In marcia contro il razzismo

PASSEGGIATA ANTI-RAZZISTA PER ABDEL E SAID

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Urla, insulti, botte. In una sola parola: ignoranza.

Venerdì 24 Novembre è stato un giorno amaro per Parma. Perché il razzismo è tornato a fare scalpore e ha colpito improvvisamente, in maniera violenta. A farne le spese sono stati due lavoratori: Said, 50enne algerino del kebab “Carpe Diem” in via D’Azeglio, e Abdel, un ragazzo ivoriano che lavora alle sue dipendenze. I due, noti nel quartiere per la centralità del locale e la gentilezza dei loro modi, sono stati attaccati dopo l’orario di chiusura da un gruppo di circa dieci persone, probabilmente provenienti da altre città, per motivi di natura razzista. Per questo motivo, chiunque abbia letto del pestaggio subito da Abdel e Said si è giustamente indignato, e ha condannato un gesto tanto crudele e vigliacco. Oggi, a distanza di tre settimane, il ricordo dell’aggressione resta ancora vivido, e sono ancora in molti a recarsi al “Carpe Diem” per portare ad Abdel e Said un saluto, un sorriso o una parola di conforto. Sebbene sia passato del tempo, infatti, la comunità d’Oltretorrente non ha dimenticato l‘accaduto, e si è mobilitata per far sentire il suo grido di disappunto. Un’iniziativa spicca fra tutte. Numerosi collettivi della città, tra cui l’Aula Tsunami della biblioteca Paolotti, hanno infatti organizzato una passeggiata anti-razzista in onore di Abdel e Said, che partirà da Piazzale Santa Croce giovedì 14 Dicembre, alle ore 19:00. Le ragioni sono semplici: in città, così come nel mondo, non ci dev’essere alcuno spazio per il razzismo. E’ sconvolgente che ci siano ancora episodi del genere, e che vadano a discapito di altri esseri umani, ritenuti colpevoli di avere una pelle di un altro colore, di appartenere a una determinata etnia o confessione religiosa. Ciò che però è estremamente più scioccante è restare a guardare, assumere una posizione passiva nei confronti di problemi sociali e culturali così rilevanti. Siamo tutti esseri umani, ed è assurdo che al giorno d’oggi ci sia ancora chi non la pensa così. È necessario che il senso d’umanità si faccia sentire, ed esprima il proprio dissenso. Chi parteciperà alla passeggiata anti-razzista di giovedì 14 Dicembre farà proprio questo, e manifesterà il proprio disprezzo nei confronti di un ideale disumano: il razzismo.

Pier Paolo Polimeno

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