Sebastian Vettel ha ufficialmente lasciato la Formula 1

Il grande campione saluta le monoposto e si ritira, ma la sua fama e l'amore dei suoi fan restano indelebili

In questi giorni più che mai abbiamo sentito parlare del celebre campione di Formula 1 Sebastian Vettel, il quale aveva annunciato a luglio il suo ritiro a fine stagione lasciando migliaia di fan con il cuore spezzato.

A pochi giorni di distanza dal suo effettivo ritiro proviamo a ripercorrere i momenti più importanti della sua brillante carriera.

I primi giri di pista del campione: dai Kart alla Formula 1

Sebastian Vettel nasce a Heppenheim il 3 luglio del 1987 all’interno di una famiglia piuttosto numerosa, composta dai genitori, un fratello minore (anche lui pilota) e due sorelle maggiori. Già nel 1995 Vettel si avvicina al mondo delle competizioni automobilistiche vincendo numerosi titoli con i kart, dimostrando fin da subito le sue doti di pilota.

Sebastian Vettel bambino che gareggia sui kart
Fonte: profilo Instagram Sebastian Vettel

Nel 2003 entra ufficialmente nel circuito delle monoposto, gareggiando nel campionato tedesco di Formula BMW e arrivando ad avere un totale di 18 vincite su 20 nel 2004. Dopo questa serie di vittorie, nel 2005 gareggia nella Formula 3 Euro Series per ASL Mücke Motorsport classificandosi quinto e vincendo il premio come miglior debuttante di quella categoria.

Grazie a questo premio, sempre nel 2005, ha la possibilità di gareggiare in una Formula 1. Per merito di questa possibilità riesce a dimostrare le sue capacità, posizionandosi secondo. Incomincia a fare presenze anche in altri tornei, come in Formula Renault 3.5 dove, nel 2007, otterrà la sua prima vittoria che segna la sua ascesa nel mondo della Formula 1.

Il 2007 è l’anno che segna l’effettivo arrivo di Vettel in Formula 1. Infatti, dopo l’incidente di Robert Kubica durante il Gran Premio del Canada, Vettel gareggia al GP degli Stati Uniti aggiudicandosi il suo primo punto in Formula 1.

Sebastian Vettel al suo esordio in Formula 1 – Fonte: Biografieonline.it

La Toro Rosso, scuderia italiana con sede a Faenza, si dimostra interessata da subito nei confronti del pilota dandogli la possibilità di gareggiare al Gran Premio d’Ungheria e a quello del Giappone.

Sfortunatamente in Giappone, nonostante fosse favorito per il podio, si ritrova coinvolto in un tamponamento che gli impedisce di raggiungere la vittoria. L’accaduto, però, non frena la sua carriera all’interno della scuderia della Toro Rosso che lo conferma come pilota dopo il quarto posto ottenuto al Gran Premio della Cina nel 2008.

Le prime gare del 2008 non portano grandi successi a Vettel, che si ritrova a doversi ritirare più volte o a conquistare posizioni piuttosto basse della classifica.

La rivincita del pilota, però, comincia al Gran Premio di Monaco dove – nonostante fosse partito in penultima fila – riesce ad ottenere il quinto posto grazie ad una strategia intelligente e ben piazzata. La gara successiva, in Canada, è contraddistinta da un elevato numero di incidenti e ritiri, ma nonostante questo Vettel riesce a conquistare un ottavo posto e altri punti in classifica.

Red Bull e Ferrari: grandi rivali, ma con un Vettel in comune

Dopo il ritiro di  David Coulthard, a fine 2008, Vettel viene ingaggiato dalla Red Bull per il mondiale del 2009, restando a far parte del team fino al 2014 (al quale conquista ben otto titoli mondiali, 38 vittorie e 44 pole position) , per poi passare alla scuderia Ferrari.

Dopo un’ottima partenza nel 2015 con il Cavallino, Vettel si ritrova per tutto il 2016 senza una vittoria destando preoccupazioni non solo da parte del team, ma anche di tutti i supporter della Rossa.

Questo momento di difficoltà resta, per l’appunto, solo un momento: nel 2017, infatti, Sebastian ottiene il suo riscatto, chiudendo la stagione al secondo posto.

Sebastian Vettel – Fonte: MWLSport

Da questo momento in poi la storia di Vettel si fonde con quella della Ferrari con cui stabilisce record e ottiene importanti obbiettivi: raggiunge la sua 50esima vittoria in Formula 1 con la Ferrari e vince in Canada nel 2018, riportando la Rossa sul podio del circuito nordamericano per la prima volta dopo 14 anni.

Il 2019 si dimostra un anno difficile per la carriera dell’ormai celebre pilota, ma nonostante questo riesce a dimostrare in svariate occasioni le sue spettacolari doti facendo parlare di sé comunque.

