Siria: massacro al femminile. 24.746 donne uccise. 11.402 erano bambine

LA VIOLENZA COME STRUMENTO DI TERRORE DI MASSA

78c4e9c2c6f9c3a2b546345e9f573becDonna ferita dai bombardamenti ad Azaz, Aleppo. [AP Photo/ Khalil Hamra, File, Aug. 15, 2012]

Rapite. Stuprate. Torturate. Uccise.
Che siano morte a causa di un bombardamento o sotto tortura sono 24.746 le donne uccise in Siria da marzo 2011, di cui 13.344 donne e 11.402 bambine. Questi i numeri ufficiali denunciati nel rapporto di SNHR, acronimo per syrian network for human rights. “La donna siriana…una società frantumata a metà” così l’organizzazione ha deciso di nominare il rapporto pubblicato nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Rapporto che denuncia i crimini di guerra che, dal 2011 in Siria, hanno visto vittime migliaia di donne e bambine. Secondo il rapporto inoltre sono ancora almeno 8.289 le donne arrestate arbitrariamente o scomparse. E la domanda delle famiglie è sempre la stessa: saranno ancora vive? Molti famigliari affermano che sia meglio sapere morto un figlio e poterlo seppellire, piuttosto che rimanere tutta la vita a chiedersi se questo stia soffrendo.

Oggi siamo abituati a collegare il concetto di violenza contro le donne soprattutto alle violenze domestiche, le molestie e gli abusi. È questo il tipo di violenza che conosciamo, poiché quello più vicino a noi. Ma quando la violenza si sposta dalle case e dagli uffici a uno scenario di guerra, essa diventa arma di massa. In Siria la violenza contro le donne è usata come strategia per terrorizzare, minacciare e piegare il popolo. “Il regime siriano – si legge nel rapporto – ha deliberatamente preso di mira le donne per indebolire la società e diffondere la paura, inviando un messaggio secondo il quale chiunque si opporrà sarà punito, anche le donne”. Spesso queste donne vengono torturate e stuprate davanti ai mariti o ai figli. Fare male alle donne è stato in Siria, fin dal 2011, un modo per fare indietreggiare oltre che loro, anche tutti quei mariti, padri e figli che si vogliono opporre al regime. Madiha, una ragazza arrestata racconta: “Ho visto una bambina di 7 anni all’interno della prigione che hanno arrestato per fare pressione sul padre perché si arrendesse”.

Quando la violenza è in mano allo Stato diventa strumento di terrore di massa. Il rapporto del SNHR offre una lista dettagliata del numero di donne uccise. Il regime siriano, secondo il rapporto, è stato colpevole dell’84,53% delle morti totali, di cui 11.292 donne e 9.627 bambine. “Molti dei casi di omicidio che abbiamo registrato – dichiara il SNHR – erano madri che sono state uccise insieme alle loro figlie, figli oppure donne incinte”. La tortura, la violenza sessuale e psicologica soprattutto sono le armi maggiormente usate nelle carceri del regime. Come chiarisce il rapporto “il regime siriano ricorre alla tortura sistemica quotidiana, non solo per estorcere confessioni, ma anche per diffondere paura e panico. La tortura non si limita alla tortura fisica, poiché viene utilizzata anche la tortura psicologica, negando alla donna i suoi figli, oltre alle minacce di morte e rapimento e obbligandola ad assistere mentre gli altri detenuti vengono torturati”.

Ibtisam, una ragazza detenuta nelle carceri del regime racconta: “dopo aver aspettato mezz’ora, la pattuglia venne e mi portò al ramo della sicurezza militare della città di Homs, dove fui molestata da un assistente durante l’ispezione. Mi ha costretto a togliermi il velo e ha iniziato a togliermi i vestiti, così l’ho spinto via e ho chiesto di vedere gli investigatori per conoscere il motivo del mio arresto. Lui mi ha picchiata e trascinata in una cella solitaria”. Ibtisam è una delle numerose vittime delle violenze del regime, oltre a lei però ci sono ancora tantissime donne siriane che, pur avendo subito violenze ed essendo state stuprate, non hanno il coraggio di raccontare la loro storia. Questo perché spesso – a causa degli ideali della società araba sulla verginità e sulla violenza sessuale – molte donne si ritrovano ad essere rinnegate dalle famiglie dopo avere raccontato le violenze subite. Molte ragazze si ritrovano così spesso completamente sole e non sapendo cosa fare arrivano in alcuni casi a suicidarsi. Donne che quindi per qualche miracolo sono sopravvissute alle carceri del regime, muoiono dopo essere tornate libere.

Link al rapporto del SNHR: http://sn4hr.org/blog/2017/11/25/48874/

di Yara Al Zaitr

5 Commenti su Siria: massacro al femminile. 24.746 donne uccise. 11.402 erano bambine

  1. Grazie, anche la Focsiv con Amnesty Unimed, Artic21, FNSi e Un ponte per hanno promosso l’esposizione Nome Codice Caesar che ha girato varie città in Italia, sono più di 90.000 i civili scomparsi x mano del potere siriano.trailer//m.youtube.com/results?q=nome%20codice%20caesar%20presentazione%20roma&sm=1

    • Yara Al Zaitr // 15 dicembre 2017 a 12:00 // Rispondi

      Grazie per aver condiviso con noi questo bellissimo trailer. La mostra Caesar è potente, ma indispensabile, è necessario che giri per mostrare al mondo cosa sta accadendo in Siria.

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