Assi-Esn Parma: una famiglia parmigiana, italiana, europea

Esn ParmaPES – Post Erasmus Syndrome. Così viene definita da psicologi ed esperti la sindrome che coglierebbe tutti gli studenti al ritorno dal loro soggiorno di studio – e non si tratta dello spot pubblicitario di una crociera. Apatia, tristezza, nostalgia, confusione, la sensazione di vivere in una bolla tra due mondi. Lacrime agli occhi mentre svuotano le valigie e vedono le migliaia di foto scaricate sul computer. La città sembra triste, l’università noiosa, gli amici monotoni. Ma c’è chi ha trovato una cura. C’è chi è guarito in fretta dalla ‘depressione da rientro’, perché è come se non fosse mai rientrato. “Quando sono tornato a Parma, ho deciso di iscrivermi all’Esn, grazie alla quale il mio Erasmus non è mai finito: posso vivere ancora la mia avventura internazionale e continuare a coltivare rapporti in ogni parte d’Europa” – lo racconta Domenico Murgida, vice-presidente di Assi-Esn Parma. L’Esn, Erasmus Student Network, offre un contesto sempre nuovo e stimolante, un mondo fatto di vita associativa, attività ludiche, culturali, gite, viaggi ed eventi locali e nazionali; è un gruppo affiatato che cresce, con entusiasmo, nel segno della cittadinanza europea. Lo scopo non è soltanto quello di garantire agli studenti Erasmus incoming accoglienza, orientamento e divertimento, ma anche quello di coinvolgere gli studenti universitari locali, affinché possano a loro volta interagire con i colleghi stranieri, partecipando alle varie attività, e sentirsi parte dello stesso mondo.

 

ErasmusLA GENERAZIONE ERASMUS –  La tanto discussa ‘generazione Erasmus’ è ormai oggetto di stereotipi consolidati: quelli delle feste e dell’alcool a fiumi, quelli che ‘l’erasmus è solo una vacanza’, quelli che sprecano i fondi europei per divertirsi. Stereotipi che da 20 anni Esn Italia tenta di scardinare, come dimostrano le parole di Alessia Carlozzo, Communication Manager di Esn Italia: “Siamo quell’associazione che solo nel 2014 ha visitato 140 licei e incontrato 9246 studenti italiani, raccontato la nostra esperienza all’estero, accompagnati da studenti stranieri. A questi futuri universitari abbiamo detto di non avere limiti, di espandere i propri orizzonti, di tenere pronta una valigia e di partire al più presto. Ma soprattutto di ritornare e raccontare ciò che hanno incontrato in quel peregrinare. Quel lavoro di promozione della mobilità europea, dell’Europa, sulle quali le istituzioni dovrebbero concentrarsi maggiormente lo abbiamo fatto noi. A costo zero.”

 

EsnL’ASSOCIAZIONE – Esn è una realtà che si declina in tre grandi rami: Internazionale, Nazionale e Locale. La sezione Esn Italia è un’organizzazione no profit e senza fini di lucro, fondata ufficialmente il 22 ottobre 1994 dai membri di 7 sezioni (Siena, Parma, Pavia, Milano, Trento, Bologna, Genova) e che oggi vanta oltre 18.000 soci distribuiti su 50 sezioni locali. L’Esn Assi-Parma, Associazione Scambi Studenti Internazionali è nata nel 1994. Domenico Murgida ci spiega che “ogni sede ha il suo board composto da presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere, a cui si aggiungono i responsabili locale e internazionale che si interfacciano rispettivamente con le associazioni italiane ed europee. Ad affiancare il board ci sono altri volontari. A Parma ce ne sono 20-25 attivi. Dei 350 ragazzi in mobilità internazionale che arrivano a Parma nel primo semestre il 90% si iscrive all’associazione. Collaborare è facilissimo, basta iscriversi all’associazione, fare la tessera ESN e partecipare alle riunioni.”

 

10799477_10204841469306671_102007312_nATTIVITA‘- Il vice-presidente di Assi-Parma ci parla anche di alcune attività che vengono realizzate ogni anno, come “il Welcome Day, la Welcome Week (con incontri, conferenze e presentazioni), l’Erasmus in Schools (che prevede l’incontro con i ragazzi degli ultimi due anni delle scuole medie superiori, ai quali viene raccontata la vita universitaria e l’esperienza all’estero). Non può mancare l’aperitivo del martedì sera da Beppe, in via Carducci e la partecipazione all’ICE,  incontro culturale erasmus, che si terrà a Roma il 13 novembre, con una cerimonia di apertura in Parlamento e l’arrivo di 25000 studenti erasmus da tutta Italia”. Aggiunge poi che “l’Esn si impegna anche nel sociale, combinando integrazione e solidarietà; dal 10 al 16 novembre, durante la settimana social nazionale, sono previste qui a Parma una raccolta fondi per le zone alluvionate e  una visita ai bambini di Villa Santa Maria, che i ragazzi Erasmus intratterranno con giochi tipici dei loro paesi di provenienza. Il 25 novembre, inoltre, ci sarà una raccolta di tappi di bottiglie di plastica per ricavare dei fondi con cui  l’associazione CMRS svilupperà l’approvvigionamento idrico in Tanzania”.

Tutte queste iniziative, però, sono solo una tessera di quel grande puzzle multiculturale che è il mondo degli studenti Erasmus: quello che conta di più sono i legami, i rapporti concreti che, attraverso le attività condivise, si creano tra i ragazzi e si mantengono nel tempo, e fanno dell’Esn Italia una punta di diamante che brilla sul resto d’Europa. “All’estero ci invidiano per il rapporto vero che instauriamo con i ragazzi, che non è un semplice servizio offerto” – conclude così Domenico Murgida. Le sue parole sono confermate da Maria,studentessa spagnola che ha vissuto la sua esperienza Erasmus a Parma lo scorso anno, e quest’anno è tornata in cerca di lavoro: “Continuo ad andare da Beppe il martedì e a frequentare i ragazzi dell’Esn: ormai è la mia famiglia parmigiana”. Una famiglia parmigiana, italiana, europea.

 

di Alessia Tavarone, Martina Falzone, Letizia Cicchitto

 

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