Il fantastico mondo di Sottsass

A CENT'ANNI DALLA NASCITA, UN VIAGGIO A 360° NELLA VITA DEL DESIGNER ITALIANO

ValentineRacchiudere in un unico posto un’intera vita. Questa la sfida del CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, che ha scelto di allestire, dal 18 novembre all’8 aprile 2017, una mostra interamente dedicata alla figura del designer Ettore Sottsass presso la suggestiva Abbazia di Valserena. Un contesto surreale che unisce al carattere antico della struttura medievale una ricca collezione di manifesti, disegni, sculture ed oggetti appartenenti alla cultura del secondo Novecento italiano.

Vanto dell’Archivio accademico, questa raccolta ha permesso la realizzazione di un percorso cronologico che guida il visitatore in tutte le diverse fasi della vita di Sottsass. Nato ad Innsbruck nel 1917, si laurea a Torino in architettura, seguendo le orme del padre, di cui condivide anche il nome. Negli anni Cinquanta si trasferisce a Milano dove collabora con l’Olivetti, progettando la macchina da scrivere rosso fuoco, la Valentine, ormai divenuta icona di design.

Nonostante si definisse prevalentemente architetto, la sua carriera è costellata da differenti stili e disparati progetti. Il più imponente è sicuramente Memphis, un collettivo di artisti degli anni Ottanta in netto contrasto con le linee minimaliste del tempo e la logica industriale dominante.
Nasceva con loro una versione innovativa, pop e kitsch, dell’oggetto di design, destinata ad esaurirsi però poco tempo dopo.

Sottsass

La mostra è un riordino dell’archivio donato dallo stesso Sottsass nel 1979 all’Università di Parma, con i suoi lavori dal 1922 al 1978. Emerge qui un allestimento pensato per stupire il visitatore.
Il percorso inizia con una vera e propria scoperta di alcuni dei quasi 14.000 fogli, tempere e progetti, a cui si accede aprendo dei cassetti predisposti. Nel silenzio imposto dalla costruzione cistercense e sotto le tenui luci che illuminano la prima sala, l’impressione è quella di star frugando direttamente nella casa di Sottsass. Si passa poi alla vera e propria mostra allestita lungo le tre navate centrali della chiesa. Il visitatore è accolto da enormi manifesti che riprendono alcuni disegni dell’architetto e delimitano le zone espositive.

Libreria SottsassTra questi, risalta una sua foto su cui è trascritto il nome della prima moglie, Fernanda Pivano. In successione vengono esposti i primi disegni, le diverse influenze artistiche, lo studio del rapporto architettura / contesto, le sperimentazioni per oggetti di design, la produzione di un nuovo linguaggio simbolico.
La caratteristica predominante di Sottsass è chiaramente la visione non decorativa o utilitaristica dell’oggetto, la volontà di orientare il consumatore verso una fruizione realmente consapevole e terapeutica. Una svolta verso uno stile di vita alternativo.
Ma non solo il design italiano è devoto a questo genio.

La verve creativa di Sottsass è evidente anche nella realizzazione di ceramiche, tappeti, installazioni e modellini architettonici. Ciò che lo rende un personaggio a tutto tondo del panorama culturale è tuttavia la sua innata capacità di raccontarsi. E lo fa egregiamente. Attraverso i saggi, come “Scritto di notte” e “Per qualcuno può essere lo spazio”, entrambi editi da Adelphi, e le sue fotografie.

Sempre a Parma, è da segnalare un’altra importante mostra di una sua raccolta fotografica, Metafore. Questa volta a cura della galleria BDC – Bonanni Del Rio Catalog presso la loro sede in Borgo delle Colonne. Una piccola chiesa, resa luogo di aggregazione culturale e fermento artistico, che ospita tutta la serie originale di stampe acquisita dalla coppia di collezionisti di fotografia Lucia Bonanni e Mauro Del Rio. Cinquanta scatti (di cui quindici in prestito alla Triennale di Milano per la contemporanea monografica There is a planet), in esposizione fino all’11 marzo 2018.

MetaforeDisegni per l'uomo

 

Sottsass continua, nonostante la velocità con cui si succedono le mode e i tempi, a conquistare con la sua eterna sagacità ed ironia. Abile scrutatore dell’animo umano, irriverente oppositore delle convenzioni, ha dato un’identità tutta nuova al design e all’arte italiana.

 

di Virginia Genco

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