Guardie Ecologiche, volontari per la salvaguardia dell’ambiente

AL VIA IL NUOVO CORSO GRATUITO DI LEGAMBIENTE, VALIDO PER ACQUISIRE CFU UNIVERSITARI

Guardie Ecologiche VolontariePronti ad indossare la divisa verde scuro con il logo ‘Legambiente’: sono le aspiranti Gev, le Guardie Ecologiche Volontarie che ieri, lunedì 2 novembre, hanno preso parte al nuovo corso di formazione alla sala civica Bizzozero (sede Legambiente di Parma). Si tratta di volontari che dedicano parte del loro tempo libero (96 ore annuali, pari ad 8 ore mensili) alla tutela dell’ambiente.
Il corso prevede 80 ore di lezione ed è gratuito, aperto a tutti i cittadini italiani maggiorenni, purché privi di pendenze penali. Da quest’anno, nell’ottica di ‘reclutare’ giovani leve, sarà valido per il conseguimento di crediti formativi universitari.
Il percorso delle aspiranti guardie ecologiche sarà teorico (con lezioni di formazione ecologica generale, di legislazione ambientale e di cultura tematica attinente all’attività delle Gev) e pratico, attraverso uscite sul territorio. Al termine, a febbraio 2016, è previsto un esame finale dopo il quale i partecipanti diventeranno a tutti gli effetti dei pubblici ufficiali volontari. Muniti di tesserino di riconoscimento, i nuovi volontari saranno pronti ad eseguire monitoraggi e sanzionamenti. Le guardie ecologiche infatti, hanno la possibilità di multare, qualora si sia accertato un illecito amministrativo in tale ambito.

Alessandra Uni

“Il raggruppamento delle Guardie ecologiche volontarie è stato istituito nel 1992 – spiega Alessandra Uni, presidente di Gela Parma – anche se in provincia erano presenti delle Guardie attive fin dalla prima metà degli anni ottanta”. Una storia ormai ultra ventennale lega questa figura al territorio. “In questi anni è cambiato molto – continua la presidente – agli inizi degli anni Novanta il territorio presentava delle vere e proprie situazioni di degrado, come discariche abusive. Col tempo e con il lavoro delle Guardie è aumentata la consapevolezza dei cittadini e, soprattutto, dei sindaci. Grazie alle segnalazioni poi, sono diminuite quelle situazioni pericolose per l’ambiente e per la comunità.”La Guardia svolge un ruolo di intermediario tra il cittadino e la pubblica amministrazione. Oltre a verificare le segnalazioni ricevute dai cittadini, le guardie attuano controlli anche nei confronti delle aziende agricole presenti sul territorio. “Il corso è abbastanza impegnativo – afferma Alessandra Uni – proprio per prepararci a tutte le situazioni che possiamo trovare sul campo. Abbiamo chiamato professori universitari e massimi esponenti dell’Arpa e del Corpo forestale per dare alle aspiranti guardie tutti gli strumenti per svolgere al meglio questa attività.” Al termine delle 28 lezioni per ottenere il tesserino da Guardia è necessario superare un esame diviso tra un quiz a risposta multipla, la compilazione di un referto ipotizzando un illecito e un eventuale colloquio orale. Al superamento dell’esame si diventa anche parte della Protezione Civile, a testimonianza dell’alto profilo del corso, ma si diventa guardie a tutti gli effetti solo dopo aver prestato giuramento al sindaco. “Per i più piccoli – spiega ancora la presidente – facciamo anche dei mini corsi al termine dei quali i ragazzi ottengono un attestato di Piccola Guardia Ecologica. Non è mai troppo presto per iniziare a salvaguardare il territorio perchè i ragazzi di oggi saranno presto gli adulti di domani”.

