Da Dj Fabo a Mario, la storia non cambia. Legge fine vita: la battaglia è ancora da vincere

Lunedì 6 dicembre era iniziata la discussione generale alla Camera dei deputati sul disegno di legge sul suicidio assistito. Il testo, chiamato “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”, regolamenterebbe quanto previsto dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 242 del 2019, intervenuta sulla morte di Fabiano Antoniani conosciuto anche come Dj Fabo. Dj Fabo era rimasto tetraplegico e affetto da cecità bilaterale corticale a seguito di un grave incidente stradale avvenuto il 13 giugno 2014. Dopo lunghi e ripetuti ricoveri ospedalieri e vari tentativi di cura e riabilitazione, la sua condizione era risultata irreversibile. Aveva perciò maturato, a poco meno di due anni di distanza dall’incidente, la volontà di porre fine alla sua esistenza. Nel 2016 Dj Fabo aveva preso contatto con organizzazioni svizzere che si occupano dell’assistenza al suicidio e nello stesso periodo aveva conosciuto Marco Cappato, esponente dell’Associazione Luca Coscioni che si batte dal 2002 per ottenere una legge sulla legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio medicalmente assistito in Italia. Cappato gli aveva prospettato la possibilità di sottoporsi in Italia a sedazione profonda, interrompendo i trattamenti di ventilazione e alimentazione artificiale. Di fronte al suo fermo proposito di recarsi in Svizzera per il suicidio assistito, Cappato aveva accettato … Leggi tutto Da Dj Fabo a Mario, la storia non cambia. Legge fine vita: la battaglia è ancora da vincere