Il merito paga! 52 Premi studio ai nuovi arrivati dell’Ateneo

BORSE DI STUDIO E AGEVOLAZIONI PER LE MATRICOLE DELL'AREA SCIENTIFICA

Premi studio 2Chi l’ha detto che il merito non conta più? La scorsa estate l’Ateneo di Parma ha dato il via al progetto ‘Università orienta: percorso guidato dalla scuola all’Università e dall’Università al lavoro’, proposto al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito della programmazione triennale 2013-2015. Il programma mira a creare una rete tra le ‘matricole‘,  ‘giovani promesse’ appena arrivate nelle aule universitarie, che si sono distinte per il voto di maturità, le conoscenze linguistiche e l’aspetto motivazionale, e le aziende e associazioni del mondo produttivo del territorio. Una sfida alla disoccupazione giovanile che nell’ultimo anno ha superato il 44% a livello nazionale e il 7% a Parma e in provincia.

TALENTO E IMPEGNO PRIMA DI TUTTO – “Abbiamo rafforzato questo aspetto – spiega il rettore Loris Borghi in apertura della cerimonia di consegna dei ‘Premi di studio a.a. 2015-2016’ – con la collaborazione di enti, istituzioni, pubbliche e private, aziende del territorio parmense, che hanno capito fin da subito l’importanza dell’Università come luogo di formazione e hanno deciso di partecipare a questo progetto. La novità sta nell’aver inserito all’interno del Fondo di finanziamento ordinario dell’Università delle risorse economiche destinate esclusivamente al merito. E’ stata una scelta di orientamento – continua Borghi – con la quale vogliamo affermare un principio fondamentale per il diritto allo studio: lo studente meritevole deve essere premiato”.
Premi di studio 3Per questo motivo, come sottolinea la pro rettrice all’Area didattica e servizi agli studenti Maria Cristina Ossiprandi, “abbiamo scelto di seguire una politica di qualità, fissando dei principi guida: trasparenza e condivisione dei meccanismi e delle procedure; partecipazione attiva di tutta la comunità universitaria, oltre che della realtà ministeriale e comunale; cultura dell’autovalutazione e dell’approccio fisico di tutti i
processi che contribuiscono alla qualità. E’ sulla base di questa linea che sono stati assegnati complessivamente
 52 premi, di cui 6 sono andati agli studenti di Matematica e Medicina e Chirurgia per il ‘Progetto Corda’, e i restanti sono stati consegnati per il ‘Progetto
Network Università di Parma – Imprese’ 
agli studenti di Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Chimica, Farmacia, Biotecnologie, Scienze della natura e dell’ambiente, Scienze e tecnologie alimentari, Scienze gastronomiche, al quale hanno partecipato diverse realtà imprenditoriali del territorio, come Allodi srl, Bper Service, Cgr s.p.a, Consorzio di Bonifica Parmense, Emiliambiente s.p.a, Impresa Pizzarotti & C. s.p.a, Ordine degli ingegneri della Provincia di Parma, Unione parmense degli industriali, Unione parmense degli industriali sezione edili”. Ma non è tutto: L’Ateneo di Parma – continua Ossiprandi – ha voluto stanziare 500 mila euro per agevolare gli studenti meritevoli in ambito tasse. In questo modo vogliamo dimostrare concretamente che la società civile, l’Italia, l’Europa saranno più forti a livello economico e culturale se crederanno e investiranno sul merito. E chiudo il mio intervento citando Aristotele: ‘la dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli’ “.

MA COME SI INCENTIVA CONCRETAMENTE IL MERITO? – Si comincia dall’Università. Le nove aziende che hanno deciso di avvicinarsi al progetto dell’Ateneo di Parma mostrano un chiaro segno di un nuovo modo di intendere la formazione professionale dei loro dipendenti, come sostiene Giovanni Baroni, rappresentante della Piccola Impresa dell’Unione parmense degli industriali: “Questo progetto è stato un po’ una ‘chiamata alle armi’, una domanda dell’Università verso il territorio. Il gruppo dell’Unione degli industriali ha fatto il primo passo ma poi si sono attivate delle dinamiche a livello territoriale per cui si sono aggiunti altri soggetti imprenditoriali, e si è creato un territorio compatto che andava verso una direzione comune: investire sui giovani e sulla loro formazione. Noi abbiamo finanziato 32 borse di studio nelle aree che pensavamo fossero le più appetibili per le aziende”.

