Australia: fango nel Mar dei Coralli

AUTORIZZATO LO SVERSAMENTO IN ACQUA DEI MATERIALI DI DRAGAGGIO PORTUALE

Kyle Taylor / Flickr

Colpo basso. Si può, anzi si deve interpretare in questo modo la decisione presa dall’Autorità del Great Barriere Reef Marine Park di acconsentire allo scarico di fango e detriti delle attività portuali in zone vicine alla barriera corallina. L’area interessata è quella del Mar dei Coralli al largo del Queensland, in Australia.

La vicenda nasce nel 2015, quando il governo australiano vietò, nell’ottica dell’allargamento dei canali navigabili, lo sversamento dei materiali in mare. Però il provvedimento attuato non prendeva in considerazione il lavoro di manutenzione dei porti. Approfittando di questa leggerezza i responsabili del parco hanno concesso al porto di Hay Point di Mackay il libero scarico di fango e detriti. La delibera avrà una durata di 10 anni e prevedrà uno sversamento di oltre un milione di tonnellate di materiale in mare.
Inevitabilmente questa decisione contribuisce a minacciare l’esistenza di uno degli ecosistemi marini protetti più belli e grandi al mondo, già messo alla prova dall’incoscienza umana. Infatti, prima del provvedimento preso dal governo nel 2015, il fango e i materiali provienienti dall’allargamento dei canali navigabili avevano causato lo sbiancamento di circa il 50% dei coralli, e di conseguenza la loro morte.

La delicatezza e la pericolosità della questione hanno portato lo schieramento dei Verdi del Parlamento australiano, rappresentato dalla loro esponente Larissa Waters, a scagliarsi contro i dirigenti del parco. Questi infatti non avrebbero l’autorità per far sì che la barriera diventi una discarica di fanghi e detriti.
Da parte loro, i responsabili delle attività portuali hanno cercato di rassicurare l’opinione pubblica garantendo che i rischi corsi dalle acque del Mar dei Coralli sarebbero bassi e a breve termine. In attesa anche di una chiara risposta e presa di posizione del governo, i primi dragaggi, e quindi i primi sversamenti, avranno inizio a fine marzo e si prolungheranno per la durata di quaranta giorni.

di Loris Forti

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