Dal primo aereo ultraleggero al mondo ai droni: l’Aeroclub si racconta

IL PRESIDENTE DELL'AEROCLUB: "MI PIACEREBBE FAR FARE UN VOLO A TUTTI I PARMIGIANI"

Pitts, Skyhawk, Tampico e Piper. Non si tratta di nuove applicazioni per il cellulare dal nome impossibile oppure acquisti stranieri di una squadra di calcio, ma sono alcuni dei modelli di aerei nel hangar dell’Aeroclub ‘Gaspare Bolla’ di Parma a disposizione per chi vuole affacciarsi nel mondo del volo o per chi ne ha già esperienza. Oggi l’Aeroclub è affermato in tutta Italia ed è un punto di riferimento per le provincie vicine grazie alla professionalità delle strutture e del livello d’addestramento.

1908146_650361808397494_6467993975640857494_nUNA STORIA CHE PARTE NEL DOPOGUERRA – L’Aeroclub nasce nel 1944, quando alcuni appassionati di volo decidono di riunirsi attorno ad Adriano Mantelli, parmigiano e reduce di guerra, per dare vita al Gruppo Sportivo Volovelistico Parmense. La pista e gli hangar dell’aeroporto di Parma – costruito nel 1923 – erano stati rasi al suolo dal secondo conflitto mondiale e l’allora Ministro della Difesa aveva disposto la soppressione dello scalo parmigiano. “I primi voli – spiega Mario Cotti, presidente dell’Aeroclub – furono fatti su un libratore fatto in casa, sollevato tramite un’auto-traino nella strada del Cornocchio. In seguito sono stati fatti i primi lanci di aliante dal Monte Prinzera”. In quegli anni l’Aeroclub, sotto la sapiente guida del comandante Mantelli, realizza il primo aereo ultraleggero al mondo. I grandi progressi che si stavano facendo a Parma hanno portato alla revoca della soppressione dell’Aeroporto e al conseguente inizio, da parte dei soci e senza l’uso di denaro pubblico, della costruzione di una piccola aviorimessa e della sistemazione della pista di atterraggio. E’ solo nel 1961 che si inizia a pensare di asfaltare la pista, che ormai stava diventando impraticabile: il progetto verrà realizzato una ventina di anni dopo grazie alle sovvenzioni dei soci.

UN CORSO PER IMPARARE A VOLARE – Da una decina d’anni tra le attività dell’Aeroclub c’è anche la scuola di volo. “L’addestramento – continua Cotti – è strutturato in una parte teorica, con 110 ore di lezione che si tengono alla sera nei giorni infrasettimanali, e un10497974_545262322240777_7660671495828025460_oa parte pratica, comprendente 45 ore di istruzione in volo, prima con doppi comandi e poi in solista”. Possono partecipare al corso tutti coloro che presentano un certificato medico di buona salute e che abbiano raggiunto i sedici anni d’eta: “La licenza ottenuta permette di volare come pilota privato utilizzando aeroplani monomotori su tutto il territorio nazionale, anche con passeggeri a bordo”, specifica il presidente. Alla fine del corso e dopo aver sostenuto un pre-esame, si è ammessi a sostenere sia l’esame teorico, sia la prova in volo con ispettore dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac). “Per la scuola – riprende Cotti- abbiamo a disposizione tre velivoli efficienti ma che ci permettono di mantenere i costi contenuti: il Tecnam P92-JS, con bassi costi di gestione, facilità di pilotaggio e manutenzione; il Socata TB-9 Tampico, un quadriposto utilizzato anche a scopo turistico, e il Cessna C150, annoverato tra i più famosi nella sua categoria e utilizzato anche per il volo strumentale e acrobatico”.  Attualmente la scuola registra una dozzina di iscritti e i corsi partiranno a breve. “La grande novità – conclude Cotti – è la scuola per utilizzare i droni, che abbiamo introdotto un anno e mezzo fa con l’aiuto di Aerodron, una società parmigiana che si occupa della costruzioni di droni”. L’obiettivo è quello di insegnare la regolamentazione prevista dall’Enac per il volo dei droni, affinchè possano essere utilizzati al meglio per i rilievi e
le fotografie.

10247227_562118980555111_6944102757519419614_nIL CLUB – L’Aeroclub conta circa un centinaio di soci di cui buona parte è costituita da piloti, allievi ed ex piloti. Nell’arco dell’anno vengono presentati diversi eventi per invitare i cittadini a visitare e conoscere l’Aeroclub ma anche per dare la possibilità di provare l’ebbrezza del volo: “Facciamo questo tipo di attività in particolare nei week-end. Mi piacerebbe far fare un volo a tutti i parmigiani; a fine settembre si svolge sempre un open day che ben si muove in quest’ottica”. Altre attività affermate sono la benedizioni degli aerei, che viene fatta solitamente a maggio, e gli incontri organizzati insieme ai militari della base di Piacenza per spiegare la gestione del traffico militare. “Quest’anno abbiamo anche avuto l’onore di ospitare l’ultima tappa della gara di regolarità nazionale – continua il presidente -, si tratta di sei gare che vengono disputate sul territorio nazionale e che a Parma ha preso il nome di Rally delle Terre Verdiane”.

 

di Chiara Corradi

 

1 Commento su Dal primo aereo ultraleggero al mondo ai droni: l’Aeroclub si racconta

  1. Per maggiori info su voli e/o scuola di volo http://www.aeroclubparma.it 0521980204 info@aeroclubparma.it

Rispondi a Mario Cotti Annulla risposta

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*