Cultura come lingua universale: il 24 novembre al WoPa al via ‘Contamina’

PARTE IL PROGETTO D'INTEGRAZIONE MULTICULTURALE DEL CAPAS ED ENZO MICELI IN VISTA DI PARMA 2020

Svestirsi dei propri panni per indossare quelli dell’altro attraverso la lingua universale della musica e dell’arte. Sarà questo l’obiettivo di ‘Contamina‘, uno dei progetti all’interno del cartellone di eventi di ‘Parma Capitale della Cultura 2020’ che prenderà il via già il prossimo 24 novembre con un giornata di anteprima al Workout Pasubio.
Il progetto, realizzato dal Capas  Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo dell’Università di Parma – nasce per favorire l’integrazione multiculturale attraverso la contaminazione musicale e artistica, ponendo, infatti, al centro la musica e l’arte come l’unica lingua comprensibile tra i vari popoli.

Come spiega Enzo Miceli, produttore discografico, compositore, musicista e direttore artistico del progetto, “quando ci sono l’arte e la musica non c’è bisogno di nessun discorso, perché, se facciamo un esempio, in un concerto la gente non parla ma balla e canta ed esprime così la propria gioia, che viene condivisa con tutti gli altri”.

COSA SARA’ CONTAMINA – Il progetto si svilupperà appieno nel 2020 e prevede che per 3 giorni Parma diventi “un palcoscenico nel quale convivranno e si esibiranno personaggi e gruppi appartenenti a popoli di culture diverse che spontaneamente si ascolteranno, suoneranno, canteranno e balleranno comunicando tra loro attraverso il proprio stile musicale. Saranno tre giorni che aiuteranno ad abbattere la barriera del linguaggio, portando tutti a parlare la stessa lingua: quella della musica”, come si legge nel dossier di Parma 2020. Le contaminazioni culturali troveranno spazio e momenti di approfondimento tramite diverse modalità. Due saranno infatti gli elementi centrali attorno ai quali ruoterà il programma: ‘Contamina Conference’, tutti quegli incontri (con artisti, poeti, personaggi di riferimento del mondo della cultura) e iniziative che ruoteranno attorno al tema multiculturale, e ‘Contamina Live’, le attività artistiche e musicali che si completeranno anche con mostre, incontri legati al cinema e all’arte.

“Ma – continua Miceli – ci siamo chiesti: perchè aspettare il 2020? Perchè non iniziare già subito?” Per questo motivo è stato avviato un percorso di avvicinamento che vedrà diverse tappe. Il primo appuntamento è già fissato per sabato 24 novembre 2018 con un evento anteprima di Contamina. La giornata partirà al mattino con un corteo multicolore, composto da rappresentanti delle comunità straniere, giovani e famiglie, che da Piazza Garibaldi attraverserà la città fino ad arrivare al Wopa Temporary Parma, in via Palermo 6. Lì, dopo i saluti istituzionali, i vari gruppi protagonisti di Contamina porteranno la loro musica, la loro danza, il loro cibo e, tra balli ed esibizioni di diversi generi musicali contaminati, si proseguirà con un giornata di incontro e scambio fino a tarda serata. La presentazione ufficiale del progetto Contamina e le conferenze di approfondimento previste durante il pomeriggio saranno intervallate da momenti di condivisione come l’aperitivo e il momento del thè delle comunità straniere. “In questo evento ci sarà condivisione; l’obiettivo che si vuole prefiggere Contamina, infatti, è quello di svestirsi dei propri panni e vestirsi dell’altro”, aggiunge Miceli.

Il progetto del Capas rientra nella collaborazione avviata con il Comune e le istituzioni cittadine riunitesi per elaborare il dossier Parma 2020. All’interno delle attività per celebrare Parma Capitale della Cultura 2020, il Capas avrà un ruolo molto importante.  “Da un lato – spiega il direttore Luigi Allegri – dovrebbe essere il canale privilegiato di comunicazione di tutti gli eventi che fanno parte di Parma 2020 con il mondo giovanile, specialmente quello universitario, attraverso RadiorEvolution, il giornale ParmAteneo, il gruppo teatrale del Cut ecc… dall’altro, il progetto ‘Contamina’ vuole essere un fenomeno, una serie di eventi per utilizzare in generale la cultura come strumento di relazioni tra le varie culture. Per questo – conclude Allegri – coinvolgeremo le varie comunità presenti nel territorio e ciascuna porterà la propria cultura che dialogherà con le altre”.

 

Servizio di Silvia Motzo e Fabio Leone
Video di Melissa Brogi e Marilisa Mastrotto

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