‘Scienza, Cinema, Arte’: in mostra tutte le forme della luce

CILIEGINA SULLA TORTA PER LE INIZIATIVE DELL'UNIPR PER L'ANNO INTERNAZIONALE PROMOSSO DALL'UNESCO

Un autentico proiettore Lumière progettato da J. Carpentier nel 1898, una macchina per gli effetti speciali degli anni ’50, lanterne magiche, fotografie, opere performative e esperimenti scientifico-tecnologici che sfruttano le innumerevoli potenzialità della luce. Sono solo alcuni degli elementi che trovano spazio alla mostra interattiva ‘Luce. Scienza, Cinema, Arte’, inaugurata il 13 novembre al Palazzo del Governatore. In occasione dell’anno internazionale sul tema promosso dall’Unesco, l’Università di Parma, con la co-organizzazione del Comune e dell’Imem-Cnr, ha dato vita ad un “percorso di conferenze, convegni, laboratori e incontri di cui la mostra – spiega il rettore Loris Borghi– rappresenta uno degli ingredienti più importanti”.

L’INAUGURAZIONE – Il nastro inaugurale è stato tagliato dal rettore Borghi accompagnato dall’assessore alla cultura, Laura Ferraris. Erano inoltre presenti il direttore del Imem-Cnr, Salvatore Iannotta, Simonetta Croci, membro del della Società Italiana di Fisica e Luigi Allegri, curatore della mostra. “Un particolare ringraziamento -ricorda Iannotta- va ai numerosi ricercatori che hanno collaborato senza sosta non solo all’allestimento della mostra ma a tutte le attività legate all’anno della luce promosse dall’Università di Parma”. Il professor Allegri ha invece sottolineato il ruolo fondamentale dell’architetto Maria Amarante, “senza la quale questa mostra non sarebbe stata è possibile”. Dopo due settimane di lavoro l’esposizione è stata aperta al pubblico il 14 novembre e sarà possibile visitarla fino al 17 gennaio, gratuitamente. L’Università, ha spiegato ancora il professor Allegri “ha messo insieme 5 dipartimenti differenti con diversi approcci: scientifico, tecnologico, umanistico e artistico. Il fine è quello di creare una manifestazione unitaria rivolta a cittadini e soprattutto studenti in cui sia possibile sperimentare e vedere le innumerevoli applicazioni della luce in tutte le sue forme“.

LA MOSTRA – Numerose sono le istallazioni al primo piano del Palazzo del Governatore attraverso le quali scoprire le applicazioni della luce nelle scienze e nelle nuove tecnologie. “Per i visitatori -spiega Cristiano Viappiani, curatore del settore ‘Luce nella scienza e nella tecnologia’– è vietato non toccare“. Infatti proprio attraverso la sperimentazione diretta di alcune strumentazioni è possibile scoprire le proprietà della luce e la sua importanza nel mondo delle nuove tecnologie. Ad esempio è possibile, con una semplice pila e un cd, vedere la scomposizione della luce nelle sue componenti cromatiche. Ma anche scoprire la temperatura corporea con una termocamera a infrarossi o ancora trasmettere informazioni digitali sotto forma di impulsi luminosi, utilizzando lampade a Led come sorgenti. Sempre al primo piano è possibile vedere numerosi apparecchi cinematografici d’epoca, alcuni dei quali provenienti dalla collezione privata di Luigi Simeone, curatore della sezione ‘Apparecchi di cinema e pre-cinema’, insieme a Michele Guerra e Franco Piccoli. Altre apparecchiature sono, invece, provenienti dal Museo di Colorno. Tra le più interessanti Simeone indica il primo teleproiettore usato nel cinema per trasmettere ‘Lascia o raddoppia’, risalente al 1956. Infine, al secondo piano, sono esposte opere pittoriche, sculture e fotografie che sfruttano gli strumenti luminosi come forme espressive. La mostra definita da Allegri “interattiva e performativa”, ha ospitato per la data inaugurale, nella sezione ‘Luce nell’arte’, tre storiche performance artistiche: ‘Teoria dell’incertezza’ di Andrea Granchi, ‘Film a strisce’ di Michele Sambin, dove la proiezione di immagini è accompagnato dal suono del sax, e ‘Quiescente Obliqua’ di Ferruccio Ascari e Gustavo Frigerio, una performance nella quale il corpo del danzatore diventa una superficie sulla quale la luce proiettata prende vita. Parte della sezione dedicata a luce e arte, curata da Cristina Casero, Jennifer Malvezzi e Francesca Zanella, è esposta allo Csac visitabile con prezzo ridotto di 5 euro per coloro che sono in possesso del biglietto rilasciato durante la visita al Palazzo del Governatore.

di Marta Costantini

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