A caccia di spettri con l’Epas: turismo nei castelli per liberare gli spiriti
NEGATIVITA', CAMPI ENERGETICI E SEGNI DI STREGONERIA: SARA' VERO?
Dagli albori della civiltà l’uomo è stato ammaliato dall’ignoto. Stregoni, oracoli, maghi. Mistero, folklore, ciarlataneria. Tutto, pur di entrare in contatto col mondo degli spiriti. Federico Cella è il referente della sezione provinciale di Epas (European Paranormal Activity Society) oltre che fotografo, terapista, scrittore di libri. Lasciata l’Università per intraprendere un percorso personale, si dedica allo studio dell’energia del corpo (chakra) sviluppando l’interesse per il contattismo con presenze attive tra noi, angeli o qualcosa di più oscuro. “Ogni oggetto nell’universo emana fluidi energetici e la fotocamera kirlian (una discussa tecnica fotografica sotto elevato campo elettrico, ndr) lo dimostra.”
IL METODO – Alla base di ogni indagine paranormale, infatti, c’è l’uso di attrezzature a elevata tecnologia per captare i più flebili segnali di energia: “Usiamo la termo camera, i filtri infrarossi, lampade Uv – spiega – e ci serviamo anche di particolari registratori sonori capaci di intercettare suoni impercettibili all’orecchio umano.” Il modus operandi per analizzare fenomeni paranormali si basa su un principio fisso:”Prima di tutto cerchiamo di escludere reti anomale elettriche che generano interferenza alla nostra ricerca. Dopo, se rileviamo qualcosa, è molto probabile che si tratta di un fenomeno cosiddetto ‘paranormale’ ovvero che non può essere spiegato scientificamente. Da qui cominciamo ad avanzare delle ipotesi, dal poltergeist ai fantasmi, fenomeni di cui bisogna avere rispetto. In fondo – continua – si tratta di vibrazioni latenti che sono state lasciate da gente che ha sofferto e che, non essendo riuscita a effettuare un trapasso, soffre ancora: ecco il perché del fenomeno dei lamenti. Molti fantasmi sono di persone che si sono suicidate, a questo proposito mi viene in mente il fantasma del castello di Bardi”. A Bardi, infatti, i ricercatori del Dipartimento di Ricerca del Centro Studi Parapsicologici di Bologna avrebbero fotografato il fantasma di Moroello, cavaliera che per amore si gettò dal mastio.
Ma come funziona l’intero procedimento? “Una persona che ritiene opportuno il nostro intervento si mette in contatto con noi tramite il sito in modo da avere con lei un primo colloquio che ci serve a capire il suo profilo e il problema. E’ molto importante capire se ci sono negatività nella vita di questa persona come gelosie o invidie. Non so se crederci o no, ma a volte riscontriamo la presenza di filtri magici e oggetti di stregoneria.” La fase successiva prevede l’utilizzo delle attrezzature per valutare la veridicità del fenomeno e un momento di pulizia energetica: “Incenso e formule per dare pace all’ambiente, di solito un canto, una specie di invocazione. Per casi particolarmente delicati contattiamo la sezione nazionale. A volte prima di chiamare noi, alcune persone si affidano a degli esorcisti: loro conoscono formule molto antiche per allontanare eventuali forza oscure.” Fenomeni eclatanti? “Al castello di Varano de Melegari una rivista appoggiata su un mobile è caduta a terra senza che nessuno la toccasse e a volte a qualcuno dei miei assistenti è capitato di avere elevati sbalzi di temperatura riscontrati anche dalle attrezzature tecniche.”
QUESTIONE DI APPROCCIO – La comunità scientifica moderna, però, etichetta l’ analisi dell’Epas come pseudoscientifica, ovvero che apparentemente risponde a dei criteri di scientificità o che ha dei presupposti scientifici ma contravviene ai requisiti di verificabilità. Di questo parere è il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze): “Loro hanno un approccio al paranormale – prosegue Cella – totalmente diverso dal nostro: mentre noi siamo possibilisti loro tendono ad escludere a priori il paranormale, e questo si scontra con la nostra etica che è quella di indagare. Noi non escludiamo nulla, accanto al metodo scientifico ci avvaliamo della collaborazione dei medium.”
IL FASCINO CHE ATTIRA – Vero o non vero, le indagini paranormali hanno un ritorno positivo sul territorio: “Contiamo di produrre turismo in e riportare la gente in quei luoghi dimenticati ma che preservano un fascino particolare, al di là dell’occulto.” A questo proposito vengono organizzate vere e proprie escursioni nei castelli del territorio attirando gran quantità di curiosi: “A Bardi abbiamo organizzato una serata dedicata non solo all’escursione ma anche allo scambio di esperienze fra diverse forme di approccio al paranormale e porteremo il pubblico non solo a caccia di fantasmi ma parleremo di storia di minerali e ci soffermeremo sulle bellezze dell’ambiente.”
di Michele Panariello e Stefano Frungillo
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