Caso Fluad, “allarmismo ingiustificato” ma vaccinazioni in calo

'ASSOLTO' IL VACCINO DELLA NOVARTIS PER LE MORTI SOSPETTE MA RIMANGONO LE PREOCCUPAZIONI

vaccino.artSembra ormai certa la non corrispondenza tra il vaccino anti- influenzale Fluad e le morti sospette segnalate nei giorni scorsi da varie Asl in tutta Italia. Tuttavia, nonostante le rassicurazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e dell’Agenzia europea dei medicinali sulla sicurezza del vaccino finito nel mirino delle indagini, calano in media del 30% le vaccinazioni antinfluenzali in tutta Italia rispetto all’anno scorso. Questo è il risultato che emerge da un’indagine a campione tra i medici di famiglia del Sindacato Medici Italiani (Smi) realizzata per l’Ansa. Il calo si sarebbe potuto attestare intorno all’80% se non fosse che la campagna di vaccinazione, al momento dello scoppio del caso, era già a buon punto e molte persone si erano già sottoposte alla vaccinazione. In Emilia Romagna, grazie all’efficace campagna informativa avviata, l’ ‘effetto Fluad’ ha avuto meno ripercussioni, con un calo che si attesta infatti al 15% .

 

IL CASO FLUAD: MORTI SOSPETTE, UNA ANCHE A PARMA – Sono stati più di 20 i decessi di persone che si erano sottoposte al vaccino antinfluenzale Fluad prodotto dalla multinazionale svizzera Novartis e in particolare dalla divisione Novartis Vaccines, i cui laboratori sono italiani e hanno sede a Siena. Le morti sospette di queste settimane, tra cui una anche a Parma, hanno riguardato tutte ultraottantenni con malattie croniche.  Le inchieste per omicidio colposo sono portate avanti tutt’ora da diverse procure e continuano per verificare le effettive cause dei decessi. In questi giorni sono in corso le autopsie e solo una volta conosciuta la causa di morte si potrà sconguirare la reale relazione causa-effetto tra queste e il vaccino ‘incriminato’.
Il decesso di uomo di 94 anni morto il 27 novembre, a meno di 24 ore dalla somministrazione del Fluad, ha coinvolto anche Parma in questo caso di portata nazionale. “Mio padre, pur essendo molto anziano, stava bene, soffriva solo di una leggera forma di ipertensione”, ha raccontato il figlio alla Gazzetta di Parma. Come per tutti gli altri casi, anche l’Asl locale ha segnalato il caso all’Aifa e la morte dell’anziano ha portato all’avvio di un’inchiesta per omicidio colposo affidata al pm Paola Dal Monte. Si attende ancora l’esito dell’autopsia che potrà svelare l’effettiva causa del decesso. Da precisare però che il lotto di appartenenza del vaccino somministrato all’anziano non era uno dei due già incriminati e ritirati dall’Aifa in via precauzionale, come ha fatto sapere la Regione Emilia Romagna, attraverso l’assessorato alle Politiche per la salute, in una nota del 28 novembre: “In Emilia-Romagna i lotti del vaccino antinfluenzale ritirati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) non sono distribuiti e utilizzati”.

 

I RISULTATI DELL’AIFA – Già dfluad scatola.artall’ 1 dicembre l’Agenzia Italiana del Farmaco aveva dato rassicurazioni pubblicando sul proprio sito i risultati dei test effettuati sui lotti sequestrati. “L’esito delle prime analisi effettuate sui vaccini antinfluenzali, appartenenti ai lotti (143301 e 142701) […] è stato completamente negativo”, ha scritto in una nota ufficiale  l’Aifa ribadendo la necessità di sottoporsi alla vaccinazione “per evitare di andare incontro alle complicanze di questa malattia infettiva che ogni anno causa circa 8.000 decessi in Italia, in particolare nella fascia di popolazione al di sopra dei 65 anni”. Conferme arrivate due giorni dopo anche dall’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), che assieme al Comitato di Farmacovigilanza e Valutazione dei Rischi (Prac) non ha riscontrato “nessuna prova che il vaccino Fluad abbia causato morti in Italia”,  tranquillizzando quindi gli stati membri sulla sicurezza del vaccino in questione. Il Fluad infatti è autorizzato in altri 11 paesi dell’Unione europea. Una notizia passata tuttavia sottotono, se non addirittura esclusa dalle prime pagine dei principali giornali nazionali.

