Lettori non si nasce: vendite di libri in calo, ma carta batte ancora e-book

DATI, CLASSIFICHE E VOLUMI PIU' RICHIESTI NELLE LIBRERIE DI PARMA

tavoliI libri vengono ancora acquistati e l’interesse non è mai calato, anche se sono di sicuro diminuite le vendite. Lo dimostrano i pareri di chi come Alice, della storica Fiaccadori, cerca di fare il punto sul mondo dei libri in città, cominciando con una riflessione: la politica locale cosa fa per contrastare questo fenomeno? “Il Festival della Poesia è stato annullato -spiega- e dal Comune non arriva niente: non ci sono progetti volti ad agevolare il legame con il libro e la sua cultura”.

I PROGETTI IN BIBLIOTECA  – Eppure, un’iniziativa in controtendenza rispetto agli ultimi tempi è quella lanciata da due biblioteche comunali:Una stanza tutta per sé’ alla Casa nel Parco, in via Naviglio Alto, e ‘C’è un libro per te’ alla Bagabook di Baganzola. Nata con l’intento di avvicinare i giovani alla lettura, l’idea è quella di offrire la disponibilità anche a titoli provenienti da altre biblioteche all’interno del sistema bibliotecario comunale, con la possibilità di prenotarli e di renderli reperibili nella stessa, nel giro di una settimana.

FEMMINE CONTRO MASCHI – Ma al di là delle questioni strettamente locali, un dato costante a livello nazionale è che la maggioranza degli acquirenti di libri è composto da un pubblico femminile. La forbice c’è ma il divario “non è tantissimo -spiega Salvo Taranto della libreria Ubik-. Diciamo che cun 60% della clientela è femminile, il 40% maschile”. Alla domanda sul perché siano più le donne ad acquistare libri, Salvo fa leva sulla sensibilità e sulla capacità di riflettere, così come sull’attitudine alla lentezza e all’allontanamento dei ritmi frenetici maggiormente riscontrabili nelle donne. Alice, invece, si affida al loro antico bisogno di emancipazione e sulla loro propensione ad aprirsi al nuovo, “all’essere meno prevenute e meno affezionate ad alcuni generi fissi come invece capita all’uomo”. Donne e uomini leggono, quindi, ma in maniera diversa: mentre le prime sono legate alla narrativa, ai romanzi e alle ultime uscite, gli uomini scelgono più facilmente saggi e gialli.

ADULTI CONTRO GIOVANI – Un pubblico, invece, decisamente scarseggiante è quello ‘young adult‘, giovani dai 17 ai 25 anni che difficilmente, se non per ragioni scolastiche, mettono piede in libreria, soprattutto se è così ‘austera’ come può risultare la Fiaccadori. “Il nostro pubblico va dai 35 ai 60 anni d’età”, spiega Federica della stessa libreria in centro, ricordando come da loro si rechino soprattutto clienti in cerca di volumi e di oggettistica religiosa: “E’ un settore che costituisce il 50% delle vendite ed è quello meno in crisi all’interno della nostra libreria“. Per quanto riguarda il Libraccio, dedicata all’usato e al fuori catalogo, “la clientela è per la maggior parte composta da adulti che, quando varcano la porta, sanno già quello che cercano e che vogliono -spiega Monia Angeli-: un libro usato oppure una particolare edizione introvabile in un’altra libreria. Nessuno poi si fa problemi sul costo: una volta trovato il libro di loro interesse, lo Chi legge ancora a Parma?acquistano a qualunque prezzo“.

LIBRI CARTACEI O IN DIGITALE? – L’avvento dell’e-book ha destato inizialmente non poche preoccupazioni alle case editrici, ma adesso non è più un problema. “Un po’ di crisi c’è, ma non è sicuramente dovuta all’e-book“, rivela Monia. C’è chi passa al digitale per scelta e chi invece no, ma in entrambi i casi si ritorna al cartaceo per nostalgia dell’odore dei libri. “Chi non trova il cartaceo ma solo il digitale è scocciato -dichiarano invece Mariaelena e Sara della libreria Mondadori-. Il lettore assiduo prende l’e-book solo per determinati periodi dell’anno, poi ritorna al cartaceo; il lettore non abitudinario, invece, lo abbandona comunque”.

I LIBRI PIU’ AMATI – Le classifiche dei più venduti nelle librerie parmigiane rispecchiano comunque quelli su scala nazionale: la libreria Fiaccadori segnala tra i più acquistati i quattro romanzi di Elena Ferrante, seguiti da quello dello scrittore inglese John Edward Williams, ‘Stoner’, del 1965. Tra gli altri grandi casi editoriali si annoverano inoltre Massimo Recalcati con il suo ‘Non è più come prima’, il fisico e saggista Carlo Rovelli con ‘Sette brevi lezioni di fisica’, di Marc Augè ‘Il tempo senza età’ e ‘La guerra dei nostri nonni’ del giornalista e scrittore Aldo Cazzullo. All’interno della classifica Ubik possiamo invece trovare ‘Storia di una ladra di libri’ di Markus Zusak reso celebre anche dall’omonimo film, Alberto Angela con il suo ‘I tre giorni di Pompei’ e scrittori sempre attuali quali Massimo Gramellini e Andrea Camilleri.

og-imageINIZIATIVE PER INCENTIVARE I LETTORI – Lo scorso 23 aprile si è celebrata la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore nell’ambito di #Ioleggoperché, progetto curato dall’Associazione italiana editori (Aie). Eppure, secondo Monia, quest’iniziativa di livello nazionale, orientata alla promozione del libro e della lettura rivolta ai non lettori, ha purtroppo avuto uno scarso successo in città. “Sinceramente, nonostante la molta pubblicità, non abbiamo riscontrato alcun aumento di lettori non-lettori. Molti dei libri ordinati gratuitamente online non sono mai stati ritirati e sono rimasti addirittura in magazzino”.

LIBRERIA DI FIDUCIA – Chi invece si reca alla libreria Ubik sono soprattutto i clienti fidelizzati, coloro che partecipano alle presentazioni dei libri così frequenti all’interno delle iniziative della catena: “Questo mese abbiamo in programma 13 presentazioni – dichiara Salvo -. Di solito sono presentazioni di libri, al di là del loro valore letterario, trattano di argomenti specifici: i diritti, la violenza contro le donne, l’omosessualità, l’antimafia; temi che insomma hanno un appiglio con l’attualità“. Alla Ubik i clienti hanno preso poi la curiosa abitudine di attaccare dei ‘pizzini‘ ai libri che hanno avuto modo di leggere: un post-it o un foglio con una breve recensione da loro redatta. “I clienti si fidano, soprattutto perché, quando ti chiedono consiglio, cerchi di capire che persona hai davanti” e di proporgli il libro più appropriato in base a quello che stanno cercando. Se rimangono soddisfatti, tornano. “L’interesse c’è -conclude Salvo-, una volta che ti sei fatto conoscere ed apprezzare, il riscontro da parte del pubblico è evidente“.

di Francesca Gatti e Laura Misuraca

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