Come ponti tra le culture diverse. Con chi è gemellata Parma?

PERSEGUENDO I PRINCIPI COMUNITARI DELLO SCAMBIO E DELLA COOPERAZIONE, PARMA VANTA 6 CITTA' GEMELLATE

Da sinistra, il sindaco di Worms e Federico Pizzarotti, 2019

Parma è un comune virtuoso. Lo è concretamente, in quanto appartiene all’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi “che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori”. Negli anni, il Comune ha allargato i propri rapporti alla realtà europea ed extra-europea, attraverso sei patti di gemellaggio e vari accordi di cooperazione con località straniere. Tali progetti sono figli di un’ottica, quella della cooperazione e delle relazioni internazionali, secondo cui questi scambi sono in grado di valorizzare i territori coinvolti e portarvi benefici economico-culturali.

In cosa consiste il gemellaggio? Sul sito del Comune di Parma si legge: “Ideato in Europa attorno al 1950, rappresenta la stipulazione ufficiale di un’unione fra due o più comunità (province, città metropolitane o comuni), allo scopo di cooperare e collaborare in diversi settori – quali il politico, l’economico, il commerciale, il sociale, l’educativo, il culturale, etc. – e di stabilire rapporti duraturi nel tempo”. L’idea di gemellaggio condivide i medesimi obiettivi stabiliti dai fondatori della Comunità Europea: favorire l’europeizzazione attraverso continui contatti e scambi economici e culturali. Lo stesso sindaco, Federico Pizzarotti ribadisce: “Vincono e crescono quelle città che si aprono all’Europa e al mondo, che si connettono con altre città e fanno squadra condividendo rapporti istituzionali e buone pratiche amministrative, cultura, conoscenza, attività commerciali e storia. Parma vuole essere questo: una città a vocazione internazionale”.

Lubiana tra i quartieri di Parma.

PARMA E LUBIANA: UN MATRIMONIO DA RIVITALIZZARE – In molti conosceranno il quartiere più popolato della città: Lubiana. Quello che però non tutti sanno è che il quartiere di Parma deve il suo nome al gemellaggio con la capitale slovena del 1964. Una delle curiosità più insolite che lega le due città è la decennale tradizione delle ‘nozze rustiche’: matrimoni collettivi di coppie originarie delle località gemellate. Si trattava di un’iniziativa che oggi non è più promossa, ma che aveva il fine di rafforzare i rapporti tra i due comuni. Il gemellaggio è tuttora in corso e non è da escludere che tradizioni passate vengano un giorno, ripristinate.

UNA ‘GEMELLA’ LONTANA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO – Sembra invece lontano il ricordo del gemellaggio stipulato con Shijiazhuang, città nel nord della Cina, nel 1987. Come riportato in un articolo di Parma Repubblica, La stipulazione del patto avvenne davanti a una grande statua di Mao Tse Tung che porge la schiena e rappresentò un tentativo di apertura del mondo occidentale a quell’asiatico. All’origine del gemellaggio c’erano soprattutto finalità economiche. Ma i rapporti si limitarono a un’iniziale visita della delegazione parmigiana, a una mostra fotografica sulla città e a una controvisita pochi mesi dopo la firma del patto di amicizia.

UN INCREDIBILE LEGAME – Di tutt’altro tipo è invece il rapporto avviato nel 1984 tra Parma e la città tedesca di Worms. Nel corso degli anni i contatti sono stati molteplici e hanno comportato, ad esempio, la creazione dell’associazione Parma-Worms (1984), l’intitolazione di strada Worms (Parma, 2011) e l’inaugurazione di piazza Parma (Worms, 2013). Non bisogna, inoltre, dimenticare le numerose visite reciproche che hanno incentivato i rapporti tra le due città. In primis, il coinvolgimento delle nuove generazioni, come la visita dei ragazzi della squadra di calcio Wormatia (2013) e i continui e regolari scambi tra studenti delle due città. Non solo: anche momenti culturali, quali esibizioni della scuola di musica di Worms e della Corale Verdi. Nel settembre del 2019, a Parma, in occasione dell’incontro con la delegazione della città tedesca per il 35° anniversario del gemellaggio, il sindaco Federico Pizzarotti ha dichiarato: “Siete parmigiani d’azione, ogni volta benvenuti. L’Europa deve camminare su questa strada. Trasformarsi da Europa degli Stati, ad Europa dei Popoli. Il nostro gemellaggio continua ad essere esempio e motore dell’Europa delle genti. Un’Europa in cui crediamo, e in cui vogliamo continuare a credere”.

PARMA E SZEGED PER LA SOSTENIBILITA’ – Per quanto riguarda i rapporti con la città ungherese, Szeged, con cui Parma è gemellata dal 1988, una visita particolarmente interessante è avvenuta in città nel 2016. In quell’occasione è giunta in Comune una delegazione di 28 persone da Szeged. La loro ‘missione‘ rientrava nei progetti internazionali di DARKTE: un’associazione non governativa fondata da docenti universitari che si occupa di confronti su efficienza e mobilità sostenibile. Per Parma, si è parlato di mobilità sostenibile, di car bike sharing, di trasporto pubblico, di infrastrutture e collegamenti con l’area Fiera e l’aeroporto. Ma anche di interventi in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili, in vista di Parma 2020.

