Asia Argento e la violenza di Weinstein: avevo solo 21 anni.
FIGLIA D'ARTE E 16 FILM ALLE SPALLE PRIMA DELLA VIOLENZA, INGENUITA' ?
In questi giorni i media stanno affrontando il tema del caso Weinstein – Asia Argento.
Caso che porta alla luce la Violenza subita dall’Attrice all’età di 21 anni, in occasione di un “falso party” ideato dal regista, in cui l’Attrice si è trovata in camera d’ albergo sola con il regista in accappatoio, pronto a farsi spalmare la crema dall’attrice.
Bianca Berlinguer intervista nel suo programma più volte Asia Argento, in studio e in collegamento da Berlino, dove l’Attrice trova riparo dagli attacchi a lei rivolti dai giornalisti Italiani.
Troppo forti e irrispettosi i toni delle principali testate giornalistiche nei suoi confronti e nei confronti delle Donne in generale.
Troppo poco neutrale la Berlinguer che prende le difese di Asia Argento durante il duello televisivo.
“Bianca mi fido di te”, dice Asia Argento nell’intervista in diretta da Berlino, dopo che la Berlinguer la ringrazia infinitamente per aver accettato il suo invito.
In questi giorni abbiamo visto un’Asia Argento mutata nel temperamento, molto lontana dai suoi modi grintosi e forti, quelli che la vedono ammiccare alle telecamere, quelli in cui mostra i bicipiti scolpiti ai fotografi
È solo la costruzione di un personaggio per nascondere la sua reale fragilità?
Ipotesi che sembrerebbe trovare conferma nella fragilità dimostrata nella sede della Rai, ma che non trova rispondenza nel suo percorso di vita, che fa di lei una donna tutt’altro che fragile.
Attrice, regista, sceneggiatrice, musicista, conduttrice televisiva; lavora a livello nazionale e internazionale, vince due David di Donatello come miglior attrice protagonista nel 1994 e nel 1997.
Tra il 1984 e il 1989 ha una carriera da Attrice bambina, interprete in sei film.
All’età di 21 anni Asia Argento aveva già preso parte a 16 film.
Figlia di Dario Argento e dell’attrice Daria Nicolodi, cresce quindi con il titolo di figlia d’arte.
Vladimir Luxuria, ospite assieme ad Asia del programma, sottolinea quanto sia stridente la sua personalità e il suo vissuto con quanto è successo.
È quell’ “avevo solo 21 anni” che in effetti stona detto da lei, come se avere 21 anni giustificasse per forza di cose l’ingenuità e come se la voglia di sfondare nello Star System in giovane età, accecasse qualsiasi mossa.
Il fatto che ci siano personalità di potere nel mondo dello spettacolo che si approfittano del genere femminile, è sempre stato un sospetto anche delle persone comuni, ragion per cui molte donne decidono di fare altri tipi di mestieri; anche perché sono consapevoli che anche se riuscissero ad entrarvi per meriti, potrebbe cadere su di loro il sospetto di aver avuto rapporti con qualcuno di potente nel settore.
Sembra strano che Asia Argento, con 16 film alle spalle e un padre per regista, manteneva questa ingenuità nei confronti di un mondo che porta con sé, come è noto, la piaga della promessa del successo in cambio di concessioni poco dignitose per le donne.
Ciò nonostante, la vicenda ha contribuito a fare finalmente delle denunce a ruota, sulle vicende di abusi da parte di uomini di potere del mondo dello spettacolo, su donne agli inizi della carriera.
Asia Argento acconsente ai fini dell’inchiesta condotta dal figlio di Woody Allen, giornalista e attivista Ronan Farrow, di usare il suo nome, dopo di lei seguono numerose dichiarazioni di violenze subite durante la carriera di attrici.
Ad Asia va il merito di aver dato il la a questo processo di dichiarazioni, anche se con un notevole ritardo di vent’anni.
Questa vicenda è servita ancora una volta a dimostrare l’indelicatezza e il maschilismo di alcuni italiani nell’affrontare un tema così importante e a mettere in luce purtroppo la fragilità delle Donne di forte agli uomini.
Fa molta rabbia che sui media in queste occasioni, passa l’ idea di Donne come di Donne fragili, attributo che può facilmente essere declinato in donna leggera, frivola. “Prima la danno via poi frignano e fingono di pentirsi”, in prima pagina su ‘Libero’ così titola il giornalista Renato Farina.
Allo stesso tempo, diventa ancora più alto l’onore delle pochissime Donne che hanno il coraggio e la forza di denunciare i fatti nell’immediato e nelle sedi corrette.
Questa vicenda deve essere usata per spiegare quelle che devono essere le procedure e i tempi nel nostro paese per denunciare. La legge per quanto riguarda i tempi non è favorevole, ma proprio per questo occorre prenderne atto e agire di conseguenza, per non lasciare senza denuncia ogni Violenza, per non lasciare incriminato nessun episodio di Violenza.
Vanessa Benedetti
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