Una petizione salva affitti per gli studenti fuorisede

UNA RICHIESTA NATA TRA GLI STUDENTI, MA VOLTA A SALVAGUARDARE ANCHE LE FAMIGLIE E I PRIVATI: IL MOVIMENTO PRIMAVERA

 

Tutte le università sono ormai chiuse dal 5 marzo – per gli studenti delle prime zone rosse addirittura dal 24 febbraio – e che gli studenti siano tornati alla propria abitazione o rimasti nelle loro case d’affitto la situazione è la stessa: si resta in casa.

Secondo uno studio dell’Osservatorio Talents Venture uno studente su tre nelle università italiane è un fuorisede, cioè frequenta gli studi in una città diversa da quella in cui è nato e – nella maggior parte dei casi – anche in regioni diverse. A parte coloro che alloggiano negli studentati, la restante parte degli universitari risiede in appartamenti in affitto – con tutto ciò che ne consegue. Le spese sono tante tra canone, utenze, beni alimentari e spese universitarie: insomma, le famiglie italiane spendono tanti soldi e a volte faticosamente, tra sacrifici e ritardi, si riesce ad adempiere a tutto.

Con l’emergenza sanitaria attuale non solo molte case sono rimaste vuote, ma anche chi ancora alloggia nel suo appartamento in affitto sicuramente si sarà chiesto come pagare il canone del mese prossimo. Sì perché con i vari decreti susseguitisi durante febbraio e marzo quasi la maggior parte dei lavoratori è in stato di fermo per evitare quanto più possibile i contatti e di conseguenza gli eventuali contagi. Se ne deduce che tutti quei genitori che hanno un lavoro autonomo, con partita IVA o che non rientrano nel piano “salva-finanze” del governo, non hanno più entrate da quando lo stato di fermo è diventato nazionale. Per cui spese come questa – gli affitti dei propri figli fuorisede – diventano l’ennesimo macigno da aggiungere a varie altre uscite aggravate da nessuna entrata.

Sulla scia di queste problematiche alcuni studenti dell’Università Magna Grecia di Catanzaro hanno avuto un’idea che ha preso la forma di una petizione proposta alle autorità di competenza per far sì che diventi parte integrante dei prossimi decreti.

Movimento Primavera locandinaDOVE NASCE L’IDEA – Emanuele Scigliano (rappresentante della Consulta degli studenti dell’UMG), il quale ha lanciato per primo un appello, assieme ai suoi colleghi Michele Caruso (senatore accademico) e Damiano Carchedi (garante degli studenti), che chiedeva appunto la sospensione dei canoni di locazione per gli studenti fuorisede causa emergenza sanitaria nazionale.

In breve questo appello è diventato virale: “L’enorme successo – racconta Scigliano –  è dovuto dal fatto che molti studenti, rappresentanti e associazioni di diversi atenei italiani hanno condiviso e fatto loro il nostro appello che ha poi riscontrato la creazione spontanea di una grande rete di studenti che ha dato vita al Movimento Primavera“. Questo network vuole fungere da contenitore di proposte e idee di tutti gli studenti italiani che vogliano contribuire a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

LE PROPOSTECon una lettera a Gaetano Manfredi – ministro dell’Università e della Ricerca – il gruppo ha evidenziato tre proposte: l’abrogazione o riduzione dell’ultima rata delle tasse universitarie, la proroga di acquisizione dei CFU per la borsa di studio e naturalmente la sospensione dei canoni d’affitto per i fuorisede. Inoltre si sono illustrati anche temi relativi al calcolo dei requisiti No Tax Area. La petizione sta avendo molto successo e in attesa della risposta del ministro Manfredi. “Stiamo provvedendo a farla arrivare alla Presidenza del Consiglio affinché possa provvedere nel formulare ulteriori misure da inserire nel prossimo decreto, nell’interesse delle famiglie degli studenti e degli studenti stessi” aggiunge Scigliano.

ALCUNI DUBBI Molti potrebbero avere dubbi sulla funzionalità e la legittimità di queste proposte: non solo molti studenti sono ancora nei loro appartamenti in affitto usufruendo di servizi e utenze, ma il pensiero va anche a tutti quei locatori che percepiscono come unica entrata l’affitto di questi appartamenti. Ma Scigliano specifica: “Non è un appello lanciato contro i privati, è un appello principalmente di ausilio economico chiesto al Governo”. Un aiuto ai privati – locatori e affittuari – per poter adempiere a tutte le spese e ai contratti che purtroppo in questo momento storico non possono essere soddisfatti a causa della sospensione del lavoro dei genitori degli studenti. Si tratta di una situazione di rimbalzo economico, in cui il Governo dovrebbe intervenire per evitare squilibri.

Il mancato stipendio porta a un mancato pagamento d’affitto che porta a mancate entrate per altri privati e così via. Un altro dubbio su questa proposta riguarda tutti quegli studenti che purtroppo non posseggono un regolare contratto di locazione e che quindi, nel caso in cui la proposta diventasse legge, non avrebbero alcun giovamento. Scigliano a tal proposito risponde così: “Ci dispiace per chi ha un contratto a nero, purtroppo siamo a conoscenza delle molteplici realtà che si susseguono. Speriamo che questa situazione spinga gli studenti, le famiglie e i locatori stessi ad agire, in futuro, nel rispetto della legge, e se questa proposta dovesse raggiungere il risultato sperato funga anche da messaggio forte nei confronti di questi. Siamo per la legalità”.

IL NOSTRO SONDAGGIO – La redazione ha proposto un sondaggio al quale hanno risposto 71 studenti di cui 64 sono fuorisede o comunque vivono in affitto. È stato chiesto se avessero già affrontato l’argomento pagamento dell’affitto dei prossimi mesi e il 74,2% ha dichiarato di non averlo ancora affrontato con i propri proprietari; il 18,2% lo ha affrontato ma purtroppo non ha raggiunto compromessi o accordi, mentre solo il 7,6% ha ottenuto un accordo col proprio locatore.

Una notizia che rincuora è che il 96,9% possiede un contratto regolare, ma il 66,2% dichiara di non conoscere il Movimento Primavera. Spiegando cosa fosse abbiamo chiesto i pareri degli intervistati: tutti sono risultati abbastanza concordi con l’iniziativa tranne uno del tutto in disaccordo. Ci sono stati poi molti pareri dubitanti come un intervistato che afferma: “Sarebbe giusto sospenderli, ma mi rendo conto che un contratto regolare difficilmente venga sospeso e ci sono persone (tra cui anziani come i miei proprietari) che vivono grazie agli affitti. Si dovrebbe giungere ad un accordo fra le due parti, ma la vedo difficile”. L’obiettivo della proposta, tuttavia, come spiegano dallo studente Emanuele Scigliano sembra essere quello di trovare un accordo per entrambe le parti coinvolte con il sostegno del Governo.

La petizione raggiunge sempre più consensi in tutta Italia. Il Movimento Primavera promuove – attraverso queste proposte – soprattutto l’unione della comunità studentesca nazionale che vuole e deve essere partecipe alle problematiche scaturite dalla delicata situazione di emergenza. Tutti possono intervenire ed esporre idee in questo network nato appositamente per combattere questa difficoltosa condizione. Per contribuire alla crescita della petizione si può firmarla qui e se volete seguire il movimento sui social queste sono le pagine InstagramFacebook. In attesa di nuovi aggiornamenti il messaggio per tutti è #restiamoUNIti.

di Lucia Caputo

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