Premi studioDello stesso parere Angelo Tedeschi, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Parma e punto di riferimento nel progetto per le nuove leve del Dipartimento di Ingegneria: “Noi seguiamo gli studenti sia durante la formazione sia in seguito al conseguimento della laurea, perché è in questo campo che si formano delle vere professioni e persone che hanno una certa responsabilità, oltre che il dovere di tenersi sempre aggiornati”. “Il gruppo Bper Services – guidato da Luigi Odorici- vuole vincere la sfida del futuro in uno scenario di grande cambiamento. Il nostro obiettivo è di ingegnerizzare i nostri progetti in un’ottica di semplificazione e razionalizzazione, per migliorare la nostra competitività. Per fare tutto questo non bastano solo le macchine ma abbiamo bisogno anche di talenti che sappiano gestire un’ information technology che sia di qualità e di investire sempre più concretamente sui big data. La nostra struttura conta 25o addetti e nei prossimi mesi abbiamo intenzione di inserire altre 42 persone.”. Poi prende la parola Renato Gaeta, vice presidente Federmanager Parma, rivolgendosi ai vincitori dei premi di studio: “Voi siete la nostra futura classe dirigente. Già da alcuni anni abbiamo lavorato con alcuni dipartimenti dell’Università, come Economia e Commercio, con cui abbiamo partecipato al ‘Placement Day’ e al ‘Job day’, dove incontriamo molti studenti e estendiamo la partecipazione a stage e tirocini. Abbiamo inoltre avviato l’Osservatorio delle professioni perché dobbiamo ridurre questo ‘spread’ tra il mondo del lavoro e quello dell’università, cercando di capire quali specializzazioni che interessano maggiormente il nostro territorio”.

LA PAROLA AI MERITEVOLI – L’accordo siglato tra l’Università e l’Unione parmense degli industriali prevede, in sostanza, la copertura della prima rata di immatricolazione, fatta eccezione per la tassa regionale e i bolli. Un aiuto economico non indifferente per quegli studenti che non ottengono alcuna agevolazione ‘in base al reddito’. Come è successo a Luca Zaccardi, neo diplomato al Liceo scientifico Attilio Bertolucci di Parma con una tesi sullo studio della luce e le sue applicazioni. “Ho scelto il Dipartimento di Fisica – spiega Luca – perché ho da sempre avuto interesse per tutto ciò che riguarda lo studio dei fenomeni naturali”. Con un bagaglio fatto di certificazioni linguistiche e un ‘voto positivo’ al liceo, Luca si è aggiudicato uno dei due premi di studio messi a disposizione per i nuovi arrivati al Dipartimento di Fisica. “Nella vita mi piacerebbe lavorare in ambito universitario come ricercatore e mi aspetto che l’Università di Parma garantisca un servizio efficiente che segua gli studenti”.

Manuel Radaeli, diplomato al Liceo scientifico Lorenzo Respighi di Piacenza, indirizzo tradizionale, ha scelto di iscriversi al Dipartimento di Matematica “perché è una passione che mi prende sin da quando andavo alle elementari e perché penso sia l’indirizzo giusto per far emergere al massimo le mie capacità. Tuttavia son consapevole che non sarà un percorso facile e che, comunque, richiede grandissimo sforzo, concentrazione ed impiego notevole di tempo”. Ma grazie al corso del ‘Progetto Corda’, programmato in orario extra curricolare nel suo liceo,  è riuscito a vincere il Premio di studio: “Tutto ruota attorno alle conoscenze di base della matematica fatta nei vari anni di Liceo”. Sul futuro Manuel preferisce pensarci ancora un po’ e concentrarsi sugli esami. Poi si vedrà. 

 

di Francesca Matta

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