Oscar 2022: una notte in cui brillano le stelle, ma non mancano i meteoriti

Oscar 2022 (fonte: it.ign.com)

La meravigliosa notte degli Oscar ha avuto luogo a Los Angeles, al Dolby Theatre, a partire dalle 15.30, ora locale (le 00.30 in Italia) la scorsa domenica, 27 marzo 2022. Finalmente la cerimonia annuale più attesa dai cinefili ha avuto luogo senza restrizioni (se non per il tampone) e ha portato con sé un tripudio di sensazioni: dall’esultanza al divertimento, dalla rabbia alla commozione.

Andando con ordine, i vincitori della serata tra gioia e risentimento

Piccola premessa da fare: tutti i film candidati agli Oscar, anche quelli che non hanno vinto, meritano di essere visti, rivisti e studiati, dal momento che rappresentano storie e racconti che colpiscono l’animo. Spesso e volentieri, le narrazioni più ricche si nascondono anche dietro a film che non ottengono il giusto riconoscimento, ossia la statuetta d’oro.

I segni del cuore – CODA, Sian Heder (fonte: mymovies.it)

In ogni caso, partiamo con ordine e osserviamo insieme i vincitori e gli snobbati alla premiazione degli Oscar di quest’anno: tra i film che hanno avuto più successo e che hanno ottenuto più di una nomination, solo I segni del cuore – CODA (di Sian Heder) è riuscito a ottenere le tre statuette per le quali era candidatoMiglior attore protagonista all’attore sordo-muto Troy Kotsur, Miglior film e Miglior sceneggiatura non originale.

Al secondo posto per numero di statuette portate a casa c’è Dune (di Denis Villeneuve), che conquista 6 oscar su 10 nomination. Al gradino più basso, che più basso non si può, si trova Il potere del cane (regia di Jane Campion) che vince una sola e misera statuetta (per la regia) su ben 12 candidature.

Il potere del cane (fonte: mymovies.it)
Dune (fonte: cinematografie.it)

I premi per Miglior attore e attrice protagonista sono stati conquistati da Will Smith (per Una famiglia vincente – King Richard, di Reinaldo Marcus Green) e da Jessica Chastain (per Gli occhi di Tammy Faye, di Michael Showalter). Infine, il premio come Miglior attrice non protagonista è stato vinto da Ariana Debose (per West Side Story, di Steven Spielberg).

West Side Story (fonte: vanityfair.com)
Gli occhi di Tammy Faye (fonte: wired.it)
Una famiglia vincente – King Richard (fonte: YouTube.com)

All’appello non mancano anche le premiazioni per Miglior film straniero che, purtroppo per Sorrentino, ha visto vincere l’opera magna di Drive my car (di Ryūsuke Hamaguchi); come Miglior film d’animazione ha vinto Encanto (di Lin Manuel Miranda) e per finire, Belfast (di Kenneth Branagh) che vince per Miglior sceneggiatura originale. Infine, non meno importante, il premio alla Miglior canzone originale, vinto dalla giovanissima Billie Eilish (con il brano No Time to Die dell’omonima pellicola), che è salita sul palcoscenico commossa ed emozionatissima, accompagnata dal fratello Finneas O’Connell.

 Billie Eilish e Finneas O’Connell (fonte: mymovies.it)

Una celebrazione all’insegna delle emozioni più disparate

La notte degli Oscar, si sa, regala emozioni che lasciano il segno, ma questa particolare edizione è stata forse la più movimentata da ogni punto di vista: a momenti di simpatia (in alcuni casi oltre l’eccesso) si sono alternati altri di tensione (e di shock per la maggior parte dei presenti e dei telespettatori), ma non sono mancati all’appello anche momenti di riflessione e di commozione.

In primis, a scombussolare l’armonia della serata (e in poco tempo a fare il giro del globo, divenendo anche un meme), è stato il pugno che il (da lì a breve) neo premio Oscar Will Smith ha sferrato ai danni del presentatore Chris Rock, il quale poco prima aveva fatto una battuta sul taglio di capelli della moglie dell’attore (Jada Pinkett Smith), affetta da alopecia. Un’azione estrema che ha lasciato tutti a bocca aperta, nonostante egli avesse tutte le ragioni di questo mondo di intervenire a sostegno della moglie: magari se Smith avesse reagito in modo diverso, non avrebbe incrinato l’equilibrio della serata più importante della sua vita. Al ritiro del premio, dopo il breve momento di rabbia, si è commosso fino alle lacrime in un discorso in cui ha sottolineato l’importanza e l’affetto che ha provato per il personaggio di Richard Williams, padre e custode della famiglia delle due famose tenniste Venus e Serena. Insomma, è stata una mezz’ora ricca di emozioni che si sono succedute senza freni e in successione tale da scombussolare veramente le fondamenta degli Oscar stessi.

L’attore neo premio Oscar Will Smith e lo schiaffo a Chris Rock (fonte: comingsoon.it)

Le emozioni non sono finite qui e un altro momento di particolare commozione si è verificato durante la premiazione per il miglior attore non protagonista, Troy Kotsur. Il pubblico, infatti, ha omaggiato l’attore non udente con un applauso sfarfallante, richiamando alla mente proprio una sequenza del film I segni del cuore – CODA. Al ritiro del premio, Kotsur ha espresso la sua gioia e la sua emozione nel ricevere questo prestigioso riconoscimento e la sua voce silenziosa e gestuale ha scaldato i cuori di tutti i presenti.

Troy Kutsor, premio oscar 2022 (fonte: nypost.com)

A conclusione della serata, invece, c’è stato il momento più toccante di tutti, che ha visto come protagoniste Liza Minelli, accompagnata da una dolcissima Lady Gaga. Le due artiste hanno concluso in bellezza la serata, svelando il vincitore della categoria più prestigiosa: come già anticipato, è stato I segni del cuore – CODA ad aggiudicarsi l’Oscar al Miglior film.

Lady Gaga e Liza Minelli agli Oscar 2022 (fonte: fanpage.it)

Insomma, è stata veramente una nottata indimenticabile, ricca di eventi ed emozioni. Altri avvenimenti sono accaduti, tra cui le bellissime performance delle canzoni We don’t talk about Bruno di Encanto e di No Time To Die, con la meravigliosa voce di Billie Eilish. Oltre a questo, bisogna anche ricordare tre momenti di particolare interesse, dedicati all’anniversario di altrettante pellicole che hanno fatto la storia di Hollywood. Con un corto in cui si ripercorrevano i diversi film e attori che hanno interpretato il personaggio di 007 (da Sean Connery a Roger Moore, da Pierce Brosnan a Daniel Craig) sono stati commemorati i 60 anni della saga di James Bond. A seguire sono stati festeggiati i 50 anni de Il padrino, per il cui anniversario sono saliti sul palco Al Pacino, Francis Ford Coppola e Robert De Niro. Per finire, i 28 anni dalla proiezione di Pulp Fiction (di Quentin Tarantino) per il quale erano presenti Samuel L. Jackson, Uma Turman e John Travolta, che si sono scatenati nella famosissima e iconica danza che ha reso celebre la pellicola.

Tantissimi i momenti e i protagonisti di questa serata che raccoglie in sé tutto l’amore del pubblico cinefilo e non. Una cerimonia indimenticabile in cui sono brillate le stelle, ma non sono mancati anche dei piccoli meteoriti.

di Erika V. Lanthaler 

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