Una guerra ci seppellirà

UNO SGUARDO DENTRO SE STESSI E UNO SUL MONDO

Putin-ObamaSignore e signori, sta per scoppiare la terza guerra mondiale.
Mettetevi comodi, ordinate dei pop-corn, collegate il vostro i-pad ad Internet e sopratutto, ricredetevi su Miss Italia! Aveva ragione lei, non tanto per il fatto di voler tornare nel 1942, ma tanto sul fatto che è il 1942 che sta tornando da noi.
E saranno in molti a fare la sua pensata: “me ne sto a casa, tanto non faccio il militare”.
La guerra ce la godremo sul divano di casa, in full-HD, col commento di Piccinini e l’esclusiva Mediaset Premium.
Per poter seguire la terza guerra mondiale però, occorre capire come sono ‘messi’ i vari Stati.
Partiamo dai due nodi centrali. Sono sempre loro, Stati Uniti da un lato, Russia dall’altro.
Prima la guerra calda, poi quella fredda, adesso siamo a quella riscaldata.
E si sa, che le minestre riscaldate non funzionano mai.
Obama e Putin, sulla questione siriana, dopo aver provato a mettere da parte i rancori, hanno ricominciato a dirsene di tutti i colori. Il presidente americano ha accusato la Russia di essersi messa dalla parte di un regime e di un tiranno, il caro Vladimir ha risposto accusando gli americani di aver creato l’Isis.
Praticamente stanno facendo a gara a raccontarsi chi ha fatto la minchiata più grossa.
A questo giro, invece, l’Europa ha deciso di farsi fuori da sola.
La Spagna, legata saldamente alle sue tradizioni, ha iniziato a fare le prove tecniche di guerra civile. Gli indipendentisti in Catalogna, vincono e convincono, sbaragliando tutti gli altri, che a dir la verità hanno lasciato un bel vuoto nella politica della penisola iberica. Chissà che non arrivi un nuovo Franco.
In Germania invece, i tedeschi fanno i conti con la loro stessa presunzione. Han fatto credere a tutti di essere infallibili, hanno prodotto tanto come al solito, ma questa volta non si trattava di panzer, bensì di auto. Anzi, a dire il vero erano auto che inquinavano come panzer.
Ed è stata subito bufera in casa Volkswagen.
Non puoi aspettarti nulla di più, se trasformi una Golf in una ‘Coff’, ovvero il rumore della tosse che è solamente l’inizio del tumore che ti sta salendo perché degli ingegneri ‘birichini’ (leggasi ‘pirla’) hanno cercato di imbrogliare per produrre auto più potenti.
Poi c’è l’Italia. Pure noi siamo legati alle tradizioni. Non contento dell’esperienza coloniale etiope e somala della seconda guerra mondiale, il nostro caro Salvini ha tentato l’impresa: la conquista della Nigeria.
Era andato a sua detta “per aiutarli a casa loro”, solo che i nigeriani non gli hanno concesso il visto e lo hanno rispedito ‘a casa sua‘.
Però rispetto alle altre volte, l’Italia ha una novità.
Una novità chiamata Renzi.
Un genio del male. Questa volta è riuscito a criticare l’Unione Europea che gli ha detto di diminuire la tassazione sul lavoro, e aumentare quella sul consumo e sugli immobili, salvo poi promettere quasi queste stesse cose.
Perché a noi italiani puoi togliere tutto, ma non l’orgoglio.
Piuttosto che dire “ok, Europa facciamo come dici tu!”, Renzi si è inventato un modo tutto suo, che si può riassumere in una semplice frase: “Cari amici europei, non mettete il naso nelle questioni interne dei singoli Paesi! Noi non faremo come dite voi! Noi sceglieremo di fare quello che dite voi, ma lo faremo perché lo abbiamo scelto noi, non di certo, perché ce lo avete imposto!
Mi sa che finisce davvero che ha ragione Miss Italia: meglio il 1942.
Almeno c’erano i partigiani.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*