Università sostenibile: inaugurata la ‘piazza-giardino fotovoltaica’

ATENEO E COMUNE INSIEME PER L'AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA

Piazza giardino fotovoltaica 2 (1)Il Campus di via Langhirano ha finalmente il suo impianto fotovoltaico: un sistema di energia rinnovabile che è contemporaneamente spazio di ritrovo, ‘una piazza-giardino’ per studenti, dottorandi e professori. Il cantiere, aperto un anno fa e costato 2.300.000 euro, è parte del più ampio progetto Campuse, ‘Concrete Actions Moving Public Universities to Sustenaible Environment’, nato nel 2011 grazie a Università di Parma e Ministero dell’ambiente.

L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO: RISPARMIO ENERGETICO E VIVIBILITA’ –  “E’ necessario continuare progetti di questo genere in altri atenei e mi piacerebbe che Parma diventasse l’ateneo pilota per dimostrare come le università possano dare un contributo reale all’ambiente e all’autosufficienza energetica”. Così il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, intervenuto martedì 20 ottobre all’inaugurazione della ‘piazza-giardino fotovoltaica’. A tagliare il nastro, accanto al ministro, il rettore Loris Borghi, il pro rettore Carlo Quintelli e il sindaco Federico Pizzarotti.

“Non abbiamo fatto semplicemente un impianto energetico -spiega Borghi- ma abbiamo cercato di creare una piazza giardino, un parco coperto-scoperto, vicino alle aule che diventi immediatamente fruibile per gli utenti del Campus”. L’istallazione dei 4011 pannelli fotovoltaici coniuga la necessità di riqualificazione energetica del Campus con l’idea di rigenerare gli spazi: il fine è quello di migliorare la vita degli studenti all’interno e all’esterno delle strutture didattiche, creando uno spazio aggregativo immerso nel verde. Iniziata con la realizzazione del polo didattico Q02, il giardino fotovoltaico è il secondo step del progetto Campuse. Affidato all’impresa Tecsolis S.p.a. di Torino, conta 1946piazza fotovoltaica moduli fotovoltaici per un totale di 670 KWh di produzione. Si tratta, continua il rettore, di “un progetto utile perché così l’ateneo risparmia dei soldi, dato che il plesso Q02 verrà interamente raffreddato e riscaldato attraverso questo impianto”. L’energia prodotta verrà infatti gestita con il sistema ‘cessione parziale’ al fine di garantire l’autosufficienza energetica del polo didattico adiacente, mentre quella in eccedenza verrà ceduta alla rete e remunerata a prezzo fisso. Insieme all’impianto fotovoltaico, una novità all’interno del Campus è rappresentata dall’allestimento di un parcheggio per 10 auto elettriche. Spiega ancora Borghi: “Il Comune, in collaborazione con l’Università, cercherà di creare dei collegamenti con punti della città in cui ci sia un concentrato di studenti che devono raggiungere il Campus”. Alla pista ciclabile si aggiungono, dunque, le auto elettriche per le quali amministrazione e Università stanno valutando il costo di 2 euro l’ora. “Un costo basso – conclude il rettore- perché quello che cerchiamo di fare è porre lo studente al centro dell’attenzione”.

Piazza giardino fotovoltaica 2 (2)PROGETTI FUTURI PER IL ‘QUARTIERE URBANO MODELLO’ – “Partirà a novembre un altro cantiere, la seconda parte del progetto Campuse -dice invece il professor Quintelli-, che avrà come scopo la costruzione di un secondo impianto fotovoltaico sopra i padiglioni di Ingegneria“. Un impianto che produrrà 300 KWh che sommati ai 670 della piazza-giardino forniranno il 5% del fabbisogno energetico attuale del Campus. Un ulteriore intervento è rappresentato dalla riconversione al led di circa l’80% del sistema d’illuminazione di tutto il Campus. A fine novembre l’apertura del bando di gara per questo progetto, per il quale sono stati stanziati 700 000 euro. E a fine lavori l’introduzione dell’illuminazione a led dovrebbe consentire all’Università un risparmio del 30-40% rispetto all’attuale consumo. Questi interventi di riconversione energetica si inseriscono all’interno dell’innovativo progetto Mastercampus che ha come scopo la trasformazione del Campus universitario in un quartiere urbano modello che guarda al futuro coniugando nuove tecnologie e emergenza ambientale. Il rettore Borghi ci tiene a sottolineare che è fondamentale “sfruttare le conoscenze e le competenze del nostro Ateneo e metterle a disposizione del territorio, delle istituzioni pubbliche e dei privati”. Dimostrazione dell’attenzione che Università e città hanno per l’uno per l’altra.

 

di Marta Costantini

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