L’ambo di Renzi

I NUMERI CHE RIMBOMBANO NELLE TESTE DEGLI ITALIANI

Giovanna Triolo “Anche quest’anno è già Natale”, canta Andrea Mingardi, e di certo, come vuole la buona tradizione italiana, anche il premier Renzi si appresta a trascorrere belle serate tra luci colorate, panettoni e tombola; ma quest’anno il gioco cambia! Al premier, per vincere, basta solo fare ambo: 80 e 18! Ma cosa sono questi numeri? 80 come bonus bebè e 18 come articolo 18.

Cos’è il bonus bebè? Si tratta di una novità prevista dalla Legge di Stabilità in applicazione. Renzi promette l’erogazione mensile di 80 euro per i bambini nati tra il 1°gennaio 2014 e il 31 dicembre 2017. Una quota che il governo verserebbe alle famiglie fino ai 3 anni di età del bambino. Attenzione però, il bonus non è destinato proprio a tutti, ma solo a quelle famiglie in cui non si supera un reddito complessivo di 90 mila euro lordi l’anno. Per poter ottenere il bonus, le famiglie interessate sono tenute a presentare una richiesta all’ufficio Inps. Ma dal momento che ‘l’eccezione conferma la regola’, possono non rispettare i limiti di reddito le coppie che superano i 90 mila euro lordima hanno almeno cinque figli. C’è chi chiede “Ma chi porta a casa 90 mila euro l’anno ha bisogno del bonus?” e chi ribatte “Quanti di voi arrivano a questa cifra?”

I famosi 80 euro renziani, però, non sono destinati solo alle neo-mamme. Dallo scorso maggio, infatti, è stata riconosciuta tale cifra, in busta paga, anche a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati che guadagnano meno di 1500 euro netti al mese. Niente bonus, invece, per pensionati e detentori di Partita Iva, e in tanti a chiedersi “Ma non si doveva tutelare chi è più esposto alla crisi e alla variabilità del mercato?”

Cos’è l’articolo 18? Ritenuto dai sindacati il principio cardine dello Statuto dei Lavoratori, è noto per aver fatto parlare di sé nel corso delle varie legislature. L’articolo, nella sua forma originaria, prevede che il datore di lavoro non possa licenziare un dipendente senza una giusta causa, senza una motivo giustificato, pena il reintegro, a 360°, del dipendente. Ma anche in questo caso ci sono delle eccezioni!

Eccezione 1: nel caso di licenziamenti da parte di aziende con meno di 15 dipendenti, non è obbligatorio il reintegro ma solo un risarcimento pari a quindici mensilità di retribuzione. Lo stesso vale per le aziende con più di 15 dipendenti che però si presentano distribuiti in varie sedi.

Eccezione 2: Non è previsto l’obbligo di reintegro per “tutti i datori di lavoro che svolgono, senza fini di lucro, attività di natura politica, sindacale, ricreativa, culturale, di istruzione o religiosa e di culto”.

E dopo la riforma Fornero arriva Renzi. La riforma Fornero fissa l’obbligo di reintegro in caso di licenziamento discriminatorio, e la possibilità di rivolgersi ad un giudice in caso di licenziamento disciplinare o economico. Sarà quindi il giudice a decidere se ordinare il reintegro o solo il pagamento di un’indennità corrispondente ad un massimo di 12 mensilità.

Il Jobs Act prevede che l’articolo 18 attualmente in vigore non venga applicato sulle nuove assunzioni. Quindi il giovane lavoratore, inizialmente, sarà meno tutelato dell’anziano e solo attraverso l’esperienza lavorativa otterrà le sue stesse tutele: si parla di contratto a tutele crescenti. Il contratto prevede l’abolizione dell’obbligo di reintegro in caso di licenziamenti economici, reintegro sostituito dal pagamento di un indennizzo che aumenta in relazione all’anzianità del servizio. Verrà invece mantenuto l’obbligo di reintegro per i licenziamenti discriminatori e (su modifica di pochi giorni fa) anche per quelli disciplinari illegittimi, ma “previa qualificazione specifica della fattispecie”.

Cosa si intenda per “fattispecie” non è ancora chiaro…e chissà magari il testo del Jobs Act subirà ancora varie modifiche!

80 e 18 dunque: verranno estratti? Intanto ci apprestiamo a dilettarci in una tradizionale tombola fra amici, che è meglio!

4 Commenti su L’ambo di Renzi

  1. Questo articolo è fantastico. La tombola di renzi…complimenti a chi ha avuto questa splendida idea!

  2. Questo articolo rispecchia la dura realtà che viviamo oggi grazie a queste buffonate. complimenti a chi l ha scritto ironizzando il tutto. Quest’anno mi sa che a tombola non potremo giocare….mancano i soldiiii!

  3. Quest’anno mi sa che a tombola non potremo giocare….mancano i soldiiii! complimenti a chi ha scritto l articolo

  4. wow che bella notizia..bravo l autore che ha scritto l articolo

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