Allenarsi e gareggiare ai tempi del Coronavirus: l’esempio della Ginnastica Ritmica

In tempi di Coronavirus, anche uno sport come la Ginnastica Ritmica deve reinventarsi alle esigenze dettate dalle norme anti-contagio, con allenamenti e competizioni trasferiti interamente sul web.


Continuano i tempi difficili per lo sport: la sospensione temporanea dei corsi di base, la possibilità di allenare solo gli atleti in preparazione a gare d’interesse nazionale e, in alcuni casi, anche le problematiche legate al rispetto delle normative anti-contagio, rendono ancora più difficile l’allenamento, già messo a dura prova dal primo confinamento della scorsa primavera.

Anche gli allenamenti della Ginnastica Ritmica si sono dovuti adattare alle restrizioni anti-Covid: grazie ad alcune piattaforme già usate per la Didattica a Distanza e il Telelavoro come Skype, Zoom, Microsoft Teams e Google Meet, molti tecnici hanno potuto proseguire la preparazione della squadra con sedute di allenamento individuali e non. Tutti questi stimoli hanno potuto aiutare ginnaste e ginnasti a mantenere attiva la propria preparazione e la propria forma, seppur tra molte difficoltà.

Non solo allenamenti, ma anche gare online 

Anche il lato agonistico ha potuto approfittare dell’opportunità data dalla tecnologia: in tempi di chiusura temporanea delle frontiere, nuovi lockdown nazionali, restrizioni in fatto di viaggi e vari posticipi o cancellazioni di competizioni, c’è stato un nuovo modo di sperimentare la gara. Un esempio arriva dalla Russia, potenza della ritmica internazionale, con l’istituzione da parte di Irina Viner-Usmanova – storica allenatrice e attuale presidente della Federazione Russa di Ginnastica – del Torneo Online. Questo nuovo e curioso modo di gareggiare, ha avuto un grande successo in fatto di partecipazione e clamore mediatico: solo nell’ultima edizione di dicembre c’è stata la presenza di ben undici nazioni, con la doppia trasmissione televisiva sul profilo YouTube della Federazione Russa e sui principali canali televisivi sportivi del Paese. Tra le delegazioni che hanno accettato l’invito c’è stata anche l’Italia – alla prima gara dopo la rinuncia al Campionato Europeo – che ha portato a casa degli ottimi risultati, salendo sul podio con la squadra d’insieme e le individualiste Senior e Junior.

La copertina per la pagina Facebook della Federazione Russa di Ginnastica Ritmica pubblicata per promuovere l’ultima edizione del Torneo Online di Ginnastica Ritmica. Foto: RGYMRUSSIA / Facebook

L’esempio italiano

Dopo alcune esperienze all’estero – un esempio recente è l’ultima edizione dell’Academic Winter Cup, appuntamento annuale organizzato in Bulgaria nel periodo prenatalizio – il format delle competizioni online è arrivato anche nel nostro paese: in queste settimane, a seguito dell’impossibilità di organizzare le amichevoli di inizio stagione, molte società si sono messe all’opera con alcune ‘prove di gara‘ svolte interamente in modalità telematica e a porte chiuse. Questi incontri, che hanno visto molte realtà italiane unire le proprie forze, sono stati di grande aiuto al fine di valutare la preparazione e lo stato di forma delle proprie ginnaste in vista degli impegni agonistici ‘in presenza’.

Due esempi pratici di allenamento e gara ai tempi della pandemia arrivano da Federica Gariboldi e Valentina Serri: il loro impegno non è mai venuto meno e in una situazione al quanto surreale, hanno messo in campo la loro esperienza ma anche la creatività in modo diverso.

Federica ha organizzato delle sedute di allenamento giornaliere da quattro ore e mezza, durante le quali ha richiesto molto lavoro col corpo e ogni settimana, per stimolare le ragazze, organizzava dei contest di foto, video ma anche espressività o emulazione di una maestria che non faceva parte dei loro esercizi. Ad un certo punto – spiega Federica – ho capito che non era più sufficiente. Così, assieme a una giuria composta da me e le mie assistenti, chiedevamo di lavorare sulle performance, le valutavamo, premiando la migliore e pubblicando sul profilo Facebook della società quanto creato. In seguito, ho proposto un potenziamento della fase aerobica, con sedute di Zumba o Tabata, e lo svolgimento di riscaldamenti diversi e di maestrie con gli attrezzi“.

Diversamente, Valentina mandava alle ragazze tramite i gruppi WhatsApp dei piccoli compiti da svolgere e utilizzava le foto o i video degli esercizi praticati a casa per pubblicarli sulle pagine social. Inizialmente c’è stato molto entusiasmo da parte delle bambine, ma poi verso metà aprile sono partite con le lezioni online due volte alla settimana, lavorando ad esempio con le punte o il salto con la fune. “Poi, una cosa molto bella che abbiamo fatto – racconta Valentina – è stata proporre dei progetti: alcuni video, montati con degli spezzoni di immagini inviate dalle ginnaste, hanno avuto il compito di favorire il confronto fra loro e infondere fiducia e motivazione”.

Entrambe le tecniche, in merito a precise domande sui vantaggi della tecnologia sul tradizionale modo di gareggiare, hanno espresso valutazioni positive sui Tornei Online, perché sotto la spinta pandemica la Ginnastica a Distanza ha aiutato ad aprire dei mondi che non si conoscevano. Senza dubbio ci sono delle criticità ma le forze tecniche messe in campo e la disponibilità professionale delle giudici di gara non hanno chiuso le porte ad uno sport che chiede molto sacrificio ma anche quella visibilità che meritano ginnaste così giovani e appassionate.

di Rebecca Alessi 

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