Porte aperte in Ateneo: oltre 6.500 aspiranti matricole all’Open Day

TUTTO SUI 46 CORSI DI LAUREA DI QUEST'ANNO E SULLE NUMEROSE ATTIVITA' ORGANIZZATE IN ATENEO

‘Come In, we are open’: è la targhetta di invito pensata quest’anno per avviare gli Open Day, l’evento di accoglienza e orientamento dedicato alle future matricole, che ha visto un grande via vai nei corridoi del Palazzo Centrale dell’Università di Parma nei giorni 6, 7 e 8 aprile. Il taglio del nastro alla presenza del rettore e delle autorità cittadine ha segnato l’inizio durante la mattina di giovedì, con numerosi studenti che aspettavano l’apertura delle porte.

I NUMERI – Quest’anno le tre giornate destinate alle lauree triennali, fa sapere l’ateneo, hanno contato 6.500 visitatori, tra studenti, famiglie e scolaresche, segnando un aumento dell’8% rispetto alla scorsa edizione. Oltre 2mila coloro che invece hanno seguito le presentazioni dei 46 corsi di studio in diretta streaming, un modo per avvicinare anche lavoratori e fuorisede e raggiungere gli interessati più lontani, che potranno ancora vedere i video pubblicati sul canale YouTube. Il secondo appuntamento, quello con le magistrali, è andato invece in scena martedì 11 aprile: 1.300 i visitatori, ai quali si aggiungono i 1.040 che non potendo essere fisicamente presenti hanno seguito le presentazioni in diretta streaming. 

17858713_10210707152928282_2055753894_oCOSA OFFRE L’UNIVERSITA’- Giovani studenti provenienti da territori limitrofi, ma anche da più lontano, hanno riempito le aule per seguire le presentazioni dei corsi e hanno girato tra i vari banchetti, per catturare quante più informazioni possibili. “L’Università di Parma è piena di luoghi accoglienti e, secondo me, è molto bella grazie, anche a tutta una serie di iniziative create proprio dagli studenti per divertirsi” dice il rettore Loris Borghi, sottolineando questi aspetti legati alla comunità, ma confermando anche che “la cosa più importante rimangono i corsi di laurea qualificati, che danno la possibilità di laurearsi in tempo e trovare poi lavori gratificanti”. Le novità dell’anno? Dal punto di vista della formazione ci sono nuovi corsi di laurea nell’ambito dell’ingegneria, presentati per la prima volta proprio in questi giorni; le novità più significative sono invece legate alle attività legate al territorio e alla città, al fine di mantenere sempre più contatti con l’università.

Tre giorni “sono già un bel periodo, ma non bastano“, precisa il rettore, sottolineando che l’università è aperta tutto l’anno per coloro che vogliono visitare aule o laboratori: è sufficiente mettersi in contatto con l’ufficio comunicazioni e chiedere una visita nella sede di interesse. Perplessi e confusi molti dei ragazzi che si aggiravano tra i banchetti, alcuni ancora al quarto anno di scuola superiore, capitati in via dell’Università per farsi un’idea generale, per prendere confidenza con gli spazi e capire la strada da seguire per il loro futuro. I più decisi invece si sono orientati già da subito nei corsi di preferenza, che anche quest’anno si confermano essere quelli legati all’ambito umanistico, come Lettere e Giurisprudenza, oltre che i più quotati del settore medico-scientifico.

STUDIARE E NON SOLO – Meno timidi si sono dimostrati i ragazzi di fronte alla postazione social di Ateneo, che ha contato oltre 600 persone che poi hanno condiviso foto su Instagram con gli hashtag #StudiareAParma e #Unipr: scatti divertenti e simpatici, a cui hanno partecipato anche docenti e personale. Durante le tre giornate di orientamento i ragazzi non hanno solo girato tra i banchetti, ma hanno potuto conoscere tutte le attività legate all’Università e al Capas, il Centro per le attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo. Presente la radio degli studenti, RadiorEvolution, posizionata nel chiostro, passando musica per tutta la giornata e coinvolgendo gli studenti con giochi e prove di speakeraggio. Le giornate di giovedì e venerdì si sono concluse con l’esibizione live del gruppo pop rock dell’Università, mentre sabato quella dell’orchestra, con l’entusiasmo di tutto il pubblico presente.

di Felicia Vinciguerra

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