Diritto alla casa e integrazione: Art Lab fa il punto

ASSEMBLEA PUBBLICA ALLA CORALE VERDI

20151031_194152.2‘Stop wars, not people’ è il motto scelto dai ragazzi di Art Lab per accompagnare l’assemblea pubblica, ‘Art Lab, lo amo e lo difendo’,  tenutasi sabato 31 ottobre alla Corale Verdi. Lo scopo è quello di dialogare con il quartiere, l’Oltretorrente, e con la città sulle questioni oggi più urgenti: diritto per la casa, flussi migratori, accoglienza e integrazione. Perché Parma abbia un volto nuovo, quello della solidarietà.

“Come è possibile che ci siano degli appartamenti vuoti, in cui non abita nessuno e ci siano contemporaneamente delle famiglie costrette a vivere per strada?” Famiglie non più solo straniere ma anche italiane. Ecco una delle domande che si pone Katia Torri della Rete Diritti in Casa. Quale forma di giustizia è mai questa? Accanto a tali domande studenti, professori e cittadini riflettono sulla necessità di riscoprire una nuova forma di solidarietà sociale di fronte ad una città ed un Paese sempre più xenofobo e razzista. Proprio per promuovere accoglienza e integrazione, Art Lab da tre anni promuove il progetto ‘A voce alta‘ per  l’insegnamento dell’italiano agli stranieri. Una scuola e uno spazio di inclusione che a partire da quest’anno non avrà continuazione. La causa? Il cda dell’Università di Parma, nel mese di luglio, ha deciso di tagliare i finanziamenti alle attività svolte dagli studenti del centro sociale per ridistribuirle alle diverse associazioni studentesche. Oltre la scuola di italiano i progetti che non saranno più portati avanti sono il ‘Primo marzo emigrante’, la rivista cartacea ‘Anomalia’ e ‘Carrascosa Project’.

di Marta Costantini

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