Unipr OnAir – Tesauro, Save The Children Italia: “Crisi sociale senza precedenti”

Anche in Italia è ben presente la povertà educativa e il Covid-19 sta aggravando la situazione. "I diritti dei minori dovrebbero essere la bussola per intervenire nel presente e riscrivere il futuro"

Con la diffusione del Covid-19 nel mondo, l’ONU sta riscontrando con allarme che i più vulnerabili della società restano i più colpiti, tanto nel numero di infezioni quanto dalle conseguenze socio-economiche della pandemia. Ciò sta compromettendo il raggiungimento del 1° obiettivo dell’Agenda Onu 2030: eliminare la povertà ovunque e in tutte le sue forme.

Tra i più vulnerabili vi sono anche i minori che se ad oggi sono stati largamente risparmiati dai sintomi più gravi del Covid, hanno comunque visto la loro quotidianità capovolta e il loro futuro educativo sospeso.

L’Onu ha lanciato un appello: proteggete i bambini. Poiché per garantire il rispetto del diritto alla salute di tutti si è dovuto limitare o sospendere straordinariamente altri diritti dei cittadini e tra questi il diritto dei giovanissimi ad un educazione, all’accesso ai beni primari, alla vaccinazione infantile e, costretti in casa, alla loro sicurezza contro la violenza domestica e abusi, cui sono vittime al fianco delle madri.

Il 25 Febbraio 2021, ad Unipr on Air è intervenuto Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, intervistato da Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Unipr e Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, per contribuire nella seconda puntata  alla discussione sugli obiettivi dell’Agenda 2030 con un approfondimento della condizione dei minori in Italia.

Una delle conseguenze della pandemia denunciata da Save the Children è l’incremento della povertà educativa, la quale è emersa in tutta la sua drammaticità con la chiusura delle scuole e il passaggio alla didattica a distanza (DAD). La Ong annuncia che più di 1 milione di bambini in Italia è rimasto indietro: “La povertà educativa non era sconosciuta in Italia – spiega Tesauro – perché già dal 2008 al 2018 la povertà minorile era triplicata, siamo passati da circa 380 mila minorenni nel 2008 a più di 1,2 milioni nel 2018 e quello che noi temiamo è che un altro milione di bambini e bambine possano aggiungersi a seguito delle restrizioni imposte dalla crisi in corso”.

“La pandemia è scoppiata nelle nostre vite ed ha trovato un paese che con grande fatica stava cercando di uscire dalla crisi del 2008 e alla crisi sanitaria si è accompagnata una crisi sociale senza precedenti: la chiusura delle scuole, l’isolamento in casa, la perdita di un reddito familiare e le sfide che la didattica a distanza impone in termini di disponibilità di connessione, di dispositivi e di competenze digitali sono gli scenari con la quale ci siamo dovuti confrontare”.

Questa privazione ha portato un danno alle nuove generazioni e compromette la possibilità dei giovani di scegliere il proprio futuro e migliorare la propria condizione di vita.

Il 4° obiettivo dell’Agenda 2030 ritiene fondamentale l’accesso a una educazione di qualità, poiché solo abilitando l’ascensore sociale si può uscire dalla povertà. Per evitare l’esclusione dalla DAD dei minori che vivono in famiglie svantaggiate, Save the Children Italia con i programmi “non da soli” e “riscriviamo il futuro” è riuscita a fornire dispositivi tablet e computer, connessione internet, buoni spesa e supporto didattico a bambini e adolescenti in tutta Italia e “dall’inizio dell’emergenza attraverso queste due iniziative abbiamo raggiunto quasi 150 mila bambini e bambine“.

“Tuttavia sul fronte dell’abbandono scolastico – continua Tesauro – è impressionante il fatto che quasi il 30% afferma che dal primo lockdown di primavera vi è almeno un compagno di classe che ha smesso di andare a scuola. Quindi l’unica cosa che si può fare è un serio investimento sul capitale umano del paese”.

Alle prime riaperture nel paese, Save the Children Italia ha avviato un  programma per permettere il recupero scolastico dei ragazzi e delle ragazze che si chiama “illuminiamo il futuro“, intervenendo nelle periferie e nelle zone più svantaggiate del paese con 26 punti luce“, presidi socioeducativi dove i ragazzi e le ragazze trovano un sostegno scolastico e dove possono sperimentare con altre attività di laboratorio i propri talenti.

Il presidente Tesauro spiega infatti che “le periferie sono i luoghi dove si realizza la segregazione educativa, dove i bambini ci raccontano di vivere in circuiti chiusi e dove viene mortificata la loro crescita e i loro sogni, ed è li che noi vogliamo andare e intervenire” e in merito allo scopo delle attività di laboratorio nei “punti luce” lo scopo è quello di “aiutare i ragazzi non solo a crescere nella loro educazione, ma anche a sviluppare nuove esperienze, passioni, emozioni per avere tutti quegli strumenti utili ed essere una parte attiva nel mondo”.

Questa crisi ha un impatto devastante sulla società, ma al tempo stesso aiuta a risvegliare le coscienze di tutti e di fronte a una difficoltà comune stimola la partecipazione al cambiamento e al rilancio sociale.

Dallo scoppio della pandemia, il sostegno dal mondo aziendale e privato a Save the children ha permesso di raccogliere rapidamente 10 milioni di euro e intervenire rapidamente a sostegno di 100 mila bambini in tutta Italia.

“Non possiamo permettere che un epidemia tolga ai bambini e agli adolescenti in Italia la possibilità di crescere, dobbiamo agire per non privarli del loro futuro e l’educazione rappresenta per i nostri bambini l’ancora di salvezza per avere un opportunità nel presente e poter avere un giorno la libertà di scegliere il proprio futuro sopratutto nei contesti più svantaggiati. Ed é necessario ed inevitabile un impegno che veda tutti coinvolti” conclude Tesauro.

di Guido Cocconi

Guarda la puntata integrale:

1 Commento su Unipr OnAir – Tesauro, Save The Children Italia: “Crisi sociale senza precedenti”

  1. Alessandra Grandi // 6 marzo 2021 a 8:57 // Rispondi

    Bella e triste analisi

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