Parma punta alle zero emissioni: in cosa e come si sta impegnando

Parma è stata scelta per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. L'assesore Borghi ci racconta come procede la transizione ecologia promossa dal Contratto Climatico di Città

La necessità di diminuire o addirittura azzerare le emissioni nette di gas ad effetto serra rappresenta un tema di estrema attualità, dove per attualità si intende, in una visione non troppo eccessivamente apocalittica, l’ora o mai più. La lotta contro il cambiamento climatico coinvolge tutti gli attori della società, dai cittadini, alle istituzioni, dalle aziende private alle Università.

Già nel 2015 con l’accordo di Parigi, il più grande accordo internazionale dopo il Protocollo di Kyoto, siglato in occasione della ventunesima riunione della Conferenza delle parti (COP21) della Convenzione sui cambiamenti climatici, i paesi partecipanti si impegnarono a limitare l’aumento del riscaldamento della temperatura entro gli 1,5° rispetto all’epoca pre-industriale. Ancora, nel 2022 la Commissione Europea ha individuato 100 città sparse per il vecchio continente che devono raggiungere la neutralità climatica entro il 2030: tra le nove città italiane vi è anche Parma che ha accolto questa ambiziosa sfida con fiducia e determinazione.

L’impegno di Parma

Ogni città scelta dalla UE ha presentato un Contratto Climatico di Città (CCC) con le azioni pianificate. Quello presentato dal Comune di Parma nel novembre del 2023 e che è stato sottoscritto da 46 le aziende ed enti attivi sul territorio e consta in un piano d’azione che comprende 130 azioni suddivise in 5 settori chiave, insieme a 10 azioni legate alla governance e alla sensibilizzazione dei cittadini.

Abbiamo chiesto all’assessore alla Sostenibilità Ambientale, Energetica ed alla Mobilità del Comune di Parma, Gianluca Borghi, come procedono i lavori e cosa ognuno di noi può fare per contribuire ad una causa che ci coinvolge tutti.

L’Assessore Gianluca Borghi

Quanti degli obiettivi che vi siete posti siete già riuscire a realizzare?

Il Contratto Climatico di Città è stato presentato il 10 novembre 2023 ed è stato formalmente approvato dalla Commissione Europea lo scorso marzo. Il processo è in corso, ma nel frattempo alcuni obiettivi strategici hanno già dato buoni risultati.

Ad esempio, attraverso il piano di “Ottimizzazione dei consumi” guidato dal Settore della Transizione Ecologica in sinergia con i principali Settori comunali e le Società partecipate, il Comune è stato in grado di ridurre del 25% i consumi di energia elettrica e termica nei primi mesi 8 mesi del 2023, rispetto all’anno precedente. Questo ha permesso un risparmio in termini di emissione di CO2 di 750 tonnellate e una riduzione dei costi della bolletta elettrica/termica di 1.290.000€.

Cosa pensate di raggiungere entro la fine di quest’anno?

L’obiettivo per quest’anno è innanzitutto coinvolgere ulteriori stakeholder che possano partecipare al progetto Parma 2030.

A livello di Amministrazione stiamo lavorando su alcuni progetti importanti legati all’efficientamento degli edifici e alla diffusione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili che vorremmo far partire entro la fine dell’anno.

L’obiettivo è davvero raggiungibile? Alcuni sono scettici o per lo più sono fiduciosi?

L’obiettivo della Commissione Europea è quello di fare delle 100 città selezionate nell’ambito della Mission dei poli di sperimentazione per accelerare poi in tutta Europa il raggiungimento della neutralità climatica, obiettivo fissato per il 2050. Per cui la stessa Commissione è cosciente che raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 sia estremamente ambizioso e complesso e che richieda uno sforzo concertato da parte di tutti gli attori coinvolti, nonché una forte volontà politica.

Nel progetto di Parma 2030, questi elementi sono senz’altro presenti ed è stato inoltre impostato un lavoro di pianificazione accurata, di implementazione di misure efficaci, oltre a un costante monitoraggio e adattamento delle strategie adottate.

La città ha aderito molto positivamente a questa iniziativa, per cui siamo fiduciosi.

L’aspetto comunicativo è fondamentale per promuovere questo tipo di politiche. Che strategia avete usato e state usando? Avete ottenuto feedback positivi da parte dei cittadini?

L’impianto comunicativo della campagna “Parma Climate Neutral 2030” è concepito in modo completo e integrato per massimizzare l’impatto e la diffusione dei messaggi sulla sostenibilità, transizione ecologica, neutralità̀ climatica, anche attraverso una società esterna che supporterà l’Amministrazione.

Considerando la dimensione e la complessità della città, il tema trattato, i target da coinvolgere, ognuno con differenti ed appropriati linguaggi e la durata del progetto, la scelta comunicativa prevede eventi ed incontri, social, comunicazione digitale tramite il sito di progetto e coinvolgimento diretto attraverso un’app dedicata.

Inoltre, a breve partirà una nuova attività di coinvolgimento e partecipazione dedicato alla cittadinanza.

Vuole rivolgere un appello anche agli studenti fuori sede affinché anche loro si impegnino per il raggiungimento di questo obiettivo?

La nostra città ha intrapreso un viaggio ambizioso e cruciale verso la neutralità climatica entro il 2030, che è essenziale per garantire a tutti noi un futuro sostenibile.

Gli studenti fuori sede hanno l’opportunità di fare la differenza e di diventare protagonisti di questo cambiamento positivo, attraverso semplici azioni quotidiane, che passano dal ridurre l’impatto energetico, dalla mobilità sostenibile, dalla educazione alla sensibilizzazione.

Siamo tutti parte di questa comunità e solo insieme possiamo fare la differenza.

Come si immagina Parma nel 2030?

Nel 2030, Parma potrebbe essere una città modello per la sostenibilità e la qualità della vita, caratterizzata da innovazioni ecologiche, sociali ed economiche.

Al di là dell’evoluzione già in atto, su energia, mobilità e digital, l’obiettivo è quello di creare una comunità consapevole, in cui i cittadini siano realmente coinvolti nella pianificazione urbana e nelle iniziative ambientali, promuovendo un senso di appartenenza e responsabilità condivisa.

Con la giusta combinazione di politiche, innovazioni tecnologiche e partecipazione attiva, Parma può diventare un esempio di sostenibilità urbana e di qualità della vita.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato di transizione ecologica durante il Festival delle Regioni e delle Provincie autonome tenutosi a Bari tra il 19 e il 22 ottobre e ha dichiarato che “Tutti dovremo affrontare il tema della transizione ecologica con la determinazione che caratterizza l’approccio dei più giovani, a loro è chiaro come le risorse del pianeta non siano illimitate e non possono riprodursi all’infinito. Di qui l’urgenza di intervenire attraverso politiche lungimiranti e responsabili, che stabiliscono obiettivi e riescono mobilitare risorse economiche, a suscitare investimenti, politiche coerenti e stabili nel tempo”, ha inoltre aggiunto il Presidente che “Contrastare il cambiamento climatico e proseguire sulla via della decarbonizzazione sono obiettivi non rinunciabili”.

Di Matteo Obinu

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