Crediti formativi per lo sport: buone idee ma risultati sotto le aspettative

LUCI E OMBRE SUL NUOVO PROGETTO DELL'UNIVERSITÀ DI PARMA

ppA Parma il nuovo anno accademico si apre con una singolare novità: tutti gli studenti dell’Università avranno la possibilità di trasformare le proprie ore di attività motoria in crediti formativi, convalidabili nell’ambito delle attività a libera scelta, indipendentemente dai risultati sportivi.

 

L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI- L’acquisizione di 1 credito universitario corrisponderà a 25 ore di attività sportiva che potrà essere svolta presso le strutture del Cus Parma, anche attraverso appositi ‘laboratori sportivi’ per studenti dalla durata di 27 ore ciascuno, oppure presso altre società sportive. In quest’ultimo caso il  resoconto delle attività svolte dallo studente dovrà essere inviato al Cus Parma che, dopo  averne accertato la validità, le inoltrerà al Consiglio di corso di studio in Scienze Motorie, Sport e Salute, per la definitiva certificazione. Il progetto è sicuramente un’ottima idea per promuovere l’importanza dell’attività motoria e per spingere i numerosi studenti fuori sede a iscriversi al Cus o ad altri centri sportivi, ma per ora le cose non stanno andando esattamente come sperato. Parliamo con due ragazze di Scienze motorie, istruttrici tirocinanti presso il Cus, che ci spiegano come, per il momento, regni una grande confusione intorno alla scottante questione crediti. Questo perché, oltre ai crediti che vengono concessi a prescindere dai risultati sportivi, è possibile ottenerne fino a sei proprio in base alle proprie prestazioni in alcuni sport considerati i più diffusi. Vi sono, infatti, maggiori riconoscimenti per chi pratica calcio, basket o volley: in questi casi è raggiungibile un massimo di 6 cfu per il livello professionistico, 4 cfu per le categorie intermedie e 2 cfu per quelle amatoriali. Questo sembra aver portato ad una vera e propria bolgia che ruota intorno alla questione crediti e, inoltre, la possibilità di ottenere facilmente crediti formativi sembra non aver invogliato gli studenti ad iscriversi alle attività e ai laboratori organizzati dal Cus, il cui numero di tesserati resta molto esile, al contrario delle aspettative.

 

arGLI SPORT MAGGIORMENTE PRATICATI – Nonostante non vi sia stato un boom di iscrizioni, la validità e l’ampia offerta sportiva del Cus resta intatta. Oltre ai grandi classici come calcio, pallavolo e rugby, sembra essere infatti il body building la disciplina che più attira gli studenti parmigiani. Forte di una buona offerta e di strutture ben attrezzate e gestite, il numero di iscritti in questo settore è in netto aumento. Allo stesso modo, con un’ottima tradizione alle spalle e sempre un buon numero di iscritti, l’atletica leggera continua ad essere uno degli sport maggiormente praticati. Molto utilizzati dagli studenti restano anche, come accennato prima, i campi da calcio, oggi sempre più usati per la variante a cinque, e quelli da tennis.

Si spera quindi che presto la polemica legata ai crediti formativi possa risolversi e il numero di iscritti aumentare, così che questa iniziativa, ancora non realizzata in molti atenei italiani, possa essere valorizzata e sfruttata nel migliore dei modi.

 

di Alberto Selvatico, Biagio Bianculli, Chiara Cammelli, Martina Monti

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