Fasce deboli, disabilità e integrazione: il percorso senza soste dell’Università

PROGETTI, MOSTRE E PREMI PER UN IMPEGNO INIZIATO NEL 1969

Editorialedi Emilia Wanda Caronna, delegata del rettore a coordinamento di iniziative per studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e fasce deboli|

..alle centinaia di studenti con disabilità si è aggiunto negli ultimi anni un numero sempre crescente di disabili cognitivi, senza certificazione di invalidità, anche se seguiti dal servizio pubblico e ragazz* con BES…a parte accoglienza e strumenti specifici relativi alle disabilità, interventi che facciamo per ogni studente, per ogni esame, con singoli docenti!

I nostri servizi per ogni studente sono interventi individualizzati…il punto di valore del servizio è inventare percorsi per l’integrazione, parola che non voglio sostituire con inclusione (nella mia antica ricerca di istologia, in un blocco di paraffina includevo i campioni da sezionare per farne vetrini di lettura, cioè noi la paraffina e loro i campioni!)…l’ingresso nella vita universitaria, incontrarsi di persona, sentirsi parte di un tutto, sentimento, pazienza e com-passione…la contaminazione fra dimensioni diverse, la capacità di mettersi in gioco, il rispetto dell’altro e dei suoi tempi, la capacità di formare gruppo, la relazione d’aiuto: che cosa è, se non integrazione?E reciprocità? L’attenzione nel mettersi a servizio per diminuire le disuguaglianze per il diritto allo studio, nostre lotte dal lontano 1975 in cui ancora crediamo…servizi per tutti, a richiesta, servizi dedicati, stage e tirocini, inserimento lavorativo, viaggiare, i nostri gadget, le nostre pubblicazioni, i nostri progetti…basta andare sul sito www.dis-abile.unipr.it.

integrazione: lo sportello di orientamento alle attività sportive, in convenzione con altre istituzioni, condotto da Massimo Sassi psicologo dello sport, si è aperto ad ospiti con disabilità cognitive…le società, associazioni e federazioni presso le quali praticare sport sono 40 + il CUS con 50 tipi di sport…il riconoscimento? Partner di eventi sport/disabili con altre istituzioni…oggi partner del possibile progetto europeo, Tempus…da questo A.A. abbiamo il tutor sportivo: studente disabile e tutorpari che fanno sport presso il CUS, ricevono CFU…

Particolare attenzione abbiamo rivolto ai DSA: un punto qualificante è un corso di inglese per rispondere alle enormi difficoltà per l’esame, idoneità obbligatoria…fattore aggiuntivo e sinergico è il sistema collaborante di Ateneo…un problema che si presenta è la diagnosi scaduta, o mai effettuata…i tempi per ottenerla dal servizio pubblico come previsto dalla legge sono di lunga attesa così per garantire la tutela  dall’ingresso in università e durante tutto il percorso di studi abbiamo stipulato con l’Azienda USL di Parma una convenzione per la certificazione di DSA validata dall’ASL…nel servizio c’è un’équipe, Bianca Trifirò psicoterapeuta, Annalisa Andreetti assistente sociale e Susanna Serranò logopedista.

Un’idea di Annalisa e dell’équipe? “Un’agendina piccola piccola per sentimenti grandi grandi” in cui ogni giorno è sotto forma di mappa cognitiva con simboli e non parole…il lavoro per i DSA ci ha fatto vincere nel 2014 il Primo Premio SODALITAS SOCIAL AWARD con “Un’altra macchia (DSA) e il leopardo è quasi pantera“, nella categoria “Iniziative di Responsabilità Sociale realizzate da Istituzioni ed Enti Pubblici”…è il nostro 30° premio.

integrazione: Monica Marazzini, interprete e docente abilitata LIS, da anni tiene corsi LIS per agevolare la comunicazione tra ipoacusici/sordi e udenti e accrescere il rispetto delle differenti esigenze anche attraverso la consapevolezza delle difficoltà dell’altro…corsi di base e avanzati…nel 2014 anno ne abbiamo organizzato uno per futuri medici, ottenendone l’inserimento in Ade con i CFU, quest’anno per locandina2farri20 studenti di medicina abbiamo organizzato 2 corsi LIS in parallelo…i tutorpari: ben più di 70 quest’anno gli studenti disponibili a fare da tutor a ragazz* disabili e con DSA, iscritti al bando ad hoc…stanno frequentando il nostro corso di formazione che si concluderà con due film: uno sull’autismo l’altro sul disagio sociale.

integrazione di eccellenza: nel 2014 per i 90 anni del fotografo Stanislao Farri la mostra Sulle tracce della luce organizzata dal CSU dell’Ateneo, dal nostro servizio e dal Comune, con diversi patrocini e sponsor. Nel Palazzo del Governatore un percorso espositivo con l’opera omnia accompagnata da un catalogo…noi di Le Eli-Che abbiamo inventato un percorso mirato per ciechi e persone con difficoltà visive…abbiamo inviato una foto ad ognuno di 25 studenti con disabilità, anche visiva, e uno schema metodologico per descrivere la foto…le scritture sono state registrate da RadioTvParma da Simonetta Collini con la voce di Gabriella Corsaro, producendo 400 cd-rom…nel percorso della mostra una stanzetta al buio, dentro cui si ascoltava l’audiodescrizione…fuori un cartello:Leggere con i sentimenti…abbiamo regalato i cdrom assieme al catalogo della mostra…questo originale esempio di integrazione sociale ha incuriosito anche i vedenti, che l’hanno apprezzata per l’efficacia e la solidarietà…un pomeriggio anche una visita guidata con l’interprete LIS, dedicata ai sordi e a persone con disabilità uditiva.

…a dicembre, con l’AVIS di base Università e il CSU abbiamo prodotto, presentato in Aula Magna dell’Università e donato un calendario con 12 foto di Farri, contento e presente, dopo i concerti di ARScanto bambini del Teatro Regio e di una band.

…e adesso? I nostri studenti disabili, DSA, BES e i nuovi che verranno nell’Open Day…altri progetti altre idee…e chissà cosa…

Perché una sequenza di puntini di sospensione? Perché è un percorso iniziato dal 1969 e mai terminato…

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