Caro negazionista, ti scrivo

Un monito senza filtri a chi vuole farci credere che il virus non esiste

Caro negazionista,

lo so, il 2020 è stato un anno pieno di emozioni per te. Hai avuto l’occasione della vita per far venir fuori il tuo sepolto anticonformismo, lo stesso che ti faceva entrare a scuola quando tutti i tuoi compagni facevano sciopero, lo stesso che ti faceva ascoltare musica sconosciuta per non adeguarti alla massa del pop, lo stesso che al cinema ti faceva scegliere le caramelle al posto dei pop-corn. 

Purtroppo, però, oggi non siamo in un multisala e questo non è un film distopico-apocalittico: le sirene che senti non sono la colonna sonora, le mascherine che vedi non sono costumi di scena, la malattia non fa parte della sceneggiatura. Va bene, prendiamo in considerazione l’idea che potresti aver ragione tu, intendiamoci: “Covid-19 – Written and directed by Stephen King” calza davvero a pennello sulla dinamica degli avvenimenti degli ultimi mesi, ma se la vita fosse davvero un film allora credo preferiremmo essere rinchiusi dentro La fabbrica di cioccolato. 

Ormai da diversi mesi il mondo è martoriato da questa nuova epidemia: non si parla d’altro che di Corone, di Virus di Covid (19 o 20?) e di emergenza sanitaria, ma a quanto pare non vivi nel nostro stesso mondo. Ma i contagi, i vari stati di emergenza, le restrizioni in ogni dove, i lockdown, il coprifuoco e le attività al collasso sono attorno a noi – e anche attorno a te – ed è il momento di prenderne atto.

A te che hai studiato presso l’Università della vita e conseguito un dottorato in fake new su Facebook; a te che credi alle lobby degli igienizzanti, alla letalità del 5G, al complotto tra Bill Gates e i poteri forti; a te che neghi l’esistenza di un Virus letale e ti opponi alla fantomatica dittatura sanitaria, mi vedo costretta a renderti consapevole di una dura e pungente verità. Il virus Covid-19 non è una finzione, non è stato inventato per controllarci e, anche se fai fatica a pensarlo, posso provare a spiegartelo. 

A causa del Coronavirus in Italia abbiamo superato la soglia dei quarantamila decessi, nel mondo hanno perso la vita un milione e duecentomila persone, ma forse questo non ti convince abbastanza. Ci sono stati – e ci sono ancora – ospedali al collasso, terapie intensive in difficoltà, file di ambulanze al pronto soccorso. Ci sono stati figli che hanno salutato da lontano i genitori e non hanno avuto la possibilità di portare nessun fiore su una tomba. Ci sono stati nipoti a cui è stato dovuto spiegare che la mascherina non è bastata per poter salvare i nonni. Camion pieni di cadaveri sono usciti dalle città per sovraffollamento di cimiteri. Ci sono state palazzine piene dove ora si sente la mancanza di numerose famiglie.

Il Covid separa, il Covid uccide, il Covid esiste. Ma è evidente, questo non ti basta: tu credi che sia una semplice febbre, al massimo una tosse secca e qualche dolore articolare. Credi che il tampone ci inietti un microchip nel cervello, che le cure facciano solo guadagnare le case farmaceutiche e che il vaccino sia solo un modo per farci schedare.

Quanto è facile fare il soldato sano in mezzo a un esercito di provocatori? Quanto è semplice chiudere gli occhi e girarsi dall’altra parte e far finta che tutto questo sia solo immaginazione? Molto. È più facile spegnere la tv per non sentire il bollettino dei contagi, è più facile alzare la radio per nascondere il suono delle ambulanze, è più facile andare in piazza a protestare piuttosto che barricarsi in ospedale attaccati al respiratore.

Ma tu sei forte, a te non succederà mai, perché «Tanto muoiono solo i vecchi» e secondo te «La mascherina non fa respirare», poi a che serve se «È poco più di una semplice febbricola»? E lo so che questi discorsi sparati a zero tra piazze e social non sono farina del tuo sacco. Queste insensate e infondate affermazioni le hai sentite alla tivvù – o magari in un’urlata diretta Facebook – da qualche politico patriota che ti ha legittimato a confermare le tue convinzioni sempre più contrarie alla ragione. Vorrei quasi credere che tu sia stato ingannato dalle azioni e dalle illazioni di alcuni dei nostri rappresentanti che, per darti manforte, si sono tolti la mascherina in Parlamento o per parlare con una signora (eh no, non si poteva) e proprio come te – apri bene le orecchie perché questa è forte – hanno organizzato in Senato il convegno dei negazionisti.

