La casa di Jack: Lars von Trier torna a scioccare

IL REGISTA DANESE DI NUOVO SUL GRANDE SCHERMO TRA ORRORE E COSCIENZA UMANA

Violenza, morte, filosofia di vita, sogno e morale. Tutti questi aspetti si mescolano e si confondono in ‘La casa di Jack‘ ( ‘The house that Jack built‘ ), film già uscito negli USA che segna il ritorno al cinema di Lars von Trier.
La pellicola ripercorre la vita di un ingegnere affetto da disturbi ossessivo-compulsivi alla continua ricerca della perfezione artistica. Le sue devianze psicologiche lo portano a pensare che questa perfezione può essere raggiunta tramite una serie di omicidi architettati nel modo più meticoloso possibile.
La vicenda si sviluppa all’interno del ricordo del protagonista che, immerso in una dimensione onirica, racconta a un immaginario Virgilio (che lo scorta negli inferi) gli efferati assassinii da lui compiuti.
A vestire i panni di Jack è Matt Dillon, che ha affermato di aver avuto più di un ripensamento nell’accettare un ruolo così impegnativo e moralmente complicato. A convincerlo è stato proprio il regista, che lo assicurato sulla riuscita del film, assumendosene ogni tipo di responsabilità. Il cast conta anche la presenza di Uma Thurman, la prima delle sventurate vittime del killer, e Bruno Ganz nel ruolo di Virgilio, alla sua ultima interpretazione. L’attore svizzero, protagonista di ‘Il cielo sopra Berlino‘ (1987) e ‘La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler’ (2004), è infatti venuto a mancare lo scorso 16 febbraio.
Evitando di smentirsi, Lars von Trier ha firmato ancora una volta una pellicola in grado di scioccare e disturbare il pubblico. La casa di Jack è un horror psicologico dalle tinte comiche che propone una cruda riflessione sull’esistenza umana. Oltre a questo, però, il film è anche un’introspezione personale del regista che, come ha riferito Matt Dillon, vede in Jack la sua stessa dimensione psicologica, un riflesso della propria personalità, escludendo ovviamente la componente violenta e omicida.
La controversa opera di von Trier è stata presentata al festival di Cannes, dove durante la proiezione diversi spettatori hanno lasciato il loro posto a causa della crudezza delle immagini. Lo stesso regista ha infatti definito questo come il film più brutale che abbia mai girato.
Il pubblico italiano accetterà la sfida? Lo sapremo a partire dal 28 febbraio, quando Jack gli aprirà le porte della sua casa.

di Loris Forti

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