IMPACT, 100.000 euro per la realizzazione di nuove Start Up

NUOVE OPPORTUNITA' PER I GIOVANI

imageFino a 100mila euro a fondo perduto, più un programma intensivo di training e coaching della durata di sei mesi per la realizzazione di nuove Start Up: questo è quello di cui potranno disporre i 64 progetti che saranno considerati meritevoli da IMPACT.

IMPACT (Mobile Internet Projects Accelerator) è uno dei 16 consorzi selezionati dall’Unione Europea nell’ambito del Seventh Framework Programme, un programma che ha l’intento di realizzare un’alternativa con marchio ‘Europa’ alle piattaforme americane più usate, quali ad esempio Amazon o IBM. Fi-Ware è il nome di questo futuro software firmato UE, rivolto a  tutti i soggetti in grado di creare applicazioni da distribuire online in modalità cloud, software di cui tutte le start up concorrenti dovranno fare uso per sperimentarne le capacità ed aiutarne lo sviluppo.

“L’iniziativa è rivolta a chi sta ancora studiando ma anche a chi si è già laureato”  afferma Simona Torre, general manager di b-ventures, progetto che si occupa di accelerare la crescita di Start Up   “è un’opportunità per dimostrare che i ragazzi, oltre a studiare, sono capaci anche di fare qualcosa di concreto”.

I criteri per partecipare non sono rigidi: è necessario un progetto con un prototipo già funzionante, anche allo stato embrionale, due fondatori che lavorino full time al progetto e che possiedano almeno il 51% della società. Il prodotto deve essere realizzabile in un periodo inferiore ai 6 mesi, o, se già sul mercato, non deve essere disponibile da più di 7 anni.

I progetti devono essere tutti presentati attraverso la piattaforma online Funding Box, un sistema intelligente che filtra i progetti più interessanti selezionandone all’incirca il 50%. La selezione prevede due ulteriori passaggi in cui i progetti sono sottoposti al giudizio di esperti del settore. Questo processo assai complesso è stato imposto dalla Comunità Europea per garantire la massima trasparenza ed equità.

Diciannove progetti sono già stati selezionati al termine della prima Open Call avvenuta tra settembre e novembre 2014; i primi risultati vedono una ampia partecipazione di spagnoli mentre solo 3 dei progetti italiani sono riusciti ad ottenere il finanziamento. L’opportunità è comunque ancora valida: la seconda Open Call è ora in corso e resterà aperta fino al 30 Aprile. Infine una terza occasione verrà data il prossimo ottobre.

A cogliere la palla al balzo sono i giovani di Life Tutors: start up che dall’ottobre  2014 si occupa di semplificare la vita ai cittadini di Parma portando loro a casa non solo la spesa ma anche medicinali e articoli di tutti i tipi usando ecologiche bici elettriche. L’ideatore, Lorenzo Moroncini, insieme ai suoi colleghi e membri del consiglio di amministrazione, Marco Lepore e Simone Berardozzi, hanno deciso di proporre la loro società aderendo al bando Impact sperando di intascare il generoso finanziamento per migliorare ed ingrandire la loro idea. Questo gruppo di ingegnosi ragazzi non sono alla prima esperienza: Life Tutors ha già ottenuto 10mila euro vincendo il concorso ‘Cedacri Young Lab’, promosso dalla Cedacri Spa in collaborazione con l’Università degli studi di Parma, cifra che ha permesso di trasformare un’idea in una concreta opportunità. “La nostra avventura è nata nell’estate 2013 – racconta Lorenzo – si era presentata la possibilità di partecipare al bando On-Off, in collaborazione col Comune, che offriva 5mila euro per dare vita ad una start up. Abbiamo cominciato a pensare a cosa mancasse in questa città e a come poter sfruttare le sue potenzialità per poter avere un rientro economico, così ci è venuta in mente Life Tutors. Arrivati tra i finalisti di On-Off fummo bocciati, ma finchè c’è vita c’è speranza e, credendo nel nostro progetto, con l’aiuto delle personalità dello stesso On-Off, abbiamo migliorato l’idea e corretto le falle che poteva avere. Sicuri della validità del nostro lavoro ci siamo iscritti al concorso Cedacri e da lì è partito tutto: a dicembre 2013 abbiamo ottenuto i 10mila euro e nell’ottobre 2014 abbiamo creato la società cooperativa Life Tutors”.

Tre giovanissimi ragazzi, dai 22 ai 25 anni, sono riusciti, con spirito di iniziativa e fiducia in loro stessi, a crearsi un’opportunità tutta con le loro mani. “Un consiglio che posso dare a chi volesse fare come noi – continua Lorenzo – è di non pensare di poter fare tutto da soli: bisogna farsi aiutare da esperti, partecipare a concorsi e farsi dare più consigli possibili. Altra cosa fondamentale è quella di mettere in piedi un’idea che possa avere riscontri economici, nessuno sarebbe interessato altrimenti. Se c’è il guadagno nessun finanziatore guarda all’età che hai, viene valutata solo la validità dell’intuizione. Pensate che io non sono ancora laureato, sto studiando ingegneria”. Al momento sono in 6 i ragazzi che pedalano per la città e sono 16 i negozi aderenti all’iniziativa da cui Life Tutors si serve, ci sono panetterie, gastronomie, farmacie, lavanderie, fiorai e molto altro. “Vogliamo che il cittadino possa affidarsi a noi per ogni richiesta – dice Lorenzo – per questo forniamo una grande varietà di prodotti, tutti di qualità. Il nostro scopo è anche quello di dare slancio ai privati, scavalcando le grandi catene e dando maggior importanza alla bontà del prodotto o alla qualità del lavoro affiliandoci ad attività storiche di Parma. Il riscontro che stiamo avendo è positivo visto che siamo sul campo da poco e non ci stiamo promuovendo molto, mediamente facciamo dalle 5 alle 6 consegne al giorno, un lavoro a tempo pieno contando che ci muoviamo in bici. Da poco abbiamo anche lanciato un altro servizio, quello della pausa pranzo, che permette ai lavoratori di avere un buon pasto a domicilio”.

L’intento dei tre volenterosi ragazzi è di far risparmiare tempo, fatica e soldi ai cittadini “anche se le spese di consegna hanno un costo, tramite un algoritmo siamo riusciti a calcolare una cifra che non faccia andare in perdita il cliente costretto a spostarsi in macchina e a pagare benzina e parcheggio“. La fiducia che Lorenzo ha nel suo progetto lo porta lontano “Il mio sogno sarebbe quello di portare Life Tutors in tutte le città italiane e, perchè no, anche all’estero. Il nostro è un servizio studiato per essere replicabile così che possa essere esportato in più posti possibili. Se dovessimo aggiudicarci il finanziamento Impact ci occuperemo di migliorarci anche nei dettagli, con delle divise e delle bici uguali per tutti. Ci piacerebbe acquistare anche dei furgoncini, rigorosamente elettrici per rimanere fedeli al nostro intento ecologico. Le altre idee che abbiamo in cantiere rimangono top secret per il momento ma da oggi è aperto il nostro nuovo sito con un sacco di novità”.

 

di Chiara Cammelli e Iosetta Santini

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