Tu sei forte proprio come loro, siete quelli che non si fanno piegare, quelli che si ribellano, quelli che vogliono essere liberi… Ma liberi da cosa? Non indossare la mascherina, non sottoporsi al tampone, calpestare il diritto alla vostra salute e a quella degli altri non vi rende forti – né tantomeno liberi – ma solo irrispettosi. Sei davvero sicuro di volerti mettere nelle loro mani? Io non sarei certa, magari tra qualche anno farai parte di quella fetta di popolazione «Non indispensabile allo sforzo produttivo del Paese» e potrai tranquillamente lasciare il posto ai giovani più forti.

Quale stupefacente insegnamento vorresti darci? Quali libertà concrete vuoi difendere? Tu, portatore ‘sano’ delle rappresaglie contro un Virus letale, quali mancanze vuoi recriminare? A mancarti non è di certo la libertà – quella che vi permette di manifestare e affermare le vostre idee – ma quel senso di altruismo che non ti rende solo in mezzo a tanti, ma parte di un qualcosa di più grande e condiviso. Cerca di non nascondere la testa sotto la sabbia e prova a uscire dal teatro dell’assurdo che ti sei costruito attorno.

Permettimi adesso di dirti un’ultima verità: la fortezza esteriore che tanto cerchi di manifestare ai quattro venti nasconde solo tanta paura, paura di conoscere la dura realtà e il timore di doverla accettare. L’ingombrante egoismo che non riesce a farti vedere più lontano del tuo naso ti spinge a continuare la tua vita da sano sulla pelle di chi si spacca la schiena tra una corsia e l’altra, su quella di chi è attaccato a un respiratore e, soprattutto, su quella di chi, nonostante tutto, muore. Ma tu lo sai che sei davvero fortunato? Sei a casa tua (o peggio, in piazza), tra tv e Facebook, circondato da chi ti vuole bene, in salute. E non te lo vorrei dire con le cattive, ma tra quei letti d’ospedale o dentro un’ambulanza a sirene spiegate potresti esserci tu, con la febbre alta e una crisi respiratoria, bisognoso di cure e di attenzione come quei cretini che -pensa te! – nonostante la mascherina, si ammalano.

Aspetta, non ho finito: tu, il tizio scellerato con la mascherina, l’anziano ormai inutile alla produttività del Paese, il convinto no-vax, il giornalista pazzo, siete tutti uguali. Mica di fronte a me, ma di fronte allo Stato che, nonostante la mitica “Dittatura Sanitaria” rende disponibili ospedali, cure e assistenza per tutti, anche per te che a “queste robe” non ci credi. Eh già, è proprio così. Ti rendi conto? Se ti ammali di Coronavirus verrai curato da quel sistema che tanto denigri. Gli operatori sanitari che tanto insulti potrebbero salvarti la vita. I famigerati soldi dei contribuenti arriverebbero anche a te. Ma le mie sono parole al vento, tanto tu non puoi contagiarti perché il Covid non esiste.

Dubito che tu sia arrivato a leggere fino a qui, ma se ci sei non mollare: ti faccio un ultimo appello, poi giuro che la smetto. Abbi il coraggio e la consapevolezza di affacciarti alla vita vera: informati, pensa e fai viaggiare i neuroni (dai che ce li hai anche tu!). Ritrova il tuo buonsenso e – se riesci – ricrediti, perché se remiamo tutti insieme dalla stessa parte faremo meno fatica e, forse, ne usciremo anche prima. Se ci aiuti anche tu, diremo addio alle mascherine e alla dittatura sanitaria in men che non si dica e, presto, potrai tornare in piazza a manifestare per quello che vuoi perchè non sarà più un pericolo. Pensaci, è gratis!

di Eleonora Ciaffoloni

1 Commento su Caro negazionista, ti scrivo

  1. Sgubbi Giuseppe Solarolo Ravenna // 27 luglio 2021 a 13:26 // Rispondi

    alcune cose sono condivisibili altre meno
    Quelli che sono dubbiosi non hanno tutti i torti. Come tutti sappiamo sull’efficacia dei vaccini non vi sono certezze, Come è noto la terza fase (prove sui volontari) non è stata fatta. Molti hanno letto un breve recente comunicato al riguardo della situazione israeliana: nei recenti morti, una ventina ben 14 sono vaccinati, sue recenti contagiati il 53 per cento sono vaccinati. Avere qualche dubbio mi sembra giusto. Giuseppe

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