UniPr OnAir- Annamaria Lusardi: “L’educazione finanziaria deve entrare nelle case delle persone”

Continua la discussione sui goals dell'Agenda 2030: la docente di Economia riflette sulle competenze finanziarie e l'indipendenza conquistabili solo con un'istruzione di qualità

Protagonista della seconda puntata della nuova stagione di “UniPr On Air” è il Goal 4 dell’Agenda 2030. La puntata dal titolo “Istruzione di qualità” rientra nella rassegna d’interviste on line dell’Università di Parma, dedicata ai suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’ospite Annamaria Lusardi, docente alla George Washington University School of Business (GWSB), dove ha fondato e dirige il Global Financial Literacy Excellence Center (GFLEC), ha dialogato con le docenti di Economia degli intermediari finanziari dell’UniPr Maria Gaia Soana e Doriana Cucinelli sulla necessità di offrire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.

Lusardi è attualmente direttrice del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, istituito nel 2017, al fine di promuovere iniziative utili a innalzare tra la popolazione la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali, per migliorare le capacità e le scelte dei cittadini italiani.

Secondo l’economista, nel mondo di oggi, l’abc della finanza è necessaria come il sapere leggere e scrivere, per migliorare il proprio stile di vita. Il Comitato  si impegna a diffondere il pensiero e sensibilizzare nelle scuole, nelle Università e nelle piazze, specialmente in ricorrenza del mese dell’educazione finanziaria (1-31 Ottobre 2021) con una grande varietà di iniziative e eventi, per fare prevenzione (non a caso Ottobre è anche il mese della prevenzione del tumore al seno) e prendersi cura del proprio futuro.

La situazione in Italia 

Gli italiani sono “ignoranti” finanziariamente parlando, e questo è un dato di fatto. I risultati dell’indagine della Banca d’Italia del 2020 svolte sulle conoscenze, i comportamenti e le attitudini dei cittadini, confermano la posizione di ritardo dell’Italia nel confronto internazionale, già rilevata nell’indagine del 2017. In Europa, su 26 Paesi OCSE (nell’Organizzazione per la Cooperazione dello Sviluppo Economica) la nostra nazione si trova all’ultimo posto; un dato impensabile per un paese del G8. L’Italia è un “paese di risparmiatori” , che non solo commettono errori, ma non traggono neanche vantaggio dalle opportunità di cui non sono a conoscenza.

La conoscenza è Potere

L’alfabetizzazione differisce nella popolazione a seconda del livello di istruzione, del genere, dell’età e della localizzazione geografica degli intervistati. L’educazione finanziaria non è solo la chiave per il benessere generale, ma potrebbe potenzialmente essere uno strumento per combattere le diseguaglianze, la povertà e l’insicurezza economica,  motivo per cui il Comitato si propone con un occhio di riguardo ai gruppi più deboli, come i giovani, gli anziani e le donne.   Esiste una differenza di genere a livello globale, ma il gap in Italia è molto più alto rispetto alla media, e questa differenza sarebbe già presente tra gli adolescenti; anche se molti studi conseguiti della dottoressa Lusardi, dimostrano come fra le donne ci sia una tendenza a sottostimare le proprie conoscenze finanziare.

La conoscenza è anche indipendenza

In America, quando si parla di educazione finanziaria, si fa riferimento a una condizione di financial freedom, in cui un individuo  ha le capacità per sostenersi senza aver bisogno di appoggiarsi a qualcuno. Proprio all’Università di Parma, lo scorso 25 ottobre, Annamaria Lusardi è intervenuta all’evento “Donne e violenza economica: prevenirla e combatterla con l’educazione finanziaria”.  Molto spesso infatti i casi di violenza domestica non denunciati si verificano in quei nuclei familiari dove le donne non sono indipendenti a livello economico e si sentono impossibilitate a fuggire da tali situazioni. In Italia, dove il numero di donne che lavorano rispetto agli uomini è infimo, rappresenta una situazione drammatica fin troppo frequente. Ma non soltanto per questo è importante essere finanziariamente indipendenti. Le donne vivono statisticamente di più, di conseguenza dovranno mantenersi con la pensione più a lungo; guadagnano di meno rispetto alle loro controparti maschili (soprattutto in Italia, di nuovo) e generalmente si occupano e si prendono cura di più di altre persone.

Educare i giovani

Per invertire la rotta, e far sì che i dati del futuro non ci rendano ancora il fanalino di coda europeo, il Comitato si focalizza soprattutto sui giovani, i soli che possono cambiare il proprio futuro.

Il progetto è portare l’educazione finanziaria nei luoghi di istruzione,  e renderla una materia obbligatoria  fin dalle scuole primarie, frequentate da tutti indistintamente. Esistono già delle linee guida per l’insegnamento (che potete trovare su quellocheconta.gov.it)  ed è in corso un dialogo con il senatore Marino per l’attuazione di questo piano. Secondo Lusardi, è importante farlo per il Paese, per non continuare a rimanere indietro; ma soprattutto per noi stessi, per  avere i giusti strumenti per muoverci nel mondo in autonomia, in un momento in cui farlo è così delicato e incerto. Ma la professoressa Lusardi afferma anche che ogni crisi, come quella scoppiata con la pandemia da Covid-19, presenta delle occasioni per rinnovarsi e cambiare il percorso ancora più velocemente, e incita i giovani a saper vedere e cogliere queste opportunità.

“Ci sono sempre difficoltà nel percorso, per cui l’uomo deve imparare ad essere un animale resiliente , sviluppare la capacità di  saper crescere e affrontare i disagi, e plasmarsi, senza rompersi. Investire in questo tipo di conoscenze  potrebbe essere la chiave per raggiungere i propri sogni, poiché, citando Benjamin Franklin, “l’educazione finanziaria paga un buon tasso di interesse”.

di Giulia Padova

Guarda la puntata qui:

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