“Pantani è tornato”. Il racconto di Davide De Zan

I NUOVI SVILUPPI DELL'INDAGINE E L'AMICIZIA TRA IL GIORNALISTA E IL CORRIDORE RACCOLTI IN UN LIBRO

De ZanIl giornalista sportivo Davide De Zan ha presentato a Parma ‘Pantani è tornato. Il complotto, il delitto, l’onore‘ (Piemme) . A dialogare con il giornalista sportivo, durante l’appuntamento organizzato insieme a Panathlon Club Parma alla Comunità di Betania, è stato il parmigiano Vittorio Adorni, vincitore del Giro d’Italia nel 1965 e campione del mondo nel 1968.

“L’idea di scrivere questo libro mi è venuta subito dopo la morte di Marco. Nel 2004 mi trovavo a Cesenatico e i suoi amici mi hanno raccontato un sacco di aneddoti sulla sua vita, così avevo pensato che raccoglierli in un libro sarebbe stato un giusto omaggio al campione”, racconta De Zan. La stesura del volume è stata però rinviata, dato il gran numero di libri che nel frattempo hanno raccontato la storia del ‘pirata’.
Con la riapertura dell’inchiesta sulla morte del ciclista e con nuovi risvolti anche riguardanti la mattinata di Madonna di Campiglio – quando Marco Pantani fu trovato con i valori dell’ematocrito sopra la norma e quindi squalificato dal Giro d’Italia – De Zan ha continuato ha raccogliere materiale fino ad arrivare alla conclusione di “assemblare il materiale che avevo in un libro e non spezzettarlo nei vari servizi televisivi”. Il libro, come ribadito dall’autore, non vuole racchiudere una verità assoluta, ma può permettere a chiunque di avere un quadro più chiaro di quello che è successo sia in quella mattina del 5 giugno 1999 che il 14 febbraio 2004 nel residence di Rimini, dove il ciclista fu ritrovato morto. “C’è una terza linea narrativa – prosegue De Zan – che Guido Meda ha definito ‘carezze al cuore’ dove io racconto non il grande campione, ma Marco che era una brava persona, un amico al quale era facile volere bene e con il quale sono orgoglioso di aver condiviso tanti momenti”.

di Chiara Corradi

 

 

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