Civitacampomarano. La rinascita attraverso la Street Art

Civitacampomarano, un piccolo borgo alto molisano, abitato da poco più di quattrocento abitanti, vive e sopravvive grazie alla capacità di reinventarsi. È stata la Street Art a permettere alla roccaforte che diede i natali al celebre scrittore Vincenzo Cuoco, di non soccombere all’ondata di distruzione portata dalla tendenza metropolitana.

Al fine di sostenere la riscoperta dell’antico borgo medioevale, a Civitacampomarano viene organizzata nel 2016 la prima edizione del festival di Street Art “CVTà Street Fest”; l’iniziativa si propone di ridipingere i muri del borgo con i colori della speranza, nel tentativo di contrastare lo spopolamento del paese.

da FivePrime.org

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Il linguaggio della Street Art si fonde con il paesaggio urbano, lasciando emergere il contrasto tra antico e nuovo.

Tra gli artisti che hanno partecipato alla prima edizione troviamo nomi di spicco provenienti da tutto il mondo, gli italiani Biancoshck, Hintes, ICKS, UNO, lo spagnolo Pablo s. Herrera e uruguaiano David de la Mano.

“Ho dipinto su vecchie porte per ricordare quello che ora non c’è più” riferisce la curatrice dell’evento Alice Pasquini, in arte ‘AliCé’ che, nello svolgersi dell’evento ha scoperto di avere origini civitesi, essendo questo il paese dal quale proveniva il nonno materno.

Il successo nazionale della prima edizione ha convinto la Pro Loco a replicare l’evento dall’aprile al giugno 2017.

Una serie di gravi eventi naturali ha però compromesso seriamente la possibilità di abitare il paese in molte delle sue parti. L’inverno precedente ha portato con sé tre metri di neve, il ghiaccio ha stretto la sua morsa intorno ai murales dipinti nella prima edizione del festival causando danni alle strutture che facevano loro da tela e frane nei maggiori punti di collegamento con l’esterno.

L’idea che la Street Art potesse salvare il paese sembrava sfumare sempre più, ma attraverso una totale riorganizzazione dell’evento, i muri di Civitacampomarano sono tornati ad accogliere l’arte. Non più un fitto calendario di eventi, ma un festival snodato nell’arco di tre mesi, durante i quali gli artisti intervenuti, tra cui Gola Hundun, Bosoletti, Alex Senna, Maia Pia Picozza e Nespoon, si scambiano “tele e pennelli”.

di Cinzia Di Salvo

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