L’Agenda 2030 a Parma: la 3° edizione del Festival dello sviluppo sostenibile

SI È CONCLUSA LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE: 35 EVENTI CHE RUOTANO ATTORNO ALL'AGENZA 2030 DELL'ONU

Da sinistra: Salvatore Adduce, Alessio Malcevschi, Federico Pizzarotti, Enrico Giovannini, Fabrizio Storti

Giovedì 23 maggio è iniziata a Parma la IIIa edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. L’evento di apertura si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune alla presenza del sindaco di Parma Pizzarotti, il pro-rettore per la Terza Missione dell’università Fabrizio Storti, il portavoce Asvis Enrico Giovannini, il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 Salvatore Adduce e il coordinatore del Festival, il professore Alessio Malcevschi.

Alla conferenza di apertura si è parlato di futuro e di sostenibilità. Ma futuro di chi? Secondo Adduce, oggi le generazioni più anziane stanno commettendo un duplice errore: non solo appropriarsi del presente, ma anche del futuro dei giovani. Voi siete il nostro futuro, si sente sempre dire – spiega Adduce – ma il futuro non è nostro, bensì loro”. Il presidente della Fondazione Matera Basilicata ha poi ricordato l’urgenza della sostenibilità, che non può più aspettare: “Il futuro è oggi”.

Il professor Malcevschi, referente del Festival, crede tuttavia che per affrontare le sfide della sostenibilità, in una società complessa come quella moderna, sia necessario un totale cambio di paradigma, un nuovo modo di pensare: “Non ci può essere sostenibilità se non c’è una cultura della sostenibilità”. Dello stesso avviso è il sindaco Pizzarotti, il quale parla dell’esigenza di maggiore equilibrio e del superamento del consumo smoderato in favore di una rivalutazione dell’utilità del bene e del riciclo del suo utilizzo: “Oggi ci viene chiesto di passare da una società del consumo usa e getta ad una più consapevole del ciclo di vita del prodotto”. In questo scenario, l’Agenda 2030 diventa come una guida da seguire nella strada della sostenibilità.

È in quest’ottica che si sta muovendo l’Università di Parma, anche quest’anno attivamente coinvolta nell’organizzazione del Festival. Tra le iniziative sostenibili vi è la distribuzione delle borracce Unipr, che andranno progressivamente a sostituire le bottiglie di plastiche. Il pro rettore Storti ha poi aggiunto che è nelle speranze dell’Università, l’eliminazione dei bicchieri di plastica dalle macchinette di caffè. Ma vi è anche un altro obiettivo: che il prossimo anno sia Parma ad aprire l’edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 a livello nazionale. Questa potrebbe però non essere soltanto un’aspettativa: il portavoce Asvis, Enrico Giovannini ha infatti fatto sapere che l’Asvis sta lavorando affinché ciò avvenga. Dopotutto, Parma è una delle città più impegnate in tema di sostenibilità.

Quest’anno il Festival ha raccolto 35 appuntamenti, un numero inferiore rispetto ai 50 della passata edizione. La scelta di ridurre il programma nasce con la specifica volontà di permettere alle persone la partecipazione a quanti più incontri possibile e in maggiore tranquillità. Gli appuntamenti hanno trattato tematiche relative a uno o più goal dell’Agenda, grazie anche alle collaborazioni con esperti del settore. Alcuni eventi hanno poi dato la possibilità ad aziende private di raccontare il proprio impegno in campo sostenibile. 

L’obiettivo del Festival dello Sviluppo sostenibile è, infatti, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli impegni presi con l’Agenda 2030 ONU, un documento approvato nel 2015 dall’Assemblea Generare delle Nazioni in cui sono stati fissati 17 goal di sviluppo sostenibile: dalla lotta alla povertà e alla fame, fino alla cooperazione internazionale di tutti i governi per combattere il cambiamento climatico e ogni forma di disuguaglianza sociale.

A partire dal 2017, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha dunque promosso il Festival sul territorio nazionale, trovando l’adesione di diverse città, tra cui appunto Parma. L’iniziativa dell’Asvis costituisce la risposta italiana alla più ampia Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile, una serie di appuntamenti, tra attività, progetti ed eventi, volti a promuovere la cultura della sostenibilità sul continente europeo.

di Martina Santi