Food Valley Bike: la ciclabile “enogastronomica” che collega la Bassa parmense

La pista ciclabile lunga 80 km unisce sport, natura, cultura ed enogastronomia

Inaugurata il 6 giugno 2021 – la stessa data in cui sono passati i ciclisti della cronometro del giro d’Italia Under 23 – la tanto attesa ciclovia della food valley che unisce il territorio, il cibo e la cultura di Parma. Una pista ciclabile adattata per organizzare anche feste, kermesse, eventi sportivi lungo il Parco Fluviale Po.

Ammonta a circa 1 milione di euro l’investimento del comune di Sorbolo per la realizzazione della ciclabile, che si sommano ai circa 100 mila euro del comune di Colorno. La Fondazione Cariparma ha invece realizzato ad hoc i cartelli direzionali e le segnaletiche a cui va aggiunto il contributo regionale di 20 mila euro per la creazione dell’App. La preparazione e la pianificazione dei progetti turistici e promozionali, curati dal comune di Sorbolo Mezzani, sono stati seguiti anche da Sara Bragazzi, studentessa della facoltà di Economia dell’Università di Parma.

Presenti al taglio del nastro la viceministra Teresa Bellanova, l’assessore regionale Alessio Mammi, il presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, il Segretario dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli ed il presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini insieme a sindaci  della Bassa Est: l’ideatore Nicola Cesari (Sorbolo Mezzani), Alessandro Fadda (Torrile), Christian Stocchi (Colorno, presidente dell’Unione Bassa Est), assessori e rappresentanti degli enti e delle istituzioni del territorio.

Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo Mezzani e promotore di questo progetto, nato quattro anni fa,  descrive come è nata l’idea della ciclabile enogastronomica che, partendo da Parma, passando per Sorbolo Mezzani, Brescello, Colorno, Sissa Trecasali, Roccabianca, Polesine Zibello, arriva fino a Busseto.

“La Food Valley Bike, lunga 80 km, copre un territorio vasto e si riallaccia sia al Progetto Vento, la ciclabile che attraversa Piacenza, sia alla Pista Ciclabile del Mincio, che da Boretto arriva a Peschiera del Garda. – spiega il sindaco Cesari – Il tracciato Parma Po coglie il bisogno di dare ai cittadini e ai turisti un itinerario accessibile a tutti: attraverso un percorso a tratti, ogni Comune ti accoglie secondo la propria ospitalità. Per valorizzare il profilo della ciclovia, il comune di Sorbolo Mezzani ha depositato il marchio per diventare un brand”.

La ciclovia diventa un’attrattiva per tutto il turismo nazionale, ma anche per i viaggiatori europei appassionati del ‘turismo lento’, alla ricerca di destinazioni che sappiano offrire infrastrutture e percorsi adeguati tra paesaggi naturali e storia.

Per promuovere la ciclovia è stato creato anche il sito www.foodvalleybike.com e realizzata una App utile a comprendere le opportunità offerte e divise per contenuti (sport, natura, cultura, enogastronomia) Comune per Comune. Un percorso, quindi, perfetto non solo per scoprire i servizi, gli eventi e i prodotti tipici; ma anche per vivere un’esperienza enogastronimica, di scoperta del terriotrio e della sua cultura a 360 gradi.

Che cosa offre il territorio di Parma e dintorni?

Chiedersi cosa può regalare il territorio e cosa mostrare di Parma e provincia – tra castelli, regge, natura e food –  è la miccia che ha fatto nascere la Food Valley Bike.

La prima parte del percorso è dedicata alla pasta, la seconda parte ai salumi.

Il percorso parte da Parma, centro della Food Valley e celebre per la pasta, per il prosciutto crudo e il Parmigiano Reggiano. La nuova segnaletica della ciclovia porta poi a proseguire in direzione Mezzani, prima tappa della ciclovia. Sorbolo Mezzani è conosciuta per il pomodoro e l’anolino. Ma qui si trova anche un’area naturale protetta, l’Oasi Naturale Parma Morta, che è una preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana.

Il viaggio continua verso Colorno, dove ci sono i Tortel Dols; ma la sua Reggia è anche punto di riferimento per il mondo culinario, grazie alla scuola internazionale di cucina italiana Alma. Segue poi Sissa Trecasali, popolare per la spalla cruda di Palasone, un salume dalla lunga tradizione: viene lavorato in queste terre fin dall’alto medioevo. Il sapore di questo salume deriva dalle particolari condizioni climatiche del luogo. Le nebbie invernali della pianura danno alle carni conservate nelle cantine un particolare sapore.

Il viaggio continua a Roccabianca, dove si trovano cicciolata e ciccioli, mentre a Polesine Zibello c’è il Culatello, uno dei salumi italiani più conosciuti e che ha ottenuto la Denominazione d’Origine Protetta. Si produce fin dal 1700 con un procedimento artigianale portato avanti ancora oggi dai produttori locali.

Infine si arriva nella terra di Giuseppe Verdi, Busseto, dove si può gustare la Spongata, un dolce tipico del periodo natalizio, ma che si mangia volentieri tutto l’anno. Ma il paese è conosciuto anche per la ricca produzione di insaccati, tra cui salami, coppe, fiocchetti e culatello.

Dal percorso ciclabile si può inoltre raggiungere in bici anche l’altra sponda del fiume Po, grazie al servizio di attraversamento in barca. L’auspicio dei promotori della Food Valley Bike è anche quello di poter collegare la ciclovia alle altre grandi ciclo-pedonali d’Italia.

Per dare infine una impronta originale e futuristica, è possibile utilizzare l’App Challenger Indoor per simulare il viaggio lungo la Food Valley Bike comodamente da casa o in palestra. Visibili anche su YouTube, i video mostrano il percorso così da potersi allenare con la cyclette ma allo stesso tempo contemplare il paesaggio della pianura come fossi sulla ciclabile.

di Jacopo Agnesini 

 

 

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