Parma nella nazionale di Cheerleading, sognando il mondiale

LA PARMIGIANA MORENA CERATI SCELTA PER COMPETERE CON IL TEAM AZZURRO

imageLa Nazionale azzurra di Cheerleading avrà tra le sue file una giovane parmigiana. É Morena Cerati delle Starlight Cheerleaders, scelta per formare la prima squadra italiana nel ruolo di base. La prima selezione è avvenuta il mese scorso all’Accademia Acrobatica di Cesenatico ed ha visto la partecipazione di tantissime ragazze provenienti da tutta Italia. Ne seguirà una seconda a settembre, dopodiché il team azzurro si concentrerà sull’importante appuntamento dell’aprile 2016, quando la squadra italiana sarà impegnata nel Mondiale di categoria ad Orlando, in Florida.

IDENTIKIT – La quasi ventiquattrenne Morena si è avvicinata a questa disciplina solo cinque anni fa dopo aver praticato per diversi anni ginnastica artistica. “Cercavo insistentemente uno sport che mi piacesse come la ginnastica – spiega Morena – così una mia amica mi ha proposto di unirmi alla sua squadra di cheerleading. Inizialmente non ero molto convinta perché facevano solo la parte Dance e io preferivo di gran lunga quella acrobatica. Ma con il tempo la squadra si è evoluta: ora ci concentriamo molto di più su quella acrobatica”. Oltre ad essere un’atleta, Morena studia Scienze dell’Educazione presso l’Ateneo di Parma. “Fino a tre anni fa prestavo anche servizio volontario nell’Assistenza pubblica di Collecchio ma purtroppo ho dovuto smettere”. Attualmente è sia componente che una delle allenatrici della squadra. “Ho preso i brevetti necessari per poter allenare la mia squadra – racconta – e in seguito ho ottenuto quelli federali”. Sembra quasi che non si fermi mai: “Insieme a Cecilia (amica e coach) andiamo anche nelle scuole di Parma e provincia ad introdurre ed insegnare ai bambini questa disciplina”.

IL CHEERLEADING IN ITALIA – Noi italiani sappiamo molto poco di questo sport. Spesso le prime cose che ci vengono in mente sono le immagini patinate con cui siamo cresciuti guardando i film o le serie Tv americane. Chi di voi si ricorda Kirsten Durst in ‘Ragazze nel pallone’ o i numerosi personaggi che accostavano la bella cheerleader al bellissimo e forte quaterback di turno? Negli Stati Uniti infatti con oltre 1 milione e mezzo di partecipanti (esclusi i milioni di atleti delle scuole e dei college), il cheerleading è uno degli sport più praticati. In Italia la situazione è ben diversa. Le Starlight Cheerleaders di Parma sono state  il primo team italiano nato su richiesta dei Panthers Parma nel 2008. È da allora qualcosa pare si stia muovendo. “Il chearleading è in via di evoluzione in Italia: questa disciplina è generalmente associata al football americano che, pur rimanendo sconosciuto ai più, sta cominciando ad essere apprezzato e seguito”. La scuola americana è e rimane il modello principale di riferimento ma anche l’Europa non è da meno. “Ci sono buone squadre di livello come la Russia, la Finlandia o la Germania”, spiega Morena.

SPERANZE MONDIALI  E FUTURO DEL MOVIMENTO – Uno dei traguardi più importanti raggiunti da Morena è stata la chiamata della Nazionale Italiana di cheerleading per il prossimo Mondiale che si svolgerà nel 2016 in Florida. Si tratta di un evento da affrontare con tanto entusiasmo e con tanta convinzione per cercare di avvicinare il più possibile i livelli degli idoli americani.”Per noi è tutto nuovo: è una continua sorpresa – dice la ventiquattrenne parmigiana- abbiamo fatto le prime selezioni a gennaio a cui seguiranno allenamenti e una seconda selezione a settembre. In autunno inizieremo a preparare la competizione”.
Futuro roseo o nero? È spesso questa una delle domande che molti di questi atleti di sport di nicchia si fanno. L’arma migliore è sempre cercare di essere positivi così come ricorda Morena : “Io sono positiva. Sono state fatte varie cose per migliorare la situazione fra cui l’unione fra federazioni: la Ficad (Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico e Dance) e la Fisac (Federazione Italiana Sport Acrobatici). All’interno di queste ultime ci si sta unendo il più possibile per allargare il movimento. Recentemente ho notato molta crescita a livello nazionale infatti in questi ultimi tempi sono nate parecchie squadre”.

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DISCIPLINA ACCESSIBILE A CHIUNQUE, NON SOLO FEMMINILE  – Il cheerleading è uno sport adatto a tutti, ma occorre avere una buona passione e costanza negli allenamenti. “Noi facciamo allenamento tre volte alla settimana – continua Morena- e all’interno della squadra abbiamo accettato tutti senza distinzione. Attualmente ad esempio c’è anche un ragazzo”. Si tratta di uno sport che può essere associato tranquillamente ad altri, anzi può essere quasi da completamento grazie all’importante preparazione fisica messa in campo. Componente che non può mancare è però il sorriso, indispensabile per incoraggiare le squadre prima e dopo le gare.

 

di Elisa Zini e Marco Tucci