Adriano Malori, Parma 1913 e Pertusi: su il sipario su ‘Sport e Civiltà’

VITTORIO ADORNI: "PREMIAMO NON SOLO RISULTATI ECCEZIONALI MA GRANDI VALORI MORALI"

sport e civiltàIl cronoman Adriano Malori, le ragazze della Nazionale di Pallavolo Under 18, il direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta, l’ex pallavolista Andrea Lucchetta e il ‘Caimano’ della pallanuoto Eraldo Pizzo sono solo alcune delle leggende dello sport passato e presente che sono state premiate nel corso della 39^ edizione del Premio internazionale ‘Sport e Civiltà,  promossa dalla sezione di Parma dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, che si è svolta lunedì 16 novembre nella spettacolare cornice del Teatro Regio. L’evento è stato presentato dal giornalista Rai Massimo De Luca e da Francesca Strozzi, volto noto di Tv Parma.

LA MANIFESTAZIONE – “Sport e civiltà – sottolinea il Presidente dei Veterani di Parma, Corrado Cavazzini – è il premio che Parma riconosce agli sportivi che si distinguono nel mondo dello sport non solo con risultati eccezionali ma anche come persone dotate di grandi valori morali“. Lo scopo è lo stesso che ha l’Unione Veterani: esaltare lo sport come veicolo di valori e tradizioni. In questi trentanove anni il gruppo che si occupa dell’organizzazione della gestione della manifestazione è rimasto pressoché inalterato e anche questo è il segnale di una continuità che nasce con l’idea di Ercole Negri, fondatore della sezione di Parma nel 1966 e alla cui memoria è oggi dedicato un premio importante nella manifestazione. L’apprezzamento per il lavoro svolto viene anche da Alberto Scotti, vice presidente vicario dell’Unvs a livello nazionale: “Il successo è dovuto alla conciliazione tra sport e dimensione umana; il merito va agli sforzi compiuti dagli organizzatori. Ci aspettiamo grandi cose per l’edizione del prossimo anno che sarà la quarantesima e coinciderà con i cinquant’anni di vita della sezione di Parma”.

LA GIURIA – Presidente della giuria del premio ‘Sport e Civiltà’ è Vittorio Adorni, ciclista parmigiano apprezzato in tutto il mondo; gli altri membri – una trentina – sono personaggi dell’imprenditoria, dello sport e del giornalismo noti a livello locale e nazionale, come Massimo De Luca ed Evelina Christillin che ricoprono il ruolo di vicepresidenti. “La rosa dei nomi – spiega Adorni – si inizia a costruire dai primi mesi dell’anno. Non è sempre facile trovare le persone giuste e raggiungere, ogni anno, gli obiettivi che ci siamo prefissati. Quest’anno possiamo dire di essere soddisfatti”. La giuria si ritrova inizialmente una volta al mese, per poi moltiplicare gli incontri quando si è in dirittura d’arrivo e vanno decisi i nomi definitivi. “E’ condizione, per l’assegnazione del premio, che i premiati siano presenti alla manifestazione e che partecipino in modo gratuito”, specifica De Luca. Il premio ‘Ercole Negri’ è invece scelto dal Consiglio Direttivo sezione di Parma dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport.

I PREMIATI 2015 – In questa trentanovesima edizione Alessandra De Stefano e Philippe Brunel – colleghi nel raccontare il ciclismo, lei per Rai Sport e lui per l’Equipe, e compagni anche nella vita ricevono il Premio Stampa e sport e civiltà
Televisione. Eraldo Pizzo, ex pallanuotista italiano soprannominato ‘Caimano’ per la sua abilità nel dominare l’acqua, viene insignito del Premio una vita per lo sport. Il Premio Sport Paralimpici viene assegnato a Beatrice ‘Bebe’ Vio, tedofora alle Olimpiadi di Londra nel 2012 e campionessa mondiale di fioretto individuale paralimpico in carica. Atleti dell’anno sono Adriano Malori, ciclista parmigiano, campione del mondo a cronometro Under 23 nel 2008 e medaglia d’argento ai campionati del mondo di Richmond nel 2015; e la Nazionale Italiana Under 18 Pallavolo, anch’essa neo campione del mondo. Giuseppe Marotta, attuale direttore generale della Juventus riceve il Premio Dirigente. Andrea Lucchetta e Hervè Barnasse sono premiati come Ambasciatori dello Sport: il primo per aver dedicato la vita alla pallavolo, il secondo per essere bandiera dell’alpinismo nonostante la giovane età. Un premio speciale viene, infine, consegnato al Progetto Parma Calcio 1913 per l’idea nuova e vincente che ha apportato nel panorama calcistico italiano: “Il nuovo Parma – sottolinea il presidente Cavazzini – interpreta la filosofia dei veterani. E’ una società che vuole risollevare e riscattare i danni morali del passato, valorizzando la trasparenza, l’etica e la correttezza. Importante è anche il modello societario, con il 60% del capitale degli imprenditori e il 40% di azionariato diffuso, che non ha eguali in Italia”. Menzione particolare per il cantante lirico parmigiano Michele Pertusi, a cui va il Premio alla memoria di Ercole Negri.

