Li-fi, fotoni e Big Bang: l’Unipr per l’anno della luce

LE INIZIATIVE DELL'ATENEO PER DIVULGARE LE TECNOLOGIE DI DOMANI


Posando la sua tazza di tè, con voce timida chiese: “La luce è fatta di onde, o è fatta di particelle?”-

Alice nel paese delle meraviglie – Lewis Carroll

AnnoLuceAlla fine dello scorso anno 2013, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce. Proprio per il fascino e le sfaccettature che l’argomento offre, l’Università di Parma ha organizzato una serie di eventi legati a questo fenomeno e alle sue applicazioni tecnologiche negli ambiti più disparati.
In particolare, a partire dalla metà di ottobre, si terranno conferenze divulgative per il pubblico, spettacoli teatrali, un laboratorio sul teatro d’ombre e tante altre attività rivolte ad un pubblico eterogeneo.


IN LABORATORIO
– “Se il secolo scorso è stato dominato dall’elettronica, questo vedrà probabilmente la luce come protagonista.” Con queste parole Paola Frigeri, ricercatrice del centro Imen-Cnr (Istituto dei materiali per l’elettronica e il magnetismo), spiega l’importanza della luce e i suoi innumerevoli campi di applicazione: “Dal fotovoltaico ai Led, passando per le fibre ottiche e i laser, le tecnologie legate alla luce si trovano in tantissimi oggetti oggi diventati quotidianità”. All’interno dell’istituto, situato nel Campus universitario, si terranno una serie di esperimenti rivolti agli studenti di scuole medie, elementari e licei, partendo dall’effetto fotoelettrico e dei fenomeni di diffrazione. Ed  solo l’inizio: “Le attività che animeranno la città avranno lo scopo di colmare il divario tra la conoscenza diffusa e ciò che rende viva e stimolante la ricerca, l’attività divulgativa è di massima importanza”. Ma ancora più importante è forse l’impegno da parte degli studenti, coinvolti in prima persona nel presentare gli esperimenti, facendoli uscire dai loro abituali ambienti accademici.

LogoAnnoLuceLUCE AL PALAZZO DEL GOVERNATORE – Al professor Cristiano Viappiani, docente di fisica dell’Università di Parma e curatore della parte scientifica della mostra a Palazzo del Governatore, è stata affidata la responsabilità dell’ardua impresa, organizzando un percorso a metà tra la didattica e il gioco interattivo: “Si possono immaginare diverse tappe, nella prima si parla delle proprietà della luce, della sua peculiare duplice natura, descritte da esperimenti, alcuni dei quali interattivi”. Si prosegue con i colori e la componente cromatica per poi passare all’importanza biologica della luce come il suo legame con processi fondamentali tra cui la fotosintesi. “Le applicazioni pratiche attuali  – continua – sono molto affascinanti: si parlerà di pannelli solari di nuova generazione come il Li-Fi, tecnologia che potrebbe sostituire il Wi-Fi per la trasmissione ultra veloce di dati”. Ma la parte finale della mostra si spinge ancora oltre, raccontando come la luce, o meglio lo spettro elettromagnetico, sia sfruttata per spingere lo sguardo ben oltre lo spazio e il tempo, fino alle galassie più lontane e antiche, “origliando” l’eco del Big Bang.

AnnoLuce2CONFERENZE AL LIMITE DELLA FANTASCIENZA – Così mercoledì 4 novembre, alle ore 15, nell’auditorium del Palazzo del Governatore, si parlerà anche della fotonica integrata, tecnologia grazie alla quale i microchip, ora basati su correnti di elettroni, utilizzeranno fotoni, molto più veloci ed efficienti. Per chi fosse interessato all’optogenetica, scienza emergente che combina due campi apparentemente distanti come ottica e genetica, nello stesso luogo si terrà una conferenza di giovedì 12 novembre a cura di Guido Chiaretti. Altri eventi in programma spaziano da approfondimenti sulla visione dei colori nell’uomo fino alle applicazioni nel mondo delle nanotecnologie. Qui tutto il programma.

 

di Matteo Buonanno Seves

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