Pranzo in facoltà per ‘digerire’ le nuove regole dell’Isee

MANIFESTAZIONA SIMBOLICA IN VIA D'AZEGLIO

Pranzo collettivo TsunamiIl chiostro di Lettere dell’Università di Parma si trasforma in un ristorante a cielo aperto, ma non solo per pranzare in compagnia. Ecco l’idea dei ragazzi del collettivo Tsunami per socializzare con gli studenti e soprattutto divulgare le proprie idee riguardo le problematiche createsi con la nuova norma che ha cambiato i parametri del calcolo Isee. Giusta o no che sia, la nuova legge ha generato un calo delle borse di studio (i dati provvisori attestano un dato negativo del 14%), diminuendo con esse anche i benefici rivolti agli universitari (alloggi e collaborazioni part-time 150 ore). A scapito di una riforma che vede coinvolte centinaia di ragazzi, i presenti all’iniziativa dei giorni scorsi si contano sulla punta delle dita. “Con questa riforma stanno erodendo il welfare studentesco – afferma Federico, uno dei ragazzi del collettivo , che prende la parola alla fine del pranzo -, vale a dire tutto ciò che riguarda la vita di uno studente”. Il giovane si riferisce alle difficoltà nel pagare tasse e libri di testo, ma anche a tutto quanto concerne le spese di uno studente fuorisede. La proposta per contrastare tale problema è di unirsi a loro per protestare presso gli uffici competenti, vale a dire Er. go, con l’obiettivo di rivedere i criteri di assegnazione delle borse di studio e rivalutare le soglie secondo le quali vengono assegnate. Il prossimo appuntamento per discutere della vicenda è alla riunione del collettivo, in data ancora da destinarsi. Difficile dire quali saranno gli esiti di tal proposito: allo stato attuale delle cose, la mobilitazione non sembra aver raccolto molte adesioni. Come si legge in un comunicato diffuso dal collettivo per promuovere l’iniziative, era infine possibile partecipare al pranzo simbolico pagando semplicemente 1 euro. E tutto ciò “per dimostrare che non è necessario spendere 7 euro (prezzo della mensa Camst di Parma) per avere un pasto”.

 

di Giuseppe Mugnano

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