Vendesi Poste Italiane

LA FIONDA

poste-italiane-3-600x350Vendesi Poste Italiane. All’interno dei progetti di privatizzazione tanto cari al governo Renzi, rientra anche quello di vendere il 40% delle Poste. Ma, attenzione, la corsa all’acquisto terminerà il 22 ottobre, perciò affrettatevi!

Voci di corridoio all’interno dell’azienda dicono di aver sentito che il governo cinese sia interessato alla Ipo (Initial Public Offering, ovvero Offerta Pubblica Iniziale) di Poste Italiane per il 5% e, avendo ben presente come viene condotto il lavoro in Cina, si può pensare ad un futuro del genere: accanto alle scrivanie verranno posizionate delle brandine così gli impiegati potranno lavorare giorno e notte.

Tutto questo, per dirla in parole povere, per cercare di raccogliere 9 miliardi di euro. Una cifra considerevole che dà un’idea della difficoltà in cui versa l’azienda ultimamente. Ogni azione dovrebbe costare tra i 6 e i 7,50 euro, ma il prezzo finale sarà determinato da quante persone decideranno di acquistarle. Delle 453 milioni di azioni verrà venduto il 70% ad investitori istituzionali come banche e fondi di investimento, mentre il 30% sarà riservato ai singoli risparmiatori. Queste, tuttavia, potranno essere comprate dai singoli in pacchetti minimi da 500, cioé per un minimo di 3 mila euro. Alla faccia dei ‘piccoli’ risparmiatori.

Anche i dipendenti potranno comprare le azioni: quale soddisfazione poter dire di lavorare in un’azienda che è di propria proprietà per lo 0,3 per cento!

Poste Italiane è solo la prima di una serie. Seguirà la vendita di azioni di Enav, che si occupa del controllo del traffico aereo, e di Ferrovie dello Stato: chissà, magari con nuovi investitori privati i treni arriveranno quasi in orario. L’obiettivo è far diminuire il debito pubblico con i soldi ricavati dalle vendite. Ci riuscirà l’eroe di tutti i mondi, Matteo Renzi? Vedremo. Lo scetticismo è d’obbligo.

 

di Silvia Moranduzzo

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