 

ASL DI PARMA – Rientrato dunque l’allarme legato al blocco dei vaccini sospettati di aver provocato decessi tra gli anziani, la pressione mediatica sulla vicenda ha portato tante persone a rimanere sull’allerta e chiedere rassicurazioni. “Abbiamo ricevuto molte richieste di informazioni all’ambulatorio”, afferma la dottoressa Franca Sciarrone, direttrice del dipartimento di servizio igiene e sanità pubblica di Parmasottolineando però la massima attenzione prestata alla pratica della vaccinazione. “Prima di effettuare il vaccino – spiega – i medici tracciano la storia ‘vaccinale’ del paziente per assicurarsi che non esistano motivi per cui sia controindicato”. Sono allergie e manifestazioni di ipersensibilità le reazioni principali in cui ci si può imbattere.
Tracciando un bilancio dell’effetto Flaud, stando alle parole della dottoressa Bianca Maria Borrini, responsabile del dipartimento malattie infettive e vaccinazioni dell’Asl di Parma, presso la struttura dell’Asl non c’è stata l’impressione di un sostanziale calo di pazienti per la vaccinazione, anche se a dire l’ultima parola saranno i dati definitivi della campagna. “Ritengo che ci sia stato un eccesso di allarmismo su questi casi, e che purtroppo l’argomento è abbastanza difficile da comprendere, nel senso che una coincidenza temporale non vuole sempre significare una causa-effetto tra due eventi. Il messaggio importante da dare alla popolazione – continua Borrini – è che, comunque, chi ha dei fattori di rischio è bene che si vaccini. Le probabilità di morire di cause naturali durante i mesi invernali, per la persone a rischio e anziane, sono più elevate di una persona sana”.

 

PAROLA DI MEDICO DI FIDUCIA– Il medico di famiglia è da sempre il punto di riferimento per la soluzione dei piccoli o più importanti problemi di salute che possono presentarsi. Il vaccino antinfluenzale fa parte di quella routine stagionale ma quest’anno il caso Fluad ha acceso un faro sui rischi talvolta connessi. Il dottor A. B., che opera a Parma, esclude la possibilità che le morti siano state causate dal vaccino: “Probabilmente, data l’età avanzata dei pazienti deceduti, l’evento fatale sarebbe comunque avvenuto. In ogni caso sono ben peggiori le conseguenze in chi non si vaccina che in chi lo fa, soprattutto in presenza di età avanzata e di determinate patologie”. Non è infatti la prima volta che, durante la pratica della vaccinazione antinfluenzale, si verifichino dei decessi, ma il fatto, proprio per la sua assoluta naturalità, non ha mai destato tanto clamore come quest’anno.
Dello stesso parere è Mauro Fini, medico anch’egli operante a Parma: “Le richieste di vaccini sono crollate completamente per quel che mi riguarda”. Nel suo ambulatorio nei primi giorni di dicembre “nessuno si è presentato, neanche quelli che avevano preso appuntamento”. “La richiesta – precisa – è crollata non solo per il vaccino Fluad ma anche per tutti gli altri. Dopo questo allarmismo mediatico la gente non si fida a vaccinarsi a prescindere dalla marca. Le notizie – continua il medico – sono state troppo frettolose e senza avere dei dati certi. C’è stato un inutile allarmismo, a mio parere, che ha portato dei danni non solo economici, perché questi vaccini comprati non si sa se verranno poi utilizzati, ma anche un danno per la salute pubblica. Negli altri paesi, come la Germania ad esempio, non si sono lanciati allarmismi da parte della stampa”.

 

di Arianna Belloli,  Andrea Francesca Franzini, Danio Rossi, Luigi Vitale

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