Biblioteche? A portata di smartphone con l’app Biblio Unipr

CATALOGO OPAC SEMPRE DISPONIBILE E SUGGERIMENTI PER GLI ACQUISTI ALLA BIBLIOTECA PREFERITA

App bibliotecheRendere il catalogo online delle biblioteche cittadine disponibile in qualsiasi momento. È questo l’obiettivo dell’iniziativa voluta dal  Settore Biblioteche dell’Università di Parma, che ha promosso lo sviluppo della app Biblio Unipr. “L’Università svolge il ruolo di gestore e finanziatore di questa unità territoriale di biblioteche – spiega Gianna Goberti dell’Unità organizzativa di coordinamento biblioteche -. Nel sistema territoriale ci sono le biblioteche dell’Università, del Comune di Parma, quelle statali e quelle in provincia. Siamo partiti con una sessantina, ora ne abbiamo oltre cento. Abbiamo messo a disposizione nuovi strumenti per interrogare il catalogo, perciò abbiamo pensato di predisporre una app che in realtà si rivolge a tutti gli utenti del sistema, non solo agli studenti”. L’applicazione è compatibile con versioni iOS 5.1 o successive, e quindi con iPhone, iPad e iPod Touch. Ottimizzata per l’iPhone 5, è disponibile, da dicembre 2014, anche per Android . “Adesso stiamo pensando di adattarla anche a Windows, per andare incontro ai nostri utenti”, conclude Goberti. Biblio Unipr è stata sviluppata in collaborazione con Data Management PA Solutions S.p.a., che ha realizzato servizi analoghi per molte altre università italiane.

003I SERVIZI – Biblio Unipr permette non solo di consultare lOpac Sebina Open Library direttamente dal proprio smartphone, tramite ricerca testuale o lettura del codice a barre, ma anche di prenotare libri e prorogare prestiti. Inoltre, è possibile mettersi in contatto con il personale delle biblioteche, grazie alla funzione ‘Chiedi al bibliotecario‘. “È un servizio di reference online – precisa la Goberti- che permette, cliccando sul bottone apposito, di inviare richieste al personale, e ricevere una risposta nel giro di 48 ore. Possono esserci domande semplici (‘Come faccio a prenotare un libro? Come faccio a registrarmi come utente delle biblioteche?’) ma anche domande più complesse, per esempio nel caso di studenti che, svolgendo una ricerca per la tesi di laurea su un certo autore, non riescono a trovare materiale e chiedono aiuto; oppure per rintracciare articoli di cui non si conosce la provenienza, o chiedono consulenza per la bibliografia su un certo argomento e noi cerchiamo di aiutare. Anche per questo lo staff è composto non solo dai bibliotecari dell’Università, ma anche delle biblioteche civiche”. Ma non è tutto qui, infatti sono state ideate anche funzioni più ‘social’ come la possibilità di indicare la propria biblioteca preferita, di avere news in tempo reale. “La app contiene delle news per dare modo agli studenti di essere sempre aggiornati su ciò che riguarda il contesto universitario – afferma la portavoce Gianna Goberti- Stiamo lavorando per fare in modo di aggiornare le notizie”. Inoltre è possibile anche suggerire i prossimi acquisti alle biblioteche, come spiega la signora Goberti: “Nell’Opac tradizionale c’è uno spazio chiamato ‘servizi’, in Sebina e, una volta effettuato l’accesso, ogni utente registrato presso una biblioteca del polo ha diritto ad un profilo in cui ci sono le sue informazioni e attraverso il quale può suggerire degli acquisti alla biblioteca, però solo ad una: quella preferita. Non è detto che l’acquisto venga fatto, dipende dai fondi, ma si cerca di andare incontro alle esigenze degli studenti”.

FUNZIONA? PAROLA AGLI UTENTI – Molti sono i commenti positivi postati dagli utenti sul sito dell’Opac, nonostante qualcuno lamenti alcune difficoltà nelle ricerche o una certa lentezza nell’avvio dell’applicazione. Ma qual è il giudizio degli studenti di Biblio Unipr? “Una pecca di questa app – sottolinea Davide, 24 anni – è che non viene spiegato come registrarsi per accedere, ma per il resto la ricerca è ben organizzata. È una bella idea quella di poter creare una propria bibliografia virtuale  e mi sembrano indovinati anche i consigli di lettura”. Anche Nicoletta, 24 anni, è dello stesso parere: “E’ pratica e funzionale: sono molto utili soprattutto il riconoscimento dello scanner IBS – che è ottimo – e il collegamento diretto con la casella di posta elettronica della biblioteca a cui fare la richiesta. L’ho scaricata subito dopo che è stata attivata e l’ho usata per cercare i libri che non riuscivo a rintracciare altrimenti e sicuramente la userò per la tesi.  Mi ha dato la sensazione – aggiunge Nicoletta – di un’Università che non inneggia al cambiamento solo per farsi bella, ma che va davvero incontro agli studenti. Tramite la app ho anche richiesto ai bibliotecari alcune informazioni che mi servivano e mi hanno risposto in tempi rapidi. L’ho anche consigliata a una mia amica”.

 

di Silvia Granziero e Samanta Carrea

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