 livelli per una superficie complessiva di 2000 metri quadrati, ha conservato le sue componenti ‘storiche’, vale a dire la mensa universitaria (al secondo piano), gli uffici di Er.go per il diritto allo studio e Uos per il servizio di orientamento, placement e tirocini (al terzo e quarto piano).

PA 1“Un progetto di architettura e riqualificazione funzionale  – spiega il professor Carlo Quintelli, prorettore all’edilizia e responsabile del progetto – per creare un indotto positivo a livello urbano per l’Oltretorrente, un quartiere a cui gli studenti sono sempre stati legati. La sua realizzazione ha richiesto 6 mesi di lavori e un investimento di 660mila euro” continua, descrivendo poi il primo livello: “C’è un piano sopraelevato a cui si può accedere anche da un’entrata secondaria pensata appositamente per gli studenti, in modo che possano entrare in qualsiasi momento”. Qui si trovano invece le aule riservate alle rappresentanze studentesche, per la prima volta fianco a fianco per “collaborare e discutere – come sostiene il rappresentante del consiglio studentesco Francesco Trigiante – avendo la possibilità di confrontarsi quotidianamente: il nostro obiettivo è quello di creare uno spazio ‘open’ in cui gli studenti possano recarsi anche in orari serali, quando le biblioteche chiudono”.
Il progetto di Parma città universitaria prende quindi un nuovo impulso e – come sottolineato dal sindaco Federico Pizzarotti – “E’ solo il primo passo verso la realizzazione di altri progetti, come l’imminente riqualificazione della Biblioteca civica e, in attesa di trovare i fondi regionali utili per la ristrutturazione, la crociera dell’Ospedale vecchio.”

PA 2UNO SPAZIO CHE VUOL DIRE OPPORTUNITA’ – Ma il vero e proprio centro nevralgico della Casa dello studente si trova al primo piano. Qui ha nuova sede il Capas (Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo), macro-contenitore in cui convogliano tutte le attività culturali realizzate dagli studenti: il coro, l’orchestra, il Cut (Centro Universitario Teatrale), che fino ad ora non avevano propri spazi, a cui si affiancano la nuova redazione del giornale online (e futura webtv) ParmAteneo e il nuovo studio della webradio degli studenti RadiorEvolution. “Probabilmente pochi di loro faranno l’artista o il giornalista nella vita – afferma il presidente Luigi Allegri – ma diventeranno medici o ingegneri. Saranno però medici o ingegneri migliori avendo avuto la possibilità di sviluppare la loro creatività”.

PA 3LA PRIMA ‘ESPLORAZIONE’ – E’ proprio il professor Allegri a guidare il lungo cordone dei presenti varcando per la prima volta la soglia del Plesso in una visita guidata alla scoperta del nuovo edificio. Fin dai primi passi si respira appieno il clima del nuovo ambiente universitario con i rappresentanti che aprono il loro spazio per una prima breve esibizione del Cut, via via ripetuta e sviluppata nei vari ambienti. Due rampe di scale e si entra nel quartier generale del Capas, dove radio e giornale sono già all’opera per dar mostra dei nuovi mezzi messi a loro disposizione. RadiorEvolution è ‘on air’ per la prima diretta streaming e dare voce agli ospiti in studio, il primo dei quali è proprio il sindaco Pizzarotti, ascoltato non solo dal consueto pubblico ‘virtuale’ ma anche da un uditorio in carne e ossa grazie alla sala antistante che permette di seguire, attraverso un vetro, ‘live’ le registrazioni.
Proprio accanto allo studio radiofonico si trova la redazione di ParmAteneo, composta da tre diversi ambienti lavorativi: uno per le riunioni di redazione, un secondo dotato di postazioni  pc per la realizzazione in loco del settimanale online, e infine un terzo dove è nato il nuovo ‘angolo tv’ per le interviste video. Anche in questo caso i ragazzi sono già all’opera, pronti a raccogliere le dichiarazioni a caldo di tutte le componenti, studentesche e istituzionali.
Procedendo nel percorso all’interno del quartier generale del Capas ci si trova ad assistere alle performance del coro e dell’orchestra, a cui sono stati dedicati ampi spazi per provare e condividere progetti ed esperienze. Per loro una sala prove, a cui è affiancata anche una sala video a disposizione di tutti: un ulteriore spazio multimediale, sempre all’insegna della creatività, in cui è possibile incontrarsi e confrontarsi costantemente per mettere a frutto quelle idee su cui si impernia questo nuovo grande progetto appena iniziato e, a detta di tutti, molto coinvolgente.



di Giuseppe Mugnano
foto di Chiara Corradi e Alessia Tavarone

 

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