Un pacco di Natale per strappare un sorriso e aiutare chi ha più bisogno

Tra le tante iniziative solidali nate a Parma c'è anche Un Pacco per Sorridere, di un gruppo di universitari che si sono mossi per regalare attimi di felicità a chi è stato colpito economicamente dall'attuale crisi dovuta al Covid-19

Pacchi Natale

A Natale siamo tutti più buoni. Tante le iniziative e le raccolte fondi nate per aiutare chi ha bisogno, soprattutto quest’anno, colpito dalla crisi causata dalla pandemia da Covid-19. La situazione attuale mette infatti in seria difficoltà nuove persone, costrette alla cassa integrazione o, peggio, senza lavoro. Emporio Solidale di Parma ha stimato che nel 2020 ha aiutato il 30% in più di famiglie rispetto all’anno scorso.

Tra le tante iniziative solidali che stanno spuntando a Parma, c’è anche quella di un gruppo di studenti dell’Università di Parma: Giancarlo Caola, Paolo Di Noia, Giancarlo Centonze e Amedeo Falcone. Un pacco per Sorridere si occupa, all’interno della struttura Casa della Carità di Gaiano, e nel rispetto delle normative anti Covid-19, di consegnare un pacco di Natale contenente alimenti e prodotti per l’igiene personale a tutte le famiglie che hanno difficoltà economiche e che possono andarlo a ritirare personalmente nella struttura.

Un Pacco per Sorridere

“Il fine è anche quello di creare una ‘comunità’, soprattutto di ragazzi e ragazze sensibili a queste tematiche. – spiega Giancarlo – Penso che noi ragazzi rappresentiamo il futuro dell’Italia ed è altrettanto gratificante pensare che non siamo solo i ‘tipi da discoteca’, non siamo solo irresponsabili di fronte alle regole; siamo pieni di emozioni e risorse ancora in fase perfezionamento, ma sono convinto che anche grazie all’aiuto di adulti e anziani che rappresentano le radici e la storia di questo Paese, potremmo imparare molto e potremmo impegnarci per migliorare la nostra grande casa”.

“Sono felice e commosso – continua l’ideatore dell’iniziativa – anche per il fatto che il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, si sia complimentato con noi”.

C’è chi magari vuole aiutare e non sa come fare, chi si vergogna o chi non riesce a fidarsi e vuole essere sicuro di aiutare davvero, e poi c’è chi prende l’iniziativa, proprio come Giancarlo e i suoi amici che fanno un appello a tutti quelli che si sentono così: “Parlo ai nostri coetanei, che vorrebbero aiutare ma che non trovano lo stimolo o non sanno come fare, non scoraggiatevi mai, bisogna avere a mente, come un motto di vita, che poco è meglio di niente, bisogna crederci sempre in quello che si vuole fare, bisogna trasformare i problemi in ostacoli superabili”.

Ed é proprio con quel “poco é meglio di niente” che hanno creato questa iniziativa semplice ed efficace. “L’idea nasce da miscuglio di sentimenti. – continua Giancarlo – Da una parte la felicità di aver ricevuto delle provviste dalla mia famiglia (per gli amici meridionali il famoso “pacco da giù”), dall’altra la rabbia nel pensare che ci sono molte persone che non riescono a provare il mio stesso sentimento di felicità. Erano circa le tre di notte, complice anche l’insonnia, e mi son detto: devo fare qualcosa”.

E così “la mattina, di buon’ora, mi sono messo subito in azione, ho condiviso immediatamente il progetto con il mio coinquilino e abbiamo iniziato a lavorare. Ciò che mi ha dato la forza, fin dal primo istante di pensiero, è stata proprio la voglia di regalare felicità, spensieratezza e gioia, anche solo per un minuto. Da qui il nome dell’iniziativa: un pacco per sorridere”.

Pacchi Natale

 In periodi di difficoltà sarebbe più facile voltarsi dall’altra parte, ripetendosi che ognuno deve pensare al suo, e che solo così si riesce a vivere una vita più tranquilla. Questa indifferenza, anche senza cattiveria, spaventa chi lavora a questi progetti di solidarietà, così come ha spaventato Giancarlo: Non nego che la paura di non essere aiutato e di non riuscire a comunicare precisamente lo spirito e la voglia con cui questa iniziativa è partita, è stata tanta. Ma non nego neanche il fatto che non mi sarei comunque fermato e avrei fatto qualsiasi cosa affinché tutto potesse andare per il meglio. Fortuna ha voluto che mi hanno affiancato tre persone stupende e particolarmente sensibili alla tematica. Un riscontro altamente positivo l’abbiamo ricevuto anche da amici, ma anche da persone sconosciute, che hanno contribuito alla raccolta alimentare con lodevole gioia. Credo che il Covid-19 abbia addolcito il cuore delle persone”.

Abbiamo bisogno di una società di amore, basta con sentimenti di odio e menefreghismo. Nella disgrazia di questa pandemia bisogna cogliere anche quel poco di buono che ci ha insegnato: l’unione, l’amore, la forza di andare avanti nonostante milioni di difficoltà, l’attaccamento che ognuno di noi dovrebbe avere alla vita, che rimane la cosa più bella che possa esistere”.

La raccolta è partita il 20 novembre ed è terminata il 15 dicembre. “Abbiamo iniziato già la raccolta di beni di prima necessità, ma non solo. Abbiamo deciso di raccogliere, oltre ai beni strettamente primari, anche beni di seconda importanza quali ad esempio caramelle, patatine e l’immancabile panettone. Se lo spirito è quello di regalare spensieratezza, è giusto che non venga fatta pesare la situazione di difficoltà che queste persone stanno vivendo”.

Per saperne di più o partecipare si può contattare il profilo Instagram @one_gianco

Pacchi Natale

Altre iniziative a Parma

Le iniziative per aiutare durante questo periodo invernale sono molteplici a Parma, tutte si basano sul poter offrire beni di prima necessità o indumenti caldi a chi ne ha più bisogno, come ad esempio il progetto Scatole di Natale: un’iniziativa ideata dalla milanese Paola Lanfranchi, alla quale ha aderito anche la Cooperativa Svoltare Onlus Parma. Tutti possono partecipare: basta prendere una comune scatola da scarpe e riempirla con tutto ciò che si pensa possa essere utile.

Sono quindi graditi indumenti caldi come maglioni usati, guanti, sciarpe, prodotti per l’igiene personale e cosmetici, libri, passatempi e dolci. Inoltre sarà importante aggiungere alla scatola un biglietto di auguri ed indicare il destinatario a cui si desidera donarla (uomo, donna, bambino/a). Le scatole potranno essere consegnate direttamente alla Cooperativa che si trova in Borgo Onorato 6, Parma, entro il 22 dicembre.

Nel periodo così complesso in cui ci troviamo attualmente, in cui molte certezze sono venute meno, la solidarietà e l’amore per il prossimo sono dunque indispensabili, ancora più del solito, per ”farci forza a vicenda” come comunità e risollevarci dunque, a poco a poco, da questa crisi. Queste iniziative sono strettamente per il periodo di dicembre, ma sicuramente nei mesi a venire saranno altre le idee partorite con lo stesso intento, quello di aiutare, e quello di far rendere le persone attive, per quanto riguarda il loro compito sociale e morale. Bisogna ricordarci che quello che si ha non sempre è scontato, e che un modo per ricominciare parte proprio da un piccolo gesto, il nostro.

di Alice De Luca, Erika Doro, Rossella Latino, Sara Viscusi

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