La “lumaca” magnetica che non ci aspettavamo

Una sostanza particolare, manipolabile a distanza con normali campi magnetici, potrebbe evere numerose applicazioni anche in campo sanitario

In questo esperimento lo slime ha radunato alcune sferette metalliche portandole con sé. In alto a sinistra sono indicate forma, polarità e movimento della calamita usata per dare forma e movimento allo slime.

Per pulire i vetri degli acquari si usano delle apposite doppie spugne calamitate: muovendo la calamita sulla faccia esterna, quella sulla faccia interna ne segue il movimento, pulendo così entrambi i lati del vetro. Un gruppo di ricercatori della Chinese University di Hong Kong ha aggiunto una nuova interessante possibilità: cambiare anche la forma della “spugna” interna, che non è più una spugna ma una sostanza particolare che può essere plasmata a proprio piacimento o quasi.

Fluido sì, ma non newtoniano

La particolarità di questa sostanza da loro inventata è di essere sensibile ai campi magnetici come un metallo e contemporaneamente plasmabile come una pasta. Per essere più precisi, il comportamento di questo particolare materiale è quello di alcune bizzarre sostanze che i fisici chiamano fluidi non newtoniani. Si può creare un fluido di questo tipo mescolando amido di mais e acqua nelle giuste proporzioni. La sua particolarità è che questo fluido cambia viscosità in funzione della velocità con cui si cerca di deformarlo. Se lo si maneggia lentamente fluisce come miele, ma se, per esempio, se ne colpisce la superficie con un martello, invece di schizzare in giro come qualunque altro liquido che si rispetti, un fluido non newtoniano aumenterà la sua viscosità, opponendosi alla martellata con sorprendente efficacia (altri fluidi non newtoniani si comportano in modo opposto). Se cercate “fluido non newtoniano” su Youtube troverete moltissimi video che ne mostrano l’insolito comportamento, come questo del fisico e divulgatore Ruggero Rollini.

Il gioco della calamita, ma a un livello superiore

I video pubblicati dai ricercatori di Hong Kong sono un po’ inquietanti, soprattutto perché in alcuni di essi potrebbe non essere immediatamente evidente come questo slime sia in realtà direttamente controllato da un operatore con banali calamite. A volte sembra dotato di volontà propria, e il colore decisamente poco invitante gli conferisce l’ancor meno accattivante aspetto di una lumaca deforme. Un semplice colorante già migliorerebbe le cose, ma non dobbiamo dimenticare che ciò che è stato pubblicato è poco più di una dimostrazione concettuale di fattibilità, ancora molto lontana da ogni applicazione pratica.

Promettente ma ancora troppo tossico

La sostanza creata dal gruppo di Hong Kong, che unisce le proprietà dei fluidi non newtoniani alla sensibilità ai campi magnetici necessaria per controllarla, non è però priva di problemi. È infatti molto tossico, e il sottile rivestimento di silicone con cui può essere rivestito – come spiegano gli stessi ricercatori – non è sufficiente a garantire la sicurezza della loro invenzione. Soprattutto perché alcune delle applicazioni più interessanti si avrebbero in campo sanitario, ad esempio per trasportare farmaci o piccoli dispositivi medici lungo il tratto digerente, o per rimuovere corpi estranei, sfruttando proprio la grande malleabilità della sostanza.

Non sembrano esserci ragioni particolari per cui non si debbano poter ottenere risultati simili con materiali non tossici, per cui la ricerca continua e forse molto presto potremo fare una gastroscopia con strumenti molto meno fastidiosi degli attuali, anche se forse non troppo belli da vedere.

di Giovanni Perini

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