Sanpietrini come arte: Giuseppe Fornasari decora le vie della città
Il centro di Parma si riempie di piccole opere d'arte: abbiamo intervistato (e fotografato) il mosaicista nostrano per farci raccontare la sua storia.
Camminando per le vie del centro di Parma, oltre a monumenti, statue e vetrine, a catturare l’attenzione sono dei piccoli sanpietrini tutti colorati che si trovano sempre più spesso difronte a diverse attività commerciali. A realizzarli è Giuseppe Fornasari, mosaicista parmigiano con grande esperienza in tutta Europa, e non solo.
Dopo il ritorno nella sua città natale, Giuseppe ha riesumato una sua “vecchia” idea per farsi conoscere: personalizzare un sanpietrino davanti alla sua bottega. L’idea ha avuto subito successo e, quasi per gioco, si è sviluppata fino a diventare un segno distintivo per tante attività del centro: ora sono ben 116 i sanpietrini sparsi in tante vie della zona, e altri arriveranno presto. Così ci racconta Giuseppe Fornasari quando gli chiediamo come abbia iniziato: “l’idea nasce a Berlino, dove per 26 anni io e la mia ex moglie, anche lei mosaicista, abbiamo avuto una bottega. Lì ho realizzato il primo sanpietrino per il nostro laboratorio e ho subito visto che piaceva a molti, tutti lo notavano. Quando nel 2021 sono tornato a Parma ho pensato di fare il logo della mia bottega per farmi conoscere“. Così è stato: i primi a notare questo sanpietrino colorato sono stati i suoi vicini che hanno subito chiesto una decorazione per la loro attività, poi in breve tempo le opere di Giuseppe hanno conquistato tutti, dai bambini che li osservano stupefatti, ai turisti che si fermano per fotografarli.
I soggetti scelti da Giuseppe per realizzare i sanpietrini sono spesso i loghi delle attività che li commissionano o, altre volte, opta per simboli le rappresentano. I generi sono i più disparati e cambiano a seconda delle esigenze: l’esperienza di Giuseppe, infatti, gli consente di spaziare tra i vari generi, con opere di ispirazione classica e altre molto moderne: “per resistere economicamente nel corso degli anni ho fatto un percorso molto tradizionale ma mi è sempre piaciuta l’idea di sperimentare cose nuove e moderne”.
I materiali, invece, sono sempre gli stessi: “non uso materiali industriali, solo pietre naturali e smalti e ori veneziani, i materiali del mosaico tradizionale” sottolinea Giuseppe, e sulla tecnica usata ci dice “continuo a usare la tecnica che ho imparato alla Scuola di Mosaici del Friuli, la tecnica del rovescio su carta, la trovo più precisa”.
Ma i sanpietrini rappresentano solo una piccolissima parte del lavoro di Giuseppe, che nel corso della sua lunga carriera ha realizzato opere di ogni genere: dai pavimenti di oltre duecento metri quadrati al Neues Museum di Berlino durante la restaurazione guidata dall’architetto David Chipperfield, alla collaborazione con una ditta di cucine, o ancora insegne per negozi, intere pareti decorative per bagni, o abbellimenti di vario genere in giro per tutta Europa ma anche piccoli oggetti personalizzati come fermacarte.
Inoltre, parte importante del lavoro di Giuseppe Fornasari sono i corsi per dilettanti di ogni età, partendo dai bambini di 8 anni con progetti nelle scuole, fino ad adulti che cercano un nuovi hobby e vogliono creare un ricordo unico. “Dal 1996 al 2020, a Berlino, dedicavo un fine settimana al mese ai corsi, appena tornato a Parma sono stato contattato dalla scuola edile e da qualche anno è un appuntamento fisso, poi si sono aggiunte anche altre scuole, anche fuori regione, e i corsi privati che tengo nelle mia bottega sono stati frequentati da più di cinquecento persone” ci dice Giuseppe.
Tra sanpietrini, opere immense e corsi una cosa è certa, Parma ha ritrovato un’artista e a giovarne è tutta la città.
Foto di Mattia D’Annucci e articolo di Matteo Obinu
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