Guardie Ecologiche Volontarie

“Fin da piccolo – esordisce Salvatore Ziliani – è stato forte in menil legame con la natura. I miei genitori erano agricoltori, mi hanno insegnato il valore della terra e del territorio ma questa esperienza mi ha fatto capire meglio molte cose.” Salvatore è una Guardia ecologica volontaria dal 2012, “quattro anni impegnativi ma ricchi di soddisfazioni”. Spiega che c’è molta disinformazione sulle Guardie, anche lui ne è venuto a conoscenza solo tramite un amico. “Avrei iniziato prima a far parte di questa organizzazione se avesse avuto più visibilità. L’associazione si fa in quattro per farsi conoscere ma senza aiuto è dura”. La sua esperienza del corso è molto positiva e dalle sue parole emerge l’orgoglio di indossare la divisa verde con il simbolo delle Gev: “Ogni giorno mi impegno a divulgare gli insegnamenti che ho ricevuto perchè non si è una Guardia ecologica solo quando si fanno i controlli sul territorio ma anche sensibilizzando i cittadini.”

Giorgio Guareschi, 27 anni e laureato in ‘Ingegneria per l’ambiente e il territorio’, è invece ancora un’aspirante guardia ecologica. “Una scelta nata da un interesse personale”, spiega. Lui, insieme ad Elisa Butteri (26 anni, laureata in Scienza e tecnologie ambientali) ed Elena Bianchi (26 anni, laureata in Ecologia e conservazione della natura) è già attivo in Legambiente tramite il Servizio civile, ma il corso da Gev offre qualcosa in più. “Le lezioni sono sia di carattere ecologico che legislativo, e trattano argomenti a cui io sono interessato”.
Elena ci spiega come nasce il lavoro di una guardia, a partire dalle segnalazioni dei cittadini che vengono controllate dalle Gev. “Le principali segnalazioni derivano da problematiche ambientali legati ai rifiuti, come discariche abusive e abbandono degli stessi, oppure legate alle aziende agricole. Noi ci occupiamo di trasmettere le segnalazioni agli enti competenti, come Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e Corpo forestale”. Per fare il punto della situazione su monitoraggio e segnalazioni, le guardie si riuniscono mensilmente con gli organi competenti. Ma, come spiega Elena, oltre alle questioni in ambito urbano, le guardie si occupano di controllare anche le attività che si svolgono oltre i confini della città: “Facciamo anche il controllo per la raccolta dei funghi“.
Nel 2014 ci sono state 156 segnalazioni e 48 sono state confermate come illeciti. Elena ne ricorda alcuni come i sopralluoghi sul canale Naviglio o l’operazione ‘Puliamo il mondo’. “Abbiamo ripulito il Cinghio, c’era di tutto: abbiamo trovato dei veri e propri sbarramenti formati da rami, tronchi, rifiuti e perfino orti abusivi sugli argini. In città invece abbiamo segnalazioni per abbandono di rifiuti, come il caso di proprietaria di un negozio che ha allertato le guardie riferendo che nel parcheggio di fianco al suo locale un hotel esponeva rifiuti in giorni e orari non corretti, occupando posti auto e dando vita a una vera a propria mini discarica abusiva. Questa volta è stato segnalato tutto al Comune”.

Le Gev sono oggi una realtà consolidata, ma uno dei fattori che i volontari vorrebbero cambiare, oltre al numero di iscritti al corso che quest’anno è ancora basso (38 sugli 80 posti disponibili), è l’età dei partecipanti: “Noi giovani siamo in minoranza, l’età media è di 50 anni, anche perché molti universitari sono studenti fuori sede e, tornando nella loro regione dopo il corso, non potrebbero svolgere il loro ruolo.” Non si tratta di un limite dovuto alla residenza, ma all’attività che deve essere svolta nell’area regionale nella quale si è conseguito il titolo. Ma proprio per incentivare i giovani, da quest’anno c’è una novità che riguarda in particolare per gli universitari: il corso infatti permetterà anche di conseguire crediti formativi fino ad una massimo di 6, in relazione alle ore svolte. “Diventare Guardia Ecologica Volontaria – spiega la presidente Uni – è un’opportunità di arricchimento per tutti i cittadini in particolare per gli studenti, soprattutto gli iscritti ai corsi di laurea che hanno maggiore attinenza con l’ambiente ed il territorio. Un’esperienza che fa crescere sia come persone che come cittadini.”

 

di Rocco Lapenta e Mariana Guazzi

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