L’addio alla Ferrari: la fine di un’era

Nel 2020 arriva una notizia del tutto inaspettata: Vettel e la Ferrari prenderanno direzioni diverse a fine campionato. Questa dichiarazione lascia tutti senza parole e inizia a crearsi il dubbio che la decisione non sia stata presa di comune accordo.

Forse a causa del futuro abbandono della scuderia, forse perché emotivamente toccato dal clima che la pandemia da Coronavirus ha creato, la stagione non inizia al meglio per il pilota, che risulta immediatamente sottotono.

Questo porta a una decisione drastica, ma non insolita nel mondo della Formula 1: Vettel e Ferrari si separeranno prima della scadenza del contratto. Nella sua ultima stagione con la Rossa ottiene solo un terzo posto al Gran Premio di Turchia, lasciandogli solo questo piccolo traguardo in una stagione altrimenti da dimenticare.

Sebastian Vettel festeggia la vittoria in Ferrari
Fonte: Rosso Motori

Nonostante l’amaro in bocca, Sebastian Vettel il 10 settembre 2020 comunica il suo passaggio all’Aston Martin per il 2021.

Vettel saluta quindi i tifosi della Ferrari chiudendo la sua carriera a Maranello con 14 successi e diventando il terzo pilota più vincente della storia del team dopo Michael Schumacher (con 72 trionfi) e Niki Lauda (con 15). Il campione ha gareggiato in ben 118 GP con la Ferrari, con la quale ha anche ottenuto 12 pole position e 55 podi.

Non solo primo sul podio: tutti i record infranti da Vettel

Vettel non si ritrova solo a sbaragliare gli avversari in pista, anzi, si dimostra un osso duro da battere anche nell’ambito dei record. Vediamo alcuni dei più importanti:

Campione del mondo più giovane23 anni, 4 mesi e 11 giorni (2010)
Maggior vantaggio sul secondo classificato nel mondiale155 punti (2013)
Maggior numero di vittorie consecutive9 (Belgio 2013–Brasile 2013)
Maggior numero di pole position in una stagione15 (2011)
Maggior numero di giri in testa in una stagione739 (2011)
Pilota più giovane a realizzare una pole position21 anni, 2 mesi e 11 giorni (Gran Premio d’Italia 2008)
Pilota più giovane a conquistare una vittoria partendo dalla pole position21 anni, 2 mesi e 12 giorni (Gran Premio d’Italia 2008)
Pilota più giovane a conquistare un Hat Trick21 anni, 353 giorni (Gran Premio di Gran Bretagna 2009)
Minor tempo trascorso prima di ottenere una penalità6 secondi (Gran Premio di Turchia 2006)

Un ritiro che spezza il cuore, ma meritato

Dopo una stagione piuttosto disastrosa in Aston Martin, Vettel annuncia il suo ritiro il 28 luglio 2022.

Questa decisione lascia perplessi moltissimi fan, in quanto il pilota aveva ancora la possibilità di restare in Formula 1 proprio con la casa automobilistica britannica che aveva chiare intenzioni di rinnovare il contratto.

Gli ultimi campionati erano, però, stati duri per Seb, che – nonostante questo – aveva continuato a dimostrarsi uno dei migliori nel suo campo seguito da una schiera di fan speranzosi di vederlo risalire le classifiche.

Il ritiro, che è sembrato prematuro a molti dell’ambiente, nasce da motivazioni specifiche. Il pilota ha dichiarato:

“Ciò che serve per risalire non va più di pari passo con il mio desiderio di essere un buon padre e un buon marito, l’energia necessaria per diventare un tutt’uno con la macchina e il team, richiede concentrazione e impegno. I miei obiettivi sono passati dal vincere gare e lottare per i campionati a vedere crescere i miei figli, trasmettere i miei valori, aiutarli a rialzarsi quando cadono, ascoltarli quando hanno bisogno di me”.

Dopo aver scoperto uno dei motivi per il ritiro di Vettel, non si può che essere felici per il campione che sembra avere le idee molto chiare su come sarà il resto della sua vita.

Ringraziamenti a Sebastian Vettel da parte della scuderia Ferrari, Red Bull, Aston Martin e il rivale Lewis Hamilton
Fonte: profili Twitter

Questo addio lascia una grande tristezza alle sue spalle, ma trova anche molta gratitudine e ammirazione da parte di chi lo ha conosciuto e ha potuto vederlo diventare uno dei grandi della Formula 1.

Lo salutano avversari di una vita e le due scuderie che lo hanno affiancato nelle sue imprese automobilistiche, oltre ai milioni di fan che lo hanno sempre supportato.

di Annachiara Barotti

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*