sport e civiltàLA PAROLA AI VINCITORI – “E’ bellissimo essere premiati nella propria città e ancor più al Teatro Regio. Il presidente di Giuria Vittorio Adorni ha fatto la storia del ciclismo e per me è un grande esempio”, dichiara Adriano Malori.
Eraldo Pizzo festeggia quest’anno il suo sessantacinquesimo da tesserato alla Federazione Italiana Nuoto: “Questo premio – dichiara l’ex pallanuotista – è il riconoscimento di una vita dedicata allo sport. Ho iniziato da bambino a Recco, il mio paese natale, dove il campo da pallanuoto in riva al mare era l’unica alternativa al campo da pallone della parrocchia. Sono stato atleta dal 1951 al 1982 ma non ho mai abbandonato il mondo delle piscine e della pallanuoto in particolare”. Oggi Pizzo, dopo aver ricoperto il ruolo di  presidente, direttore sportivo, direttore tecnico e direttore generale, è vice presidente della Pro Recco, la società più titolata in Italia; è stato anche allenatore del Chiavari Nuoto, delle Nazionali Giovanili, della Nazionale Universitaria, della Nazionale Militare e vice-allenatore della Nazionale maggiore.
“Adesso? Forse non sono nemmeno in forma per giocare a dama!” Esordisce così Michele Pertusi che però prima di dedicarsi alla lirica è stato compagno di squadra di Stefano Pioli nel campionato regionale Figc e provinciale Csi 1979 con la maglia della Coop Nord Emilia. “Lo sport mi aiuta a passare molto tempo quando sono fuori Parma per lavoro – continua il basso – sono juventino, ma seguo la squadra della mia città anche adesso che è in Serie D.” Pertusi è onorato di ricevere il premio Ercole Negri, “perché da ragazzo mi infortunai a giocare a calcio e Negri mi ebbe come paziente. Ho un bel ricordo di lui come uomo e come medico”. Sul perché ha ricevuto questo premio, il cantate parmigiano commenta con ironia: “Mi piace pensare che me lo sia meritato sacrificando un ginocchio nella sfida calcistica fra il Teatro Regio di Parma e il Maggio Musicale Fiorentino, come vedete tra sport e musica ci sono molti punti in comune!”. Uno scroscio di applausi quando sul palco sale Beatrice Vio, le sue parole sono un vero e proprio elogio allo sport: “Senza lo sport non sarei quella che sono ora. Chi fa
sport si pone degli obiettivi che non sono solo sportivi: io ho iniziato che avevo cinque anni e nel mio dolore lo sport mi ha aiutato ad andare avanti. Diciamo che lo sport riesce a trasformare la sfiga in una cosa pazzesca!” Tra i suoi
successi quello che ricorda maggiormente è l’ultimo mondiale perché le ha aperto la strada per l’olimpiade di Rio de Janeiro di cui – per scaramanzia – preferisce non parlare. Carlo Magri, parmigiano presidente della Federazione Pallavolo, sale sport e civiltàsul palco insieme a una rappresentativa delle ragazze campioni del mondo: “E’ una grande soddisfazione – dichiara – ricevere questo premio. Ad essere riconosciuto è il grande impegno delle ragazze che dal quinto posto all’Europeo, in pochi mesi, sono passate sulla vetta del mondo. Hanno giocato grandi partite e perso solo due set in tutto il torneo mondiale, una grande impresa!” Scambio di battute tra Philippe Brunel e Alessandra Stefano: “Ci accomuna anche la passione per lo sport e in particolare per il ciclismo e i suoi protagonisti. Ci siamo conosciuti ad un Giro d’Italia“, spiega lui; “Si, ma che fatica a farmi la corte…”, conclude scherzando lei.

di Chiara Corradi

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