Relazioni social: quando a spezzarti il cuore è WhatsApp

COME SOPRAVVIVERE A UNA ROTTURA NELL'ERA DEI SOCIAL NETWORK

Anche lasciarsi è diventato social. A sbandierare online la fine di una storia, però, non sono solo le celebrità da copertina rosa, ma chiunque: dalla ragazzina alle prese con le prime cotte, ai capi di stato. E’ diventato normale esibire le proprie rotture anche e soprattutto su internet? Salvini che compare seminudo su Instagram, in un post della Isoardi con tanto di poesia d’addio, ad esempio. Di relazioni e rotture social ne abbiamo parlato con Cristina: 25 anni, studentessa, ‘ragazza social’. 

LE DIFFERENZE – Chiudere una relazione tramite Facebook, Instagram o WhatsApp non è sempre uguale: “Quando una relazione nasce sul social, come una relazione così, insomma, senza impegno, ci vediamo, ti scrivo ‘come stai?’. Poi, quando si chiude, ok, ciao, finisce là”, racconta. “Invece il problema è quando ti crei una vera relazione al di fuori del social. Vivi cose reali e poi invece ti ritrovi a lasciarti tramite messaggio”. E ciò che ti rimane sono tante domande: “Ma allora ciò che ho vissuto era vero? Oppure ho immaginato tutto nella mia testa e aveva il diritto di finire così? E io che cosa ho creato in questi anni con questa persona?” Insomma, i sentimenti ai quali avevi creduto si riducono a un “non sto più bene con te, ciao”. Scritto come risposta a una storia su Instagram o messaggio WhatsApp.

CORTEGGIARE COI LIKE- Le relazioni esclusivamente social esistono e sono anche appaganti in un certo senso, perché hanno la capacità di appianare la solitudine e ci danno l’illusione di essere importanti. “Essere contattati e apprezzati da tante persone è un balsamo per il nostro ego”, spiega Cristina. Attenzione però: il problema è quello di non venire considerati per ciò che si è realmente, ma soltanto per quello che si fa vedere su internet. “Ci si interessa al profilo di una persona, non alla persona reale.” Dalla sfera social, magari, si può anche arrivare a una relazione vera e duratura, ma, fino a che non si raggiunge quel punto, non è mai veramente coinvolta la persona ma l’idea che questa vuole dare di sé, protetta dal suo schermo. Questo non vuol dire che le relazioni social siano una menzogna, seguono solo dinamiche diverse. 

Ma come incominciano queste relazioni online? Iniziano con il like. Se non ti mette like, lascia proprio perdere! Non può iniziare niente”, raccomanda Cristina. “Poi ci sono quelli furbi che ti mettono un like ogni tanto, rimangono un po’ nell’ombra e poi altri che proprio ti tartassano con i like. Ma di solito sono quelli che non sanno usare bene i social”, racconta. La strategia giusta per creare un contatto? “Magari rispondere una volta ogni tanto alle storia, ma non tampinare.” Agli apprezzamenti seguono i primi scambi di opinioni, di solito riguardanti ciò che si condivide in bacheca. “Se pubblichi poesie, parlerai di poesie. Se pubblichi foto di piante, parlerai di piante… perché è quello l’approccio, capito?” Infine, può arrivare la decisione di discuterne a quattr’occhi e la relazione può trasformarsi in qualcosa di autentico dopo l’esordio sul social. “Quando ti ritrovi però, difficilmente continui a parlare di quello che pubblichi, solitamente si fa altro… diciamo”, confessa Cristina scoppiando a ridere. 

SE MI LASCI TI CANCELLO – Cosa succede però, se a friendzonarti tramite social non è il flirt su Instagram ma la persona con cui hai una vera relazione, che dura magari da anni? Quando c’è una relazione vera che però finisce sui social è inutile sperare di ottenere spiegazioni, al massimo le solite scuse: ‘sento che non va’, ‘non stiamo più bene.’ Se qualcuno ha qualcosa da dire davvero, te lo dice in faccia”, spiega la ragazza. Quando succede, ci sono due modi di reagire: “O vieni eliminato da tutti i social, perché eliminarti dai social vuol dire farti fuori dalla sua vita. Quindi: non voglio più avere contatti con te. Assolutamente. E poi il bello è che le persone lo interpretano veramente così! Cioè: tu mi hai bloccato, quindi mi hai bloccato dalla tua vita. Si sovrappongono due realtà.“Oppure non ci si parla più, ma si continua a seguirsi sui social. E lì inizia la malattia. Perché su Instagram si possono vedere i like che le altre persone mettono. E quindi inizia la malattia di stare ogni ora a vedere se quella persona ha messo like a cosa, a chi.”

Il paradosso, quindi, si ha quando le due sfere, quella virtuale e quella reale, si intersecano. Quando si prova a ridurre e incastrare la realtà e le proprie esperienze nelle dinamiche dei social. Se una relazione è sempre stata vissuta ‘realmente’ e improvvisamente viene stroncata tramite un messaggio, o addirittura un post, viene sminuita e mai effettivamente chiusa. Ci si sforza di trovare spiegazioni ovunque fino a cercare la ragione del gesto nei social stessi, non avendo l’opportunità del confronto. Emotivamente è devastante. “Per me è stato devastante, perché se vivi una relazione intensa, fatta di sentimenti, poi ti inizi a chiedere quanto ci sia stato di vero”, si confida la ragazza. 

Ma perché succede? Come mai molti si affidano al social per una questione così delicata come troncare una relazione? Forse il problema è che oggi siamo un po’ vigliacchi. “Siamo abituati talmente tanto a vivere con questi schermi che, quando stiamo male, quando c’è qualcosa che non riusciamo a superare, mettiamo in mezzo lo schermo. Ti lascio su WhatsApp, perché per me è un’autodifesa.” 

di Eva Skabar e Melissa Marchi 

 

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