TOURS E PARMA: 40 ANNI DI AMICIZIA – Durante la Settimana della Cucina italiana nel mondo (18-24 novembre 2019) Parma ha fatto tappa a Parigi e successivamente a Tours, con cui è gemellata e dove si è celebrato un avvenimento importante. Come racconta il sindaco Pizzarotti: “L’obiettivo era consolidare uno dei gemellaggi più duraturi, iniziato nel 1979. Inoltre, la visita in Francia è servita anche per rappresentare la nostra cucina e le nostre eccellenze enogastronomiche. Come sempre, l’esperienza è servita per dare un’immagine positiva e alta della nostra città.” Per l’occasione i cuochi Andrea Nizzi e Filippo Cavalli hanno tenuto una Masterclass dedicata agli studenti del Liceo Alberghiero Bayet di Tours, dedicata al trattamento dei prodotti della Food Valley parmense. Le due città condividono, inoltre, un importante retroterra storico e artistico. Non lontano da Tours si trovano infatti i famosi castelli della Loira. In questo ambito, l’obiettivo comune è creare quindi progetti turistici.

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA – Dal 1990, Parma vanta un gemellaggio anche con un’altra città francese: Bourg en Bresse. Il promotore di questa alleanza fu Gislain Bechard, un veterinario e consigliere comunale di Bourg, che frequentò l’università nella città emiliana e se ne innamorò. Dopo un periodo di stallo, i rapporti tra le due località sono ripresi nel 2013, grazie soprattutto alla comune passione per il buon cibo. Parma è stata ospite d’onore al Salone della Gastronomia di Bourg (città famosa per i suoi allevamenti di pollame, tra i migliori al mondo, e per i suoi formaggi) e, a proposito di questa esperienza, l’assessore al turismo e al commercio Cristiano Casa  ha dichiarato: “Si tratta di un’opportunità per le imprese del territorio che sono state da noi invitate. Nell’ambito dell’iniziativa è stato approntato un percorso del gusto, anche grazie alla presenza di una vera e propria trattoria, per promuovere le eccellenze locali e puntare sulla internazionalizzazione dei nostri prodotti”.  Si è trattata di un’ottima occasione per rinsaldare i rapporti economici, ma anche culturali, favorendo successivamente anche scambi scolastici.

Visita della delegazione giapponese alle realtà produttive alimentari, 2015 (dall’account Facebook ‘Città di Parma’)

TRA CIBO E MUSICA: PARMA E IL SOL LEVANTE – Oltre ai gemellaggi, la provincia vanta alcuni patti di amicizia – ad esempio quello con Guadalajara in Spagna – e accordi di cooperazione – come quello con Rosario in Argentina. In particolare, nel 2015 l’amore per la buona cucina ha permesso di avvicinare Parma alla prefettura giapponese di Kagawa, situata sull’isola di Shikoku.

In quell’occasione si è parlato di gemellaggio della pasta‘, siccome nel distretto nipponico si produce l’udon, la tipica pasta giapponese. Nello stesso anno, in occasione di Expo 2015, il sindaco Pizzarotti e l’assessore Casa sono stati accolti dal Commissario generale del Giappone come ospiti d’onore al padiglione nipponico, per assistere alla  presentazione dello stand della Prefettura di Kagawa. Tra le eccellenze della provincia giapponese esposte, si ricordano i bonsai e la sanukite, unica pietra al mondo impiegata per la realizzazione di strumenti musicali, come lo xilofono.

Ed è proprio la musica un altro aspetto che unisce Parma e Kagawa. L’accordo del 2015 ha incentivato gli scambi scolastici e nel 2017 alcuni alunni del liceo Sakaide sono stati ricevuti a Parma. Il liceo, caratterizzato da una sezione musicale, annovera tra i propri diplomati, numerosi musicisti professionisti attivi in Giappone e all’estero. La visita degli alunni rientra nell’ambito di un Protocollo sottoscritto tra il Comune e il Governatore della Prefettura di Kagawa, Keizo Hamada. Il primo cittadino Pizzarotti ha accolto studenti e docenti giapponesi insieme a rappresentanti dei licei musicali parmigiani con cui il liceo Sakaide ha in corso una collaborazione: Bertolucci, Marconi e San Benedetto. Durante l’incontro, il professor Alberto Spinelli, docente e coordinatore del liceo Bertolucci, ha commentato: “Questo progetto si fonda sulla valorizzazione della musica per la sua capacità di farsi linguaggio universale, al di sopra di ogni differenza linguistica e tradizionale”.

Sottolineando l’importanza di “estendere alleanze strategiche con realtà di tutti i continenti”, il sindaco Pizzarotti anticipa che nel 2020 il patto di collaborazione con la prefettura giapponese sarà rinnovato. Secondo il sindaco infatti i gemellaggi e gli accordi di cooperazione sono strumenti fondamentali “per creare sinergia in un mondo che non può erigere muri, ma costruire ponti tra culture e nazioni”.

di Federica Mastromonaco

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