Omaggio a Veronelli e Keys, padri di dieta mediterranea e made in Italy

AL CAMPUS IL CONVEGNO PER IL DECENNALE DEL CORSO DI SCIENZE GASTRONOMICHE

Verokeys Dieta mediterranea, prodotti di eccellenza, qualità agroalimentare: termini che da qualche anno sono sempre più ricorrenti per designare l’incredibile patrimonio enogastronomico italiano. VerOKeys – Il Gusto della Cultura, è il titolo del convegno che il 5 dicembre,  all’auditorium del plesso polifunzionale del Campus, ha visto alcuni grandi esperti del settore della nutrizione e dell’enogastronomia italiana uniti nella commemorazione del decennale della morte del chimico statunitense Ancel Keys, ‘inventore’ della dieta mediterranea e del filosofo-gastronomo Luigi Veronelli. Ideatori del progetto è stata l’Accademia delle 5 T affiancata dal master Comet e dal corso di laurea in Scienze Gastronomiche dell’Università di Parma.

“La nostra Università è stata la prima a proporre a livello pubblico il corso di laurea di Scienze enogastronomiche che nasce proprio nel 2004, anno in cui Veronelli e Keys ci hanno lasciati. E’ come se ci fosse stato un passaggio di testimone”, ha spiegato il professore Andrea Fabbri, organizzatore dell’evento e presidente del master Comet e del corso di laurea in Scienze Gastronomiche. “Con questa giornata abbiamo voluto sottolineare l’importanza che ha il settore agroalimentare italiano per il rilancio dell’economia e  ribadire il primato che Parma continua ad avere in questo settore. L’iniziativa è stata anche premiata con una medaglia dal Presidente della Repubblica per gli alti contenuti culturali e scientifici: un riconoscimento importante.”

Ancel Keys, chimico statunitense, è stato fondamentale nella diffusione del valore della dieta mediterranea come stile alimentare. “E’ proprio Keys il primo a parlare di dieta mediterranea – ha raccontato il professore – e ha dato un grande contributo per ciò che riguarda la sfera più propriamente scientifica”.
“Veronelli ha conferito invece un punto di vista proprio della gastronomia in sé”: il giornalista italiano ha infatti valorizzato il vino e la ristorazione italiana facendo conoscere il made in Italy in tutto il mondo e dando un’immagine quasi folcloristica dei nostri prodotti.

 

Verokeys ManciniLA DIETA MEDITERRANEA –  Nella parte iniziale, il convegno si è occupato della figura di Keys e una prima panoramica è stata fornita dal professor Mancini dell’Università di Napoli, collega e amico del chimico, che ha ripercorso a piccoli passi la sua lunga vita, fino all’arrivo nel nostro stivale e alla ‘scoperta’ della dieta mediterranea come stile di vita sano e soprattutto esportabile.
La professoressa Moro, dell’Università di Napoli, ha parlato dell’importanza della dieta mediterranea come stile di vita, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e tra i sistemi alimentari più ecocompatibili del pianeta dalla Fao.

Il passo successivo è stato delineare gli effettivi benefici sulla salute e il professor Casini, dell’Università di Firenze, ha sottolineato: “Si tratta di uno stile di vita che è stato scientificamente correlato alla diminuzione dell’insorgere di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e tumori”. Il professor Casini ha anche presentato l’applicazione Nuna, sviluppata per valutare la qualità della propria spesa o di singoli prodotti in base alla piramide alimentare e capace quindi di guidare i consumatori nelle loro scelte. Infine il professor Pinto, dell’Università Sapienza di Roma e la professoressa Mora dell’Università di Parma hanno parlato rispettivamente dei mutamenti che oggi hanno subito i ‘Paesi culla’ di questa alimentazione e degli aspetti economici correlati.

 

L’ENOGASTRONOMIA ITALIANA – Dopo il ricco buffet curato dall’Antica Corte Pallavicina di Massimo e Luciano Spigaroli, in collaborazione con l’Istituto Superiore G. Magnaghi di Salsomaggiore Terme, l’attenzione si è spostata sulla riqualificazione dell’enogastronomia italiana grazie all’importante impegno di Luigi Veronelli.
A introdurre questa seconda parte del convegno è Guido Stecchi, presidente dell’Accademia delle 5 T: “Veronelli ha sdoganato l’enogastronomia italiana grazie alla sua connaturata sensibilità. E’ grazie a lui se oggi in Italia abbiamo corsi di laurea come Scienze Gastronomiche“.
A parlare non solo del Veronelli giornalista ma anche filosofo è stato Gian Arturo Rota, presidente del Comitato decennale Luigi Veronelli, capace di rendere giustizia a Veronelli con poche parole: “E’ riuscito a far diventare cibo e vino argomenti di dignità quando ancora non lo erano”. Il ristoratore Alfonso Iaccarino ha insistito sul duro lavoro che oggi il mondo della ristorazione deve svolgere per proteggere e sostenere i prodotti di qualità; un lavoro in cui è essenziale il supporto delle istituzioni come ha affermato la deputata Colomba Mongiello nel suo intervento riguardo alla legge salva olio, che tutela la salvaguardia del prodotto italiano di qualità. Gli interventi di Riccardo Illy, noto imprenditore, Donatella Cinelli Colombini e Paolo Tegoni hanno sottolineato la grande intuizione di Veronelli, che ha saputo influenzare con grande carattere il futuro dell’enogastronomia italiana.

 

di Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra e Marco Furmenti

Foto di Giulia